Ieri pomeriggio ero un po’ infuriata con mio figlio di tre anni perché mi aveva ripetutamente disobbedito e, in uno dei suoi impeti di autonomia e ribellione, aveva preferito andare a giocare col cuginetto piuttosto che venire a passeggio con me.
Poi mia suocera mi ha raccontato un episodio che ha mutato
immediatamente il mio umore, come quelle ventate di tramontana estiva capaci di
spazzolare i capelli e i pensieri insieme.
*****
Ore 7,30
Ho preparato mio figlio perché andasse all'asilo.
È il primo anno di scuola dell'infanzia e lui oppone alcune resistenze, per
esempio non gli piace salire sullo scuolabus.
Il primo giorno è
montato con aria baldanzosa: “Sono grande io, prendo il pulmino”.
I giorni
successivi, avendo maturato la consapevolezza che gli tocca prendere il pulmino
tutti i giorni, ha pianto con stridore di denti.
Ieri, appena si è svegliato, ha subito chiarito che voleva
essere accompagnato all'asilo da me e in auto. Ma io, mamma lavoratrice, la mattina parto presto da
casa per andare in ufficio e condurlo al pulmino è un compito purtroppo
delegato ad altri.
Mi ha salutata con un bacio dolce sulla guancia e con
retrogusto amaro in gola.
Sono andata via senza rigirare il capo per guardarlo
negli occhi, dicendogli “ciao” con una voce che ho tentato di mantenere ferma.
Ore 8,25 (ed è qui che inizia il racconto della nonna)
È quasi l’ora di prendere lo scuolabus.
La nonna lo prende in
braccio e sta per portarlo alla fermata quando lui afferma: “Voglio andare a
casa per vedere se c’è la mamma”.
La nonna lo accontenta, lo porta in casa e
gli fa notare che non c’è nessuno.
Lui: “Nonna, senti questo profumo? Sai di chi è?”
La nonna fa finta di non sapere, gli risponde che forse è il
profumo che spruzzo a volte sulle tende.
“No, nonna, questo è il profumo della mamma”.
La nonna annuisce e risponde: “Forse si. Però la mamma è al
lavoro. La casa è vuota. Su andiamo!”
E lui, nostalgico: “Aspetta, nonna, un altro po’ di profumo…”
Epilogo nel mio cuore: pensieri
*Quel suo nostalgico soffermarsi sul mio profumo mi fa
comprendere che per quanto possa ribellarsi e rivendicare la sua autonomia, ha ancora
un così intenso "bisogno di mamma” ! I bambini autonomi sono bisognosi quanto quelli che si incollano
al collo della mamma.
*Se l’avessi accompagnato io, ieri, non avrei mai scoperto questo
aspetto. È bello raccogliere i racconti delle altre persone che accudiscono i
miei bambini.
*Non sapevo che mio figlio conoscesse l’essenza del mio
profumo. Non ne abbiamo mai parlato.
Quante cose di me riesce a percepire col suo amore? L’amore è il vero sesto senso.
Ketty
2 commenti
Lascia un commentoE' dura per i più piccoli la separazione dalla mamma. Anche Nino ha un legame speciale con il mio profumo, infatti annusa tutti i miei vestiti e, a volte, lo trovo con qualcosa di mio nel letto.
ReplyTi abbraccio
Francesca
Il mio nipotino non è semplicisticamente attaccato alla mamma, è molto di più! Lui utilizza tutti i sensi per esprimere i propri sentimenti. Ha espresso con l'olfatto la sua nostalgia per la mamma e con la parola lo ha spiegato alla nonna. Ha associato la tua immagine visiva al tuo odore. Capacità analogica e di astrazione...E' un super bambino, è un super omino! Lo amo!!!!!!!!!!
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