Post di Ketty:
Il solo fatto di digitare la parola “alleggerirmi” e di aver
evocato il concetto di “scrollarmi di dosso dei pesi”, mi fa sorridere.
Non mi riferisco al peso delle ciccette, quelle per il
momento sono al posto giusto. Parlo di alleggerirmi delle liste di cose da
fare.
Appartengo alla categoria delle persone SI.
Con buona dose di semplificazione, si può dire infatti che esistano due categorie di persone: le persone SI e quelle NO ovvero quelle che ad ogni richiesta tendono a rispondere affermativamente con un sorriso (anche quando non sono convinte) e quelle che tendono a rispondere di NO (anche quando non hanno neppure valutato la domanda).
Con buona dose di semplificazione, si può dire infatti che esistano due categorie di persone: le persone SI e quelle NO ovvero quelle che ad ogni richiesta tendono a rispondere affermativamente con un sorriso (anche quando non sono convinte) e quelle che tendono a rispondere di NO (anche quando non hanno neppure valutato la domanda).
Nessuno dei due atteggiamenti è più giusto dell’altro. Essi
comportano solo conseguenze diverse.
Io sulla punta della lingua ho quasi sempre un SI: negli
impegni di lavoro, in famiglia, nelle relazioni sociali, ovunque, se qualcuno
mi chiede supporto, tendo a offrire la mia disponibilità.
Questo mi aiuta a crescere, conoscere gente, misurarmi con me stessa, fare nuove esperienze e mi procura altri innumerevoli vantaggi che di rado potranno trarre dalla vita coloro che si fanno sempre indietro.
Questo mi aiuta a crescere, conoscere gente, misurarmi con me stessa, fare nuove esperienze e mi procura altri innumerevoli vantaggi che di rado potranno trarre dalla vita coloro che si fanno sempre indietro.
D’altra parte, la mia disponibilità mi espone a più rischi,
più fatica e a periodi di sovraccarico come quello che sto vivendo ora.
Il mio 2018 è iniziato in modo scoppiettante, per usare un eufemismo, con un’agenda traboccante e un misurino di confusione.
Il mio 2018 è iniziato in modo scoppiettante, per usare un eufemismo, con un’agenda traboccante e un misurino di confusione.
È arrivato dunque il momento di mettere ordine.
Voi come
fate quando vi sentite saturi di impegni?
Provo a programmare qualche via d’uscita
*Eliminare cose superflue: meno cose in casa e ufficio, meno fatica per ordinare.
* Limitare gli incontri deprimenti
Ci sono persone che hanno la tendenza a vomitare addosso agli altri tutti i propri malesseri. E' giusto e arricchente ascoltare anche queste persone, non è giusto farsene carico. Ecco, quando noto che queste persone abusano del mio tempo, limito la durata della conversazione.
*Selezionare gli interessi: quali sono le attività che davvero mi fanno bene?
Ora come ora, se ho dieci minuti per me, leggo
un libro. È difficile che mi metta a spippolare sui social network. Non riesco a rispondere a tutti i messaggi e commenti. Pazienza.
*Selezionare le fonti di informazione per eliminare dalla testa i dati inutili
Leggo
le notizie dai miei giornali preferiti. Da tempo non clicco più sui video inviati via whatsapp e in genere sui links pieni di fake news, clamori e livori.
*Migliorare le relazioni
Voglio eliminare i contatti
social con i quali non interagisco e frequentare di più i miei concittadini.
C’è
stato un periodo che ho coltivato davvero poco le relazioni con i vicini. Me ne sono resa conto in tempo! Ringrazio la rete per
tutte le persone intelligenti e divertenti che mi dà modo di conoscere ma il
contatto personale è insostituibile!
*Banalmente...Contare fino a 30 prima di rispondere SI e prendermi un altro impegno
Guadagnare tempo e viverlo meglio.
Ce la farò? E voi come fate?
Ketty
5 commenti
Lascia un commentoMi sembrano tutti ottimi propositi! Io sono in un momento di sovraccarico e di problemi a non finire, anche di salute. Però quando proprio sono al limite, chiudo tablet, telefoni ecc. e invito amici a casa e rido dei miei guai in compagnia, Certo, c'è da fare anche in quel caso ma il rapporto umano e due risate aiutano tantissimo!!!!
ReplyBeata te che almeno ci provi! io mi sento inseguita, letteralmente, dai miei cento post in con cose da fare, elenchi di acquisti da fare, divisi tra alimentari e altro, telefonate da fare...sono sempre affannata. Sto uscendo adesso da due terribili mesi di malattia (una brutta broncopolmonite che mi ha costretta a Rx, Tac, anali del sangue, antibiotici e cortisone in quantità industriali) e ora - invece di essere felice - mi sento giù per aver perso tutto questo tempo e di sentirmi in arretrato su mille campi. Manca lo Scottex, sta per finire il sapone liquido, e che cucino stasera?, non ho più parlato con XY, devo fare il punto con la pediatra...Insomma, non mi "perdono" la malattia e la stasi obbligata! Se qualcuna di voi mi dice la ricetta della serenità e del volersi bene...le sarò eternamente grata!
ReplyCara Elisabetta, a volte le malattie sono il modo col quale il nostro corpo ci chiede di fermarci. Anch'io sono in un periodo di piccoli disturbi e ho deciso di ascoltarli, per una volta. Concediti tutto il perdono e tutto il riposo. Te lo meriti!
ReplyKetty
Io sono una sostenitrice delle cene intime a casa con gli amici! Grande mamma avvocato!
ReplyNon scarico addosso agli altri i miei malesseri. Ecco come faccio per alleggerirmi l'anima:
Replywww.missdreamer.altervista.org