Ultimamente vi ho parlato dei cambiamenti e delle evoluzioni che stiamo vivendo io e la mia bimba seienne relativamente alle "letture insieme".
A tal proposito ho letto con piacere un post di Maria Polita di Scaffale basso che espone brillantemente le tipologie di percorso di lettura che variano da bambino a bambino e che ogni genitore dovrebbe assecondare e capire, se attento. Mi ha fatto piacere constatare, quindi, che "ci troviamo" (io e bimbuzza) a metà tra il suo desiderio di conoscere storie nuove, lunghe, non necessariamente affiancate da immagini, e la voglia di esplorare albi e libri illustrati dove poter comporre da sola storie tutte sue (una cosa che mia figlia ama fare da sempre: sfogliare i libri e raccontare a voce alta storie inventate sul momento!).
Ecco allora un libro illustrato (La signora della casa rossa di Ja Seo - Stephane Girel - Sironi ragazzi) che io e mia figlia leggiamo da quando ha 4 anni e che, a volte, ancora oggi scegliamo, quando abbiamo bisogno di leggere una storia ricca di sentimenti, a tratti commuovente.
E' un libro che "cresce" con il lettore, acquistando un significato diverso e in base alla maturità del bambino. Se prima, infatti, era considerato il "libro della bambina che cambia casa" o "della signora che cade e si fa male a una gamba", adesso è la storia di una nonna sola a cui una bambina, vicina di casa, si affeziona. Ma soprattutto, oggi mia figlia si chiede "Perché la nonna vive sola e non ha nessuno?"
"Vicinanza" è la parola chiave di questa storia, ambientata in un paese pieno di verde e betulle, fuori Stoccolma, dove Anika si è trasferita con i genitori. Accanto alla loro casa moderna, posta davanti a un laghetto, c'è una casa rossa malmessa, dove vive un'anziana signora che non perde tempo a presentarsi ai nuovi vicini, offrendo un bel piatto di biscotti.
Anika e l'anziana signora diventano amiche, si incontrano spesso. La bambina resta incantata dalle storie della nonna "acquisita" e da quei muri, dipinti dalla figlia dell'anziana signora, quando era piccola. Le pareti della casa rossa sono molto vecchie e portano impressi i ricordi di una vita, di un marito che ormai non c'è più e di una figlia, ormai lontana per lavoro, che da bambina amava disegnare sui muri.
L'anziana signora un giorno cade e si fa male alla gamba. Viene portata in ospedale.
Il sistema assistenziale svedese è talmente sviluppato che, quando si rendono conto che parte dei disagi della signora sono dovuti alle cattive condizioni della casa, si attivano per ristrutturarla (grazie alla buona gestione dei soldi dei contribuenti), offrendo anche un aiuto in casa da parte di un'infermiera. A tal proposito, alla fine del libro, c'è un bellissimo approfondimento sui servizi sociali in Svezia e anche sull'importanza dei nonni.
La casa viene messa a nuovo ma Anika ha un pensiero che la rattrista. Come ci rimarrà la "nonna acquisita" quando vedrà che sono scomparsi dai muri i disegni della figlia?
Sarà Anika a restituire il sorriso alla nonna, con nuovi disegni questa volta fatti da lei, ma che portano tanto colore e calore nella vita che resta dell'anziana signora.
Ecco perché la prima parola che mi è venuta in mente, nel dover definire questo libro, è stata "vicinanza". E non parlo solo di quella fisica (quante volte tiriamo dritto quando incrociamo il nostro vicino di casa??!), ma anche della vicinanza di "cuore".
Ammetto che, spesso, la fretta e la mancanza di tempo non mi permettono di fare più di quanto io riesca, ma ci sono stati tempi (e nemmeno tanto lontani) in cui ogni tanto mi piaceva fare visita a un'anziana vicina di casa, con la scusa di un the per due chiacchiere insieme. Ricordo che mi scaldava tanto il cuore l'averle dedicato una piccola parte del mio tempo, aver ascoltato per l'ennesima volta la storia della sua vita, gli ultimi acciacchi, le giornate passate al centro anziani vicino casa, la solitudine dopo una vita passata a lavorare per la famiglia. O ancora, da ragazzina, ricordo che trascorrevo alcuni pomeriggi a casa di una signora molto anziana, vicina di casa, ricamando e chiacchierando. Ero proprio brava:-)
Anika mi ha ricordato queste e tante altre cose, che tanti anziani oggi sono soli e che spesso li abbiamo a portata di mano (basta affacciarsi al pianerottolo della propria casa!) per constatarlo. E poiché gli adulti siamo sempre affannati e presi dai mille pensieri, credo che questa lettura adatta ai bambini dai 4 anni in su, possa fare tanto bene ai giovani lettori per imparare la "vicinanza di cuore".
