Era il 2003.
Ansia, speranze, sogni, incertezza del futuro erano i compagni fissi dei miei 25 e dei tuoi 27 anni.
Una villa sui colli, nuovi amici e docenti di un master che usavano inglesismi come se fossimo a Londra (riuniamoci per un briefing, facciamo un project work...), la sala ricreativa, le macchinette del caffè, gli apericena dopo 12 ore di lezione.
Le aule, i dipinti sul soffitto, le stanzette in cui studiavamo o il laboratorio dove chattavamo su MSN anche se eravamo a pochi metri di distanza.
I miei stivali col tacco su una neve che non avevo mai vissuto (l'inverno 2003/2004, a Bologna è stato tostissimo), gli autobus la notte per la città, il nostro pub a San Ruffillo (chissà se c'è ancora!?).
Le nostre prime conversazioni via SMS, le uscite con i compagni di corso, il bus 59 che ogni mattina ci trovava in Piazza Cavour.
Le serate in centro, la nostra sera al Moebius (il 7 novembre), la camminata a piedi alle 3 del mattino per tutta Via Toscana.
Il formicolio allo stomaco i giorni dopo. L'incertezza di un rapporto che si è costruito a poco a poco.
Io non sapevo nemmeno dove fosse Prato (ahah), tu non eri stato mai in Sicilia. Io non avevo quasi mai preso un treno regionale (ho recuperato alla grande!!!), tu non avevi mai fatto un bagno al mare il 25 aprile.
Il mio stupore nello scoprire che tuo padre faceva le coperte dell'IKEA (me ne hai regalata subito una e la sera, ancora oggi, la uso quando metto a letto Lucia). La tua curiosità di scoprire una famiglia numerosa come la mia.
Il tuo primo Natale in Sicilia e il pacco regalo per la mia famiglia. La tua prima lettera per me.
Questo e tanto altro custodisco ancora oggi gelosamente in ogni parte del mio cuore.
L'autunno del 2003 ci ha portato fortuna.
Ti amo, amore mio.
Tua Vy
Lascia un commento e il link del tuo blog: ricambieremo volentieri la visita!
Ansia, speranze, sogni, incertezza del futuro erano i compagni fissi dei miei 25 e dei tuoi 27 anni.
Una villa sui colli, nuovi amici e docenti di un master che usavano inglesismi come se fossimo a Londra (riuniamoci per un briefing, facciamo un project work...), la sala ricreativa, le macchinette del caffè, gli apericena dopo 12 ore di lezione.
Le aule, i dipinti sul soffitto, le stanzette in cui studiavamo o il laboratorio dove chattavamo su MSN anche se eravamo a pochi metri di distanza.
I miei stivali col tacco su una neve che non avevo mai vissuto (l'inverno 2003/2004, a Bologna è stato tostissimo), gli autobus la notte per la città, il nostro pub a San Ruffillo (chissà se c'è ancora!?).
Le nostre prime conversazioni via SMS, le uscite con i compagni di corso, il bus 59 che ogni mattina ci trovava in Piazza Cavour.
Le serate in centro, la nostra sera al Moebius (il 7 novembre), la camminata a piedi alle 3 del mattino per tutta Via Toscana.
Il formicolio allo stomaco i giorni dopo. L'incertezza di un rapporto che si è costruito a poco a poco.
Io non sapevo nemmeno dove fosse Prato (ahah), tu non eri stato mai in Sicilia. Io non avevo quasi mai preso un treno regionale (ho recuperato alla grande!!!), tu non avevi mai fatto un bagno al mare il 25 aprile.
Il mio stupore nello scoprire che tuo padre faceva le coperte dell'IKEA (me ne hai regalata subito una e la sera, ancora oggi, la uso quando metto a letto Lucia). La tua curiosità di scoprire una famiglia numerosa come la mia.
Il tuo primo Natale in Sicilia e il pacco regalo per la mia famiglia. La tua prima lettera per me.
Questo e tanto altro custodisco ancora oggi gelosamente in ogni parte del mio cuore.
L'autunno del 2003 ci ha portato fortuna.
Ti amo, amore mio.
Tua Vy
2 commenti
Lascia un commentoChe bei ricordi! Che l'amore sia ancora e sempre con voi!
ReplyChe bei ricordi.
ReplyTi auguro di sentirti sempre così: www.missdreamer.altervista.org/saraquellogiusto