Ultimamente mi sono accorta che mia figlia adora i piccoli quaderni (che chiamiamo taccuini da quando, a scuola, ha studiato la CU e QU:)) su cui ha iniziato a scrivere fiumi di parole... Ho sorriso quando ho letto, in una pagina, "Il sole che tramonta, il cuore che sorride" con tanto di disegno!
Le ho comprato, allora, tanti piccoli quaderni a righe a forma di animaletti e le adorate penne cancellabili. Non se ne separa più e li tiene in una parte speciale del cassetto della sua scrivania. A volte, la sera, non riesco a schiodarla dai suoi quaderni per andare a letto "perché deve scrivere". Mi segue persino in bagno mentre mi "doccio" o strucco, continuando a scrivere (o a leggere, a seconda dei casi) in posizione nemmeno tanto comoda!
Ma scrivere cosa?
- Mamma, leggi!!! Ti piace la mia storia?
- Il gufo e la canarina
- La storia della Q e della L
- Il cuore e il cervello
- Il serpente che fa il pagliaccio
- Il castello e la principessa
- Allo zoo
- Alle giostre
- Il primo giorno di asilo (in fieri)
I titoli dei suoi racconti.
Trasporta su fogli bianchi la sua fantasia, la stessa che esprime quando sfoglia i suoi libri e, piuttosto che leggere veramente, inventa storie tutte sue. E lo fa con la sua solita frenesia. Veloce, decisa, appassionata.
Ecco alcuni particolari delle sue storie:
"Il cervello è innamorato del cuore e il cuore è innamorato del cervello. Ma c'è un problema. Nessuno dei due si può muovere e non si possono incontrare...ma si amano lo stesso".
"La Q vuole essere amica della L ma la L non vuole (seguono una serie di dialoghi animati per la serie: non vuoi essere mia amica? Allora ciao) quindi la Q ripiega sulla U".
E infatti la Q e la U stanno sempre insieme (l'aveva appena studiato a scuola! L'ho scoperto dopo).
Il gufo e la canarina è un'altra storia di amicizia (Diego e Lilli) con tanto di presentazione a casa dai genitori.
"Il gufo sta sul ramo a fare il guardiano di notte..."
Il serpente e il pagliaccio, quella che mi ha colpito di più:
"C'era una volta un serpente che voleva diventare un pagliaccio. Un giorno vide un serpente che faceva il pagliaccio. Il serpente era stupito, allora si avvicinò e scoprì che era il suo amico".
Ovviamente alla fine i due amici serpenti vanno via insieme, vestiti entrambi da pagliacci!
Il regno descritto nella storia "Il castello e la principessa" è speciale perché tanto bello e con una principessa superbellissima di nome Sandra con i capelli biondi e gli occhi azzurri e una coroncina piena di perle preziose.
Insomma, mi diverto un sacco a leggere le sue storie, tra qualche doppia saltata ed errori di punteggiatura...ma vedo che più scrive più corregge da sola i suoi errori. Mi impressiona, in particolare, il rispetto dei "tempi". Chissà se manterrà questa piccola passione! Forse, un giorno, diventerà un'autrice di libri per bambini!?
Di una cosa sono certa: io alla sua età non scrivevo storie e, ancora oggi, non riesco a inventarle. Sono molto concreta e ho sempre preferito i lavori di ricerca.
Ricordo, per esempio, che a circa 10 anni, mi misi in testa di realizzare un giornalino, da vendere a scuola (ahaha): misi insieme tanti fogli a righe su cui attaccai pezzi di giornale e fumetti di vario tipo, integrando con parti scritte e giochi.
Ecco, si vede che dovevo avere un futuro nel giornalismo e nella stampa. E infatti...;)
Vivy
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Le ho comprato, allora, tanti piccoli quaderni a righe a forma di animaletti e le adorate penne cancellabili. Non se ne separa più e li tiene in una parte speciale del cassetto della sua scrivania. A volte, la sera, non riesco a schiodarla dai suoi quaderni per andare a letto "perché deve scrivere". Mi segue persino in bagno mentre mi "doccio" o strucco, continuando a scrivere (o a leggere, a seconda dei casi) in posizione nemmeno tanto comoda!
Ma scrivere cosa?
- Mamma, leggi!!! Ti piace la mia storia?
- Il gufo e la canarina
- La storia della Q e della L
- Il cuore e il cervello
- Il serpente che fa il pagliaccio
- Il castello e la principessa
- Allo zoo
- Alle giostre
- Il primo giorno di asilo (in fieri)
I titoli dei suoi racconti.
Trasporta su fogli bianchi la sua fantasia, la stessa che esprime quando sfoglia i suoi libri e, piuttosto che leggere veramente, inventa storie tutte sue. E lo fa con la sua solita frenesia. Veloce, decisa, appassionata.
Ecco alcuni particolari delle sue storie:
"Il cervello è innamorato del cuore e il cuore è innamorato del cervello. Ma c'è un problema. Nessuno dei due si può muovere e non si possono incontrare...ma si amano lo stesso".
"La Q vuole essere amica della L ma la L non vuole (seguono una serie di dialoghi animati per la serie: non vuoi essere mia amica? Allora ciao) quindi la Q ripiega sulla U".
E infatti la Q e la U stanno sempre insieme (l'aveva appena studiato a scuola! L'ho scoperto dopo).
Il gufo e la canarina è un'altra storia di amicizia (Diego e Lilli) con tanto di presentazione a casa dai genitori.
"Il gufo sta sul ramo a fare il guardiano di notte..."
Il serpente e il pagliaccio, quella che mi ha colpito di più:
"C'era una volta un serpente che voleva diventare un pagliaccio. Un giorno vide un serpente che faceva il pagliaccio. Il serpente era stupito, allora si avvicinò e scoprì che era il suo amico".
Ovviamente alla fine i due amici serpenti vanno via insieme, vestiti entrambi da pagliacci!
Il regno descritto nella storia "Il castello e la principessa" è speciale perché tanto bello e con una principessa superbellissima di nome Sandra con i capelli biondi e gli occhi azzurri e una coroncina piena di perle preziose.
Insomma, mi diverto un sacco a leggere le sue storie, tra qualche doppia saltata ed errori di punteggiatura...ma vedo che più scrive più corregge da sola i suoi errori. Mi impressiona, in particolare, il rispetto dei "tempi". Chissà se manterrà questa piccola passione! Forse, un giorno, diventerà un'autrice di libri per bambini!?
Di una cosa sono certa: io alla sua età non scrivevo storie e, ancora oggi, non riesco a inventarle. Sono molto concreta e ho sempre preferito i lavori di ricerca.
Ricordo, per esempio, che a circa 10 anni, mi misi in testa di realizzare un giornalino, da vendere a scuola (ahaha): misi insieme tanti fogli a righe su cui attaccai pezzi di giornale e fumetti di vario tipo, integrando con parti scritte e giochi.
Ecco, si vede che dovevo avere un futuro nel giornalismo e nella stampa. E infatti...;)
Vivy
1 commenti:
Lascia un commentoIo la immagino a scrivere sceneggiature di grandi serie tv e piece teatrali. ❤
Ketty