Non so voi ma io sono un po' stufa dei "super" : "Supereroi" "Superpigiamini" "SuperMario", "Supergirl" e compagnia bella. Come direbbe la mia professoressa del ginnasio, sono affetta da una forma di idiosincrasia acuta verso tutto ciò che di invincibile venga proposto ai bambini.
Tutto questo "super"
cozza decisamente con i miei tentativi di madre di aiutare i miei figli ad
accettare se stessi in unico pacchetto comprensivo di successi e insuccessi,
talenti e mancanze. Desidero solo che siano sereni con se stessi e imparino a conoscere e coltivare con il sorriso il proprio potenziale, scrollandosi di dosso ideali superlativi irrealistici e forieri di ansie superflue. Per dirla in una battuta, non stimo i supereroi, preferisco gli umani di buona volontà.
Per questo, quando qualche settimana fa, i miei figli ed io eravamo nel Paese dei Baobab, la nostra libreria preferita, ho esitato un po' a prendere in mano quest'albo intitolato
"A scuola di supereroi" della Clavis editore (autori Thierry Roberrecht e Philippe Goossens).
I miei figli invece se ne sono invaghiti al primo sguardo
ed hanno insistito perché lo comprassi.
Ecco, posso dirlo con convinzione:
avevano proprio ragione.
Quest'albo non è il mio genere ma è proprio quello di cui loro
avevano bisogno.
All'apparenza è la solita storia di personaggi invincibili e invece è
la storia di un piccolo antieroe che trova in sé un talento alternativo ai
classici superpoteri.
"A scuola di
supereroi" racconta di Super Erik, un bimbo che frequenta una scuola popolata da piccoli supereroi
molto dotati.
Erik, per quanto si sforzi, non riesce ad eguagliarli ed è un
pessimo studente. Non sa volare, non sa passare attraverso i muri, è
fisicamente debole.
L'unica cosa che gli riesce è architettare scherzi che lo
rendono simpatico a tutti ma non di certo un eroe.
Fino a quando, come in tutte
le fiabe, accade un evento rivelatore: un mostro attacca la scuola e nessun
piccolo supereroe riesce a bloccarlo.
Indovinate? Sarà proprio Erik a intrappolare il mostro, con la sua
creatività nell'inventare scherzi.
l messaggi dell'albo sono chiari e diretti: ogni bimbo ha un
proprio talento personale; l'astuzia è molto più efficace della forza.
"A scuola di supereroi" è un albo che diverte e
stimola l'autostima nei bambini con illustrazioni dai colori vivaci e un
testo facile ed avvincente.
I miei figli sono affezionati ad Erik e spesso mi chiedono di leggere loro l'albo tre-quattro volte consecutive...Così posso dire anch'io
di essere una supereroina, di pazienza perlomeno!
Ketty
1 commenti:
Lascia un commentoWow, davvero interessante! Sono certa che piacerebbe molto anche a mio figlio!