Un paio di settimane fa mi sono iscritta ad un'iniziativa molto carina che avevano organizzato proprio nel paese dove vivo.
Tre giorni di appuntamenti per conoscere l'artigianato del nostro paese fra mercatini e gite guidate alla scoperta dei prodotti tipici e degli artigiani. Quale migliore occasione per imparare e vedere da vicino come funzionano tante realtà che diamo per scontato, che immaginiamo cosa siano ma che non conosciamo davvero?
Ho preso la palla al balzo e ho contattato gli organizzatori, Made da franco, una startup innovativa formata da tre donne professioniste che accompagnano gli artigiani e pubblicizzano i loro prodotti e le loro idee,affiancandoli nei loro progetti, sviluppando pubblicità e molto molto altro legato a questo mondo.
Cosa sono i #tourdellebotteghe ?
Sono dei viaggi dentro un mondo che ci scorre sotto gli occhi ma che non ci siamo mai domandati cosa sia o come funzioni. Il mondo del piccolo artigianato locale, quello che ha accompagnato la nostra crescita, che c'è sempre stato ma che io non conoscevo a fondo, per nulla.
La mattina del sabato siamo andati in un vicino paese di montagna a vedere come si glassano i biscotti più famosi del mio territorio, come funziona un mulino ad acqua e come si produce il latte crudo che io spillo spesso e volentieri dal distributore automatico della Coop vicino a casa mia.
Incredibile la bellezza del mulino ad acqua che io avevo visto solo nella pubblicità del Mulino Bianco ma che dalle mie parti non ha quella grande ruota verticale. Eh no, qui da me, in Val di Bisenzio la ruota è orizzontale e sta sotto la struttura, nell'acqua a dare il via a tutte le macine che stanno al piano di sopra. Bello vedere come i contadini e mugnai si erano ingegnati ad inventare un sistema di mini dighe per deviare i corsi d'acqua vicini. Quanto lavoro si nasconde dietro quella farina di castagne tipica delle mie zone che ha fatto da colonna sonora agli autunni della mia infanzia.
E lo zuccherino? Biscotto che mia nonna comprava al forno la domenica e che sapeva di anice, di biscotto semplice, ricoperto da quella glassa che ti faceva leccare i baffi. Viene fusa ancora oggi nel paiolo di rame, a mano e poi sistemata sui biscotti mescolandoli dentro. Che profumo ho sentito in quel viaggio dentro l'artigianato locale...Mister G entusiasta osservava e mi diceva: Mamma, guarda bello!
Un sabato semplice, fra camminate lunghe, sapori di tradizioni e niente tecnologia, niente touch screen, niente 2.0. Solo buon profumo, verde di natura appena sbocciata e racconti sapientemente tessuti dalle archeologhe del Cdse, una "Fondazione ha come oggetto la promozione, la conservazione, la conoscenza e la valorizzazione della memoria storica e sociale, nonché dei beni culturali, archivistici e ambientali, attinenti in particolare il territorio della provincia di Prato e della Toscana."
Un'iniziativa a misura di famiglie che ci è piaciuta davvero tanto .
Il pomeriggio ancora passeggiate fra le strade del mio paese a conoscere il mulino elettrico che macina grano italiano e anche pratese,di filiera corta. Tre piani di macchinari che sbucciano i chicchi, li puliscono e li macinano fino ad ottenere quella farina che è la regina della cucina e delle nostre tavole.
Wow! Quante fasi di lavorazione, quanto tempo...e poi un altro biscotto, un altro re indiscusso della mia tradizione: il cantuccino. Lo fanno a pochi metri da casa mia, in un forno a conduzione familiare, dove gli unici macchinari che aiutano sono un'impastatrice e una taglierina automatica per tagliare i filoncini già cotti. Che profumo e che bontà.
Una giornata sotto casa ad assaporare i gusti della mia tradizione che a volte dò per scontato ma che fanno parte di me, del mio vissuto. Felice che mio figlio sia potuto entrare in questo mondo già adesso che ha quasi cinque anni. Il lavoro dell'artigiano, i prodotti del territorio, la tradizione siamo un po' anche noi.
Brave queste donne, queste mamme, che si sono inventate un lavoro che dà lustro a questo settore troppo spesso dimenticato o surclassato dalla "grande produzione".
