Mistero nella casa di bambole di Vita Sackville-West

Post di Viviana
Non poteva restare indifferente al mio sguardo questo gioiello edito da L'ippocampo, mentre mi aggiravo in una libreria di Firenze. Un libro originale non solo per le sue illustrazioni eleganti e raffinate (illustrato da Kate Bay Lay), ma anche (e soprattutto!) per la sua copertina in tessuto, il titolo ammaliante (casa delle bambole è una parola "magica") e per la storia che c’è  dietro la sua pubblicazione.

Immaginate il mio stupore quando ho scoperto che la sua autrice, Vita Sackville-West, ha scritto questa storia negli anni venti su pagine grandi quanto un francobollo, per arricchire la biblioteca della Casa delle bambole della Regina Maria, la nonna dell'attuale Regina Elisabetta d'Inghilterra.



Incredibile! La regina Maria, moglie di Giorgio V, si fece costruire nel 1924 una Casa delle bambole che, oggi, si può visitare presso il Castello di Windsor. Si tratta, infatti, di una delle più famose case delle bambole al mondo per la bellezza e straordinarietà dei suoi arredi e accessori che funzionano davvero, oltre alla biblioteca che contiene libri in miniatura scritti APPOSITAMENTE da grandi scrittori di quel tempo, tra cui, appunto, la nostra Vita Sackville-West. 



Il racconto di Vita, inedito e sconosciuto per tantissimo tempo, solo l'anno scorso, dopo che la Regina ha ceduto i diritti, è stato pubblicato dalla Royal Collection Trust, un dipartimento della Casa reale inglese che cura le collezioni reali e gestisce l’apertura al pubblico delle residenze ufficiali della regina.

Ma ci pensate che il racconto di questo meraviglioso libro era scritto a mano in pagine minuscole???

Il racconto, poi, è davvero particolare e il linguaggio "d'altri tempi" trasporta inevitabilmente in un'epoca lontana e affascinante, come la sua autrice (è risaputo che Vita Sackville-West fosse un personaggio molto particolare, attenta alla moda e alle frivolezze, scrittrice ma anche curatrice dei più importanti giardini d'Inghilterra nonché amante di Virgia Woolf tanto da averle ispirato l'Orlando).



La storia infatti viene definita "uno scherzo" che narra le imprese di uno « spirito vivo e curioso », dal « caschetto scuro » come quello della sua autrice. 

...perché naturalmente la casa di bambole, essendo arredata di tutto punto, era stregata in modo vario e consistente come lo è qualsiasi bella dimora, anche se solo dalle promesse d’amore che vi sono state scambiate (e che lì si conservano intatte) o dalle canzoni che lì qualcuno ha intonato sull’onda della felicità...

Credete anche voi che le case conservino l’anima e le emozioni di chi le ha vissute? Perché, allora, non raccontare la strabiliante vita del fantasma che vive la casa delle bambole della regina!? 



Lo spirito protagonista del racconto è molto particolare, vive da tempo immemorabile, da quando Cenerentola conquistò il suo principe azzurro e Barbablù uccise la sua prima moglie, vivendo a proprio agio persino nella trecentesca Firenze dei poeti! Naturale quindi, per uno spirito così, stabilirsi a Londra nel 1924 nella casa di bambole costruita per la Regina d’Inghilterra!



Molti arredi e congegni meccanici della casa erano sconosciuti, però, allo spirito tanto da combinare diversi disastri: cosa poteva saperne dell'ascensore o dello spruzzatore della doccia? per non parlare della luce elettrica o dell’acqua calda corrente!? I custodi che, ogni mattina, scoperchiavano la casa, non sapevano come spiegare le stranezze che vi scorgevano dentro, come luci accese, vasche riempite, letti sfatti, avanzi di pasti sui piatti d’argento...
Un vero mistero che nessuno, neppure il costruttore della casa, sapeva svelare...

Ho dovuto leggerlo più volte a mia figlia, settenne, per spiegarle i retroscena dal momento che questo libro si potrebbe definire una storia nella storia, andando oltre la semplice narrazione dei giochi e dispetti del fantasma che mette alla prova i custodi della casa delle bambole.

Il fascino delle case delle bambole è talmente forte che abbiamo già pensato di andare al Castello di Windsor quando torneremo di nuovo dalle parti di Londra. 

Prezioso, originale, fuori dagli schemi proprio come la sua autrice, è un libro adatto a qualsiasi età, uno di quei libri che mi piacerebbe tanto regalare anche a un adulto.

E se siete appassionati di case delle bambole, vi consiglio anche Il Castello degli AristoTopi

Vivy 
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