Novità di Coccolebooks, il libro "Signorina si però" di Sergio Rossi, illustrato da Laura Desirée Pozzi, ha attirato subito la mia attenzione ed è finito tra i miei acquisti del mese di febbraio. Scritto in stampatello maiuscolo, si presta per essere letto dai giovani lettori in erba, in più riprese (una quarantina di pagine intervallate da qualche immagine).
La voce narrante è della piccola protagonista, Grazia, detta anche "Disgrazia" o "Signorina si però", che racconta scene di vita quotidiana e i piccoli guai che combina con un linguaggio esilarante e spassoso, toccando in modo naturale e spontaneo il tema della "famiglia allargata".
Grazia vive con la madre, il nuovo compagno Gigio e la sorella più grande di lei che va alle medie. Mi ha subito colpito la naturalezza con cui la bambina racconta i giochi e le situazioni che vive sia col padre Pacio (e la sua compagna) sia con Gigio: il loro gioco preferito è Smart, una gara a chi vede più Smart in giro per strada, tra pacche sulla spalla e risate.
Il racconto della bambina scorre fluido senza portare a una vera conclusione. Devo infatti confessare che, dopo averlo letto la prima volta, mi sono chiesta: e quindi? Poi rileggendolo, ho scoperto quanto invece sia geniale, perché è come se la storia di vita di Grazia (una storia normale, fatta di esperienze e situazioni che qualsiasi bambino potrebbe vivere con i propri genitori, anche acquisiti) continuasse ancora nella mente di chi legge e, chissà, magari usciranno altre storie di Signorina si però!?
Grazia racconta i suoi sentimenti contrastanti verso la mamma, quando la rimprovera e grida forte, ma esprime anche la felicità dell'abbraccio "a panino" tra lei, la madre e Gigio. O la serata a cena, a casa di amici, dove succede un pasticcio col figlio della sua stessa età e allora tra risa e prese in giro, scappano via rimediando una pizza.
Insomma, Grazia ci racconta una parentesi della sua vita, fatta di gioco, incomprensioni, qualche guaio e complicità con i genitori... e forse, un giorno, ci racconterà altre storie buffe. In caso, le leggeremo volentieri perché questo personaggio ci ha molto conquistate.
Adattissimo per le prime letture, lo consiglio dai 6 anni.
Vivy
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La voce narrante è della piccola protagonista, Grazia, detta anche "Disgrazia" o "Signorina si però", che racconta scene di vita quotidiana e i piccoli guai che combina con un linguaggio esilarante e spassoso, toccando in modo naturale e spontaneo il tema della "famiglia allargata".
Grazia vive con la madre, il nuovo compagno Gigio e la sorella più grande di lei che va alle medie. Mi ha subito colpito la naturalezza con cui la bambina racconta i giochi e le situazioni che vive sia col padre Pacio (e la sua compagna) sia con Gigio: il loro gioco preferito è Smart, una gara a chi vede più Smart in giro per strada, tra pacche sulla spalla e risate.
Il racconto della bambina scorre fluido senza portare a una vera conclusione. Devo infatti confessare che, dopo averlo letto la prima volta, mi sono chiesta: e quindi? Poi rileggendolo, ho scoperto quanto invece sia geniale, perché è come se la storia di vita di Grazia (una storia normale, fatta di esperienze e situazioni che qualsiasi bambino potrebbe vivere con i propri genitori, anche acquisiti) continuasse ancora nella mente di chi legge e, chissà, magari usciranno altre storie di Signorina si però!?
Grazia racconta i suoi sentimenti contrastanti verso la mamma, quando la rimprovera e grida forte, ma esprime anche la felicità dell'abbraccio "a panino" tra lei, la madre e Gigio. O la serata a cena, a casa di amici, dove succede un pasticcio col figlio della sua stessa età e allora tra risa e prese in giro, scappano via rimediando una pizza.
Insomma, Grazia ci racconta una parentesi della sua vita, fatta di gioco, incomprensioni, qualche guaio e complicità con i genitori... e forse, un giorno, ci racconterà altre storie buffe. In caso, le leggeremo volentieri perché questo personaggio ci ha molto conquistate.
Adattissimo per le prime letture, lo consiglio dai 6 anni.
Vivy
1 commenti:
Lascia un commentoallora potrebbe andare bene al ricciolino per il prossimo anno....me lo segno. Certo che mi fa un po' effetto pensare che presto le sue letture diventeranno autonome!!!