Saper fare le cose da soli: la Fata distratta

Un altro suggerimento per la rubrica "In estate i libri non vanno in vacanza"
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Qualche settimana fa ero alla “festa del libro”, trascinante iniziativa dell’istituto scolastico frequentato da mia figlia che si tiene al parco comunale fra alberi e stands variopinti, disegni e creazioni raffiguranti i protagonisti dei libri letti durante l’anno scolastico. 
Mentre ascoltavo le voci allegre di centinaia di bambini impegnati in attività di laboratorio, esaminavo i libri in vendita al banco e un piccolo libro ha attirato la mia attenzione: "La fata distratta", edito da Il Castoro. Si sa, le fate ammaliano!

Ho comprato il libro, l’ho portato subito da mia figlia che era radunata con la sua classe in un angolo del parco e neanche dopo venti minuti mi sono trovata davanti ad un piccolo scenario affascinante: su una coperta distesa sul prato, erano riuniti la maestra ed un gruppo di allievi che ascoltavano mia figlia leggere "La fata distratta" e, sotto la partecipe e amorevole direzione della maestra Angela, ripetevano insieme ad alta voce le formule magiche, rigorosamente in rima. Il libro ha avuto un successo istantaneo, direi.

In effetti è una pubblicazione interessante, che fa parte della collana Tandem, una raccolta di libri composti ciascuno da due storie: una più breve in stampato maiuscolo, per cominciare a leggere senza fatica ed una più lunga in stampato minuscolo per consolidare le abilità di lettura.

Il font utilizzato è il carattere ad alta leggibilità sassoon che, nelle intenzioni dell’editore, facilita non solo la lettura ma anche l'approccio alla scrittura.

Le storie della collana sono semplici e toccano temi o personaggi vicini alla quotidianità dei bimbi, stimolando la loro curiosità. 


Le due storie della Fata Brunella scritte da Maria Loretta Giraldo

La prima storia, quella “piccola”, racconta della bimba Tina che un giorno ritrova il quaderno perduto, per distrazione, dalla Fata Brunella e recitando le formule magiche ivi trascritte ne combina delle belle!

La seconda storia, quella “grande”, ha per protagonista proprio la Fata che un giorno perde la sua bacchetta magica e, ritrovatasi senza poteri, è costretta a cavarsela diversamente. Così, anziché preparare una torta in quattro e quattr’otto con la magia, deve correre al supermercato a comprare gli ingredienti e realizzare il dolce con le proprie mani. Brunella finisce per scoprire che “Saper fare le cose da sé è la più bella di tutte le magie"
Entrambi i testi sono coinvolgenti nella loro brevità e veicolano messaggi positivi.


Le illustrazioni di Paola Formica

Il libro è corredato da illustrazioni dai colori brillanti e che si alternano molto bene con il testo, riuscendo a non appesantirlo. I personaggi sono buffi e ben resi e inducono a immaginare storie nelle storie. Per esempio, nelle immagini è presente un coniglietto che non è mai citato nel testo ma segue la Fata e, come ogni cucciolo che si rispetti, è pronto in cucina a leccare furtivamente gli sbuffi di panna.

Divertente, no?!

Buona lettura.

Ketty
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1 commenti:

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Stefania
admin
23 giugno 2017 alle ore 15:52 ×

I miei cuccioli sono un po' cresciutelli ormai e scelto letture "da grandi" ma ciò non toglie che questo sia un suggerimento di cui tenere conto. Magari per un regalo.
Buone letture e buona estate!

Congrats bro Stefania you got PERTAMAX...! hehehehe...
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