Post di Ketty:
“Sei un somaro!”
Dice un giorno la maestra a Bruno, rimproverandolo per non aver messo l’accento sulla E...
Con questa scena ambientata a scuola e questi pensieri racchiusi nel cuore dell’alunno Bruno, ha inizio un delizioso romanzo per bambini scritto da Daniela Valente e illustrato da Flavia Sorrentino per Coccole books.
“Una vita da somaro” racconta la storia di Giardino, il mulo
del nonno di Bruno.
Il nonno e Giardino svolgono insieme l’antico e fondamentale mestiere del traporto dei tronchi tagliati dai taglialegna. È un lavoro duro che Giardino sa compiere impeccabilmente grazie alla sua forza ed alla sua mansuetudine. Bruno è fiero di ascoltare i racconti delle giornate di montagna del nonno e di Giardino. Un giorno purtroppo la salute del nonno cede, il nonno smette di lavorare ed è costretto ad affidare ad altri le cure del suo mulo. Quale sorpresa per Bruno ritrovare Giardino nel cortile della sua scuola! Giardino è diventato il protagonista di un progetto culturale, la biblioteca ambulante. Ed è proprio lui a trasportare i libri. È un acclamato bibliomulo! Non solo. Ben presto si rivela importantissimo per lo sviluppo di bambini con qualche difficoltà di comunicazione, come Luca, un compagno di scuola di Bruno sempre silenzioso e con lo sguardo assente. Grazie alla pet therapy con Giardino, anche Luca comincia a interagire col mondo.
Lascia un commento e il link del tuo blog: ricambieremo volentieri la visita!
“Sei un somaro!”
Dice un giorno la maestra a Bruno, rimproverandolo per non aver messo l’accento sulla E...
Bruno non si scompone, per lui essere definito un somaro è
addirittura un complimento. Il bambino, infatti, al contrario della maestra,
conosce bene le virtù dei muli.
Con questa scena ambientata a scuola e questi pensieri racchiusi nel cuore dell’alunno Bruno, ha inizio un delizioso romanzo per bambini scritto da Daniela Valente e illustrato da Flavia Sorrentino per Coccole books.
Il nonno e Giardino svolgono insieme l’antico e fondamentale mestiere del traporto dei tronchi tagliati dai taglialegna. È un lavoro duro che Giardino sa compiere impeccabilmente grazie alla sua forza ed alla sua mansuetudine. Bruno è fiero di ascoltare i racconti delle giornate di montagna del nonno e di Giardino. Un giorno purtroppo la salute del nonno cede, il nonno smette di lavorare ed è costretto ad affidare ad altri le cure del suo mulo. Quale sorpresa per Bruno ritrovare Giardino nel cortile della sua scuola! Giardino è diventato il protagonista di un progetto culturale, la biblioteca ambulante. Ed è proprio lui a trasportare i libri. È un acclamato bibliomulo! Non solo. Ben presto si rivela importantissimo per lo sviluppo di bambini con qualche difficoltà di comunicazione, come Luca, un compagno di scuola di Bruno sempre silenzioso e con lo sguardo assente. Grazie alla pet therapy con Giardino, anche Luca comincia a interagire col mondo.
L’autrice ha affidato la voce narrante di questa storia
commovente ai protagonisti indiscussi: Bruno e il mulo Giardino.
Bruno espone gli eventi con la delicatezza e lo stupore di
un bambino mentre il vecchio mulo Giardino,
le cui “parole” sono evidenziate in rosso, è pieno di consapevolezza e
concretezza, lo spirito che in effetti traspare dagli occhi di un vecchio mulo.
Avete mai avuto occasione di conoscerne uno?
Il racconto offre davvero tanti spunti di riflessione: la
bellezza per un bambino del rapporto con i nonni e l’intensità dei racconti sul
passato e sui vecchi mestieri; l’arricchimento per i bambini e per gli adulti
che deriva da una relazione diretta con la natura e gli animali; l’armonia fra
i bisogni dell’uomo e quelli degli animali, in questo caso del mulo.
Il linguaggio ricco e sentimentale di Daniela Valente è in
binomio perfetto con le illustrazioni di Flavia Sorrentino che dipingono
efficacemente le sfumature dolci, imbronciate, euforiche, sognanti dei bambini.
Una vita da somaro è parte della collana “coccole green”
(sul nostro blog la recensione anche di “Bruno, chiamatelo Bruno”), corredate da
un inserto di taglio storico-scientifico a cura del simpatico “Prof. Ulisse”.
Leggetelo, scoprirete aspetti interessantissimi sui muli. Per esempio lo
sapevate che i muli furono compagni fedeli del Corpo d’armata alpino durante la
seconda guerra mondiale!?
Dopo questa lettura, nessuno più si senta offeso a sentirsi
chiamar somaro!
Ketty