Oggi
è martedì grasso e termina il Carnevale festa che a me non piace per niente.
Sarò contro corrente, fuori dal coro ma a me proprio non è mai piaciuto: ricordo
con terrore l'anno in cui poco più che treenne mia madre mi vestì da gatto
avevo paura della coda del costume che mi penzolava nel didietro e ondeggiava
inquietante.
Imbarazzante.
Costume da indiana sioux, un altro anno con una terribile piuma in testa o forse due e due trecce. Avevo una faccia stile Mercoledì, la bambina degli Addams.E poi le.scorribande con la schiuma spray che puzzava di plastica,i capelli fradici perchè te la spruzzavano lì e poi..tac,pure i coriandoli ti tiravano addosso..oddio!!Bene,questo per farvi capire come mi piace questa festa ma si sa, per i figli si fa tutto. I miei per ora non sono grandi appassionati,vabbè il piccolo di casa non ancora duenne non fa testo.Il grande sembra non più di tanto coinvolto ma se c'é da fare,si fa.
Ebbene io sono arrivata a mercoledì 22 febbraio 2017 senza i costumi di Carnevale,quando per il 24,25 e 26 avevamo in programma una cena in maschera,una merenda in maschera e la sfilata dei carri per le vie del paese.(N.B le settimane precedenti avevamo impegni nel week end e quindi niente Carnevale,olè!)
Ho
rimosso quegli impegni come se a non pensarci sparissero e mi sono
ritrovata all’ultimo: “Devo trovare una soluzione” mi sono detta e per non so quali cause fortunate o forse per
il fato che si è impietosito della mia condizione, mentre sono da mia suocera a
cena lei tira fuori le foto vecchie di
famiglia e io M’ILLUMINO.
“Ho
ancora questo gilet e il basco” dice
sorridendo. “Perfetto, prendiamoli” Da quel momento c’è voluta circa mezza giornata per avere pronti i costumi di
entrambi i figli.
Il
gilet e basco in questione erano stati usati da Il Marito quando, da piccolo,
andava a Cantar Maggio col suo babbo. Per noi Toscani il Cantar Maggio è una
tradizione popolare ancora in uso, I
Maggiaioli vestiti di tutto punto cantano per le vie del paese e passano
di casa in casa augurando un maggio felice e una prospera stagione.
Vedendo quelle foto mi sono anche un po’commossa, i vestiti passavano da padre in figlio per un’altra festa. Mister G felicissimo ha abbandonato l’idea del costume di Batman per esclamare: “Bello mamma, facciamo i pastori!” Ottimo!! I pastorelli con costumi tramandati da generazioni sarebbero stati perfetti.
Il
gilet di Mister G (quello recuperato da mia suocera era la taglia giusta per il figlio piccolo) l’ho recuperato da una vecchia coperta di lana, il basco in
testa era di mio suocero.
Poi camicia a quadrettoni, bastoni, calzettoni e
pecorelle di peluche da portare in giro.
Il
gioco è fatto, i bambini si sono divertiti tanto a costruire con noi i loro
costumi e forse, anche io, ho scoperto il vero spirito carnevalesco: il fai da
te per i costumi me l’ha fatto piacere un po’.
In
quei sorrisi e in quei costumi c’era un po’di tradizione familiare, un po’d’inventiva
e un po’ di divertimento. Insomma un bel
mix che ci ha fatto passare ore liete e sorridenti.
P.S.
Alla cena in maschera hanno vinto pure un premio per il costume ;)
Vediamo
per un altr’anno cosa inventeremo.
Francy
4 commenti
Lascia un commentoNon sei una voce fuori dal coro, anzi! Da quel che leggo sembro essere l 'unica a cui piace Carnevale! In ogni caso complimenti per i costumi, perché per me hai azzeccato in pieno lo spirito di questa festa! I pastorelli sono bellissimi e bella l idea delle pecorelle peluches!
ReplyBravissima!
ReplyHai recuperato alla grande anche all'ultimo minuto!
Un abbraccio
Maria
Grazie!Questa volta sono appassionata...chissà,magari il prossimo anno diventerò pure una fan del Carnevale,mai dire mai
ReplyFrancy
Grazieeee!!!
ReplyFrancy