Vivy
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A tal proposito ho letto con piacere un post di Maria Polita di Scaffale basso che espone brillantemente le tipologie di percorso di lettura che variano da bambino a bambino e che ogni genitore dovrebbe assecondare e capire, se attento. Mi ha fatto piacere constatare, quindi, che "ci troviamo" (io e bimbuzza) a metà tra il suo desiderio di conoscere storie nuove, lunghe, non necessariamente affiancate da immagini, e la voglia di esplorare albi e libri illustrati dove poter comporre da sola storie tutte sue (una cosa che mia figlia ama fare da sempre: sfogliare i libri e raccontare a voce alta storie inventate sul momento!).
Ecco allora un libro illustrato (La signora della casa rossa di Ja Seo - Stephane Girel - Sironi ragazzi) che io e mia figlia leggiamo da quando ha 4 anni e che, a volte, ancora oggi scegliamo, quando abbiamo bisogno di leggere una storia ricca di sentimenti, a tratti commuovente.
E' un libro che "cresce" con il lettore, acquistando un significato diverso e in base alla maturità del bambino. Se prima, infatti, era considerato il "libro della bambina che cambia casa" o "della signora che cade e si fa male a una gamba", adesso è la storia di una nonna sola a cui una bambina, vicina di casa, si affeziona. Ma soprattutto, oggi mia figlia si chiede "Perché la nonna vive sola e non ha nessuno?"
"Vicinanza" è la parola chiave di questa storia, ambientata in un paese pieno di verde e betulle, fuori Stoccolma, dove Anika si è trasferita con i genitori. Accanto alla loro casa moderna, posta davanti a un laghetto, c'è una casa rossa malmessa, dove vive un'anziana signora che non perde tempo a presentarsi ai nuovi vicini, offrendo un bel piatto di biscotti.
Anika e l'anziana signora diventano amiche, si incontrano spesso. La bambina resta incantata dalle storie della nonna "acquisita" e da quei muri, dipinti dalla figlia dell'anziana signora, quando era piccola. Le pareti della casa rossa sono molto vecchie e portano impressi i ricordi di una vita, di un marito che ormai non c'è più e di una figlia, ormai lontana per lavoro, che da bambina amava disegnare sui muri.
L'anziana signora un giorno cade e si fa male alla gamba. Viene portata in ospedale.
Il sistema assistenziale svedese è talmente sviluppato che, quando si rendono conto che parte dei disagi della signora sono dovuti alle cattive condizioni della casa, si attivano per ristrutturarla (grazie alla buona gestione dei soldi dei contribuenti), offrendo anche un aiuto in casa da parte di un'infermiera. A tal proposito, alla fine del libro, c'è un bellissimo approfondimento sui servizi sociali in Svezia e anche sull'importanza dei nonni.
La casa viene messa a nuovo ma Anika ha un pensiero che la rattrista. Come ci rimarrà la "nonna acquisita" quando vedrà che sono scomparsi dai muri i disegni della figlia?
Sarà Anika a restituire il sorriso alla nonna, con nuovi disegni questa volta fatti da lei, ma che portano tanto colore e calore nella vita che resta dell'anziana signora.
Ecco perché la prima parola che mi è venuta in mente, nel dover definire questo libro, è stata "vicinanza". E non parlo solo di quella fisica (quante volte tiriamo dritto quando incrociamo il nostro vicino di casa??!), ma anche della vicinanza di "cuore".
Ammetto che, spesso, la fretta e la mancanza di tempo non mi permettono di fare più di quanto io riesca, ma ci sono stati tempi (e nemmeno tanto lontani) in cui ogni tanto mi piaceva fare visita a un'anziana vicina di casa, con la scusa di un the per due chiacchiere insieme. Ricordo che mi scaldava tanto il cuore l'averle dedicato una piccola parte del mio tempo, aver ascoltato per l'ennesima volta la storia della sua vita, gli ultimi acciacchi, le giornate passate al centro anziani vicino casa, la solitudine dopo una vita passata a lavorare per la famiglia. O ancora, da ragazzina, ricordo che trascorrevo alcuni pomeriggi a casa di una signora molto anziana, vicina di casa, ricamando e chiacchierando. Ero proprio brava:-)
Anika mi ha ricordato queste e tante altre cose, che tanti anziani oggi sono soli e che spesso li abbiamo a portata di mano (basta affacciarsi al pianerottolo della propria casa!) per constatarlo. E poiché gli adulti siamo sempre affannati e presi dai mille pensieri, credo che questa lettura adatta ai bambini dai 4 anni in su, possa fare tanto bene ai giovani lettori per imparare la "vicinanza di cuore".
Vivy
2 commenti
Lascia un commentoNon lo conosco ma mi sembra davvero un bel libro. Già la copertina ispira fiducia e tenerezza. Lo cercherò.
ReplyMi sembra splendido, per il messaggio e l'ambientazione. Lo metto subito nella mia lista! Grazie dei tu I preziosi suggerimenti!
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