Valore di una lacrima e gioco sulle emozioni: Mina e il Guardalacrime

In questo post vi suggerisco un bel libro per bambini ed un facile gioco sulle emozioni
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Recita un proverbio ebraico: “Le lacrime sono per l’anima quello che il sapone è per il corpo”.
Suona strano il concetto eppure studi scientifici hanno spiegato che il pianto “è uno stato di eccitazione fisiologico seguito da un profondo rilassamento. È un modo efficace per ridurre la tensione e far abbassare la pressione sanguigna e il ritmo cardiaco “ (Aletha J. Solter da “Lacrime e capricci”, edizioni La meridiana”)
In definitiva, le lacrime sono fondamentali per il nostro equilibrio. Ce lo insegnano proprio i bambini che esprimono le loro emozioni e tensioni prevalentemente con le lacrime.  E pensare che le nostre prime parole di  adulti, quando un bimbo piange, sono di solito: “Non piangere! E che si piange per queste cose?

Proprio perché le lacrime hanno un così grande valore, ho letto molto volentieri ai miei bambini “Mina e il Guardalacrime”, il dolcissimo racconto scritto da Vanessa Navicelli e illustrato da Deborah Henking.

TRAMA
La protagonista del racconto è proprio una piccola lacrima, Mina, che un giorno fugge dalle sorelle e cerca una pozzanghera in cui scomparire. Mina, infatti, è molto triste perché è convinta di non essere importante o, peggio ancora, di essere deprimente per gli altri. 
Durante la fuga incontra diversi personaggi che minacciano ancora di più la sua scarsa autostima: la nota musicale che si vanta di rendere felici le persone, la risata che vorrebbe uccidere la lacrimuccia, il salice piangente che teme di diventare ancora più triste in presenza di una lacrima ed altri ancora. Alla fine del suo viaggio Mina è disperata ma, per fortuna, sopraggiunge il Guardalacrime, un buffo personaggio dalle sembianze di mago e nonno, che le rivela una verità illuminante ossia che Mina non è una lacrima di tristezza bensì una lacrima di commozione. 
Mina è felicissima di sentirsi dire: "Tu sei una lacrima di commozione e sei nata assieme ad un sorriso. Sei preziosissima perché una lacrima di Commozione è unica, irripetibile…”.
Ad ogni modo, il Guardalacrime spiega a Mina che anche le lacrime del dolore sono fondamentali perché servono ad alleggerire il cuore. Mina, pertanto, torna contenta dalle sue sorelle.
Nel finale prende la parola proprio Mina, la quale, rivolgendosi direttamente ai lettori, svela di aver capito che bisogna avere stima di se stessi perché ognuno è speciale.

CARATTERISTICHE DEL LIBRO
La storia è raccontata da Vanessa Navicelli con linguaggio semplice ed efficace, adatto alla comprensione anche degli ascoltatori più piccoli, dai tre anni in su. 
Il libro, disponibile su Amazon (link:https://www.amazon.it/Mina-Guardalacrime-Vanessa-Navicelli/dp/1540887383) è stampato su carta lucida e flessibile, maneggevole, con carattere leggibile dai piccoli lettori, e presenta diverse illustrazioni dalle forme e colori armoniosi. 

GIOCO
Il racconto mi ha dato occasione di intrattenere una bella chiacchierata con i miei bambini sul significato delle lacrime e così abbiamo convenuto che le lacrime ci sono amiche in tante occasioni. 
Esistono lacrime di commozione, di tristezza, di dolore fisico, di allegria e persino di stanchezza, accompagnate da uno sbadiglio. 
Mentre riflettevamo ad alta voce abbiamo cominciato anche a "pensare" con colori e disegni ed è nata l’idea di un gioco delle emozioni (nella foto): un colorato memory fatto da tessere che raffigurano Mina colta da diversi stati d'animo. 


Su ciascuna tessera abbiamo scritto il nome delle emozioni in italiano e in inglese, in modo da memorizzarle bene e imparare a riconoscerle; un facile esercizio per sviluppare l’intelligenza emotiva. Vi piace? 
E voi che rapporto avete con le lacrime?

Buona lettura e buon gioco a tutti. 
Ketty
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2 commenti

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5 giugno 2017 alle ore 11:04 ×

Che bella l'idea delle carte! Tra l'altro, le avete disegnate benissimo, complimenti!
Mina ed il Guardalacrime è piaciuto tantissimo anche a noi, come avevo scritto.
E' vero che tendiamo a dire ai bimbi di non piangere, quando per loro, come per noi, a volte è l'unico modo sano di sfogare un'emozione.

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5 giugno 2017 alle ore 22:16 ×

Grazie! Quando mi impegno, anch'io so disegnare. E per colorare non c'è problema, mia figlia é bravissima.

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