Perchè una donna che si mette sul campo che si reinventa che lavora con cuore e cervello non la batte nessuno, fatemelo dire.
Inutile aggiungere la soddisfazione mia e del mio bambino nell'aver partecipato: che questa iniziativa nuova sia l'inizio di un lungo percorso. Per passare qualche ora in modo diverso ma istruttivo.
Francy
Lascia un commento e il link del tuo blog: ricambieremo volentieri la visita!
Tre giorni di appuntamenti per conoscere l'artigianato del nostro paese fra mercatini e gite guidate alla scoperta dei prodotti tipici e degli artigiani. Quale migliore occasione per imparare e vedere da vicino come funzionano tante realtà che diamo per scontato, che immaginiamo cosa siano ma che non conosciamo davvero?
Ho preso la palla al balzo e ho contattato gli organizzatori, Made da franco, una startup innovativa formata da tre donne professioniste che accompagnano gli artigiani e pubblicizzano i loro prodotti e le loro idee,affiancandoli nei loro progetti, sviluppando pubblicità e molto molto altro legato a questo mondo.
Cosa sono i #tourdellebotteghe ?
Sono dei viaggi dentro un mondo che ci scorre sotto gli occhi ma che non ci siamo mai domandati cosa sia o come funzioni. Il mondo del piccolo artigianato locale, quello che ha accompagnato la nostra crescita, che c'è sempre stato ma che io non conoscevo a fondo, per nulla.
La mattina del sabato siamo andati in un vicino paese di montagna a vedere come si glassano i biscotti più famosi del mio territorio, come funziona un mulino ad acqua e come si produce il latte crudo che io spillo spesso e volentieri dal distributore automatico della Coop vicino a casa mia.
Incredibile la bellezza del mulino ad acqua che io avevo visto solo nella pubblicità del Mulino Bianco ma che dalle mie parti non ha quella grande ruota verticale. Eh no, qui da me, in Val di Bisenzio la ruota è orizzontale e sta sotto la struttura, nell'acqua a dare il via a tutte le macine che stanno al piano di sopra. Bello vedere come i contadini e mugnai si erano ingegnati ad inventare un sistema di mini dighe per deviare i corsi d'acqua vicini. Quanto lavoro si nasconde dietro quella farina di castagne tipica delle mie zone che ha fatto da colonna sonora agli autunni della mia infanzia.
E lo zuccherino? Biscotto che mia nonna comprava al forno la domenica e che sapeva di anice, di biscotto semplice, ricoperto da quella glassa che ti faceva leccare i baffi. Viene fusa ancora oggi nel paiolo di rame, a mano e poi sistemata sui biscotti mescolandoli dentro. Che profumo ho sentito in quel viaggio dentro l'artigianato locale...Mister G entusiasta osservava e mi diceva: Mamma, guarda bello!
Un sabato semplice, fra camminate lunghe, sapori di tradizioni e niente tecnologia, niente touch screen, niente 2.0. Solo buon profumo, verde di natura appena sbocciata e racconti sapientemente tessuti dalle archeologhe del Cdse, una "Fondazione ha come oggetto la promozione, la conservazione, la conoscenza e la valorizzazione della memoria storica e sociale, nonché dei beni culturali, archivistici e ambientali, attinenti in particolare il territorio della provincia di Prato e della Toscana."
Un'iniziativa a misura di famiglie che ci è piaciuta davvero tanto .
Il pomeriggio ancora passeggiate fra le strade del mio paese a conoscere il mulino elettrico che macina grano italiano e anche pratese,di filiera corta. Tre piani di macchinari che sbucciano i chicchi, li puliscono e li macinano fino ad ottenere quella farina che è la regina della cucina e delle nostre tavole.
Wow! Quante fasi di lavorazione, quanto tempo...e poi un altro biscotto, un altro re indiscusso della mia tradizione: il cantuccino. Lo fanno a pochi metri da casa mia, in un forno a conduzione familiare, dove gli unici macchinari che aiutano sono un'impastatrice e una taglierina automatica per tagliare i filoncini già cotti. Che profumo e che bontà.
Una giornata sotto casa ad assaporare i gusti della mia tradizione che a volte dò per scontato ma che fanno parte di me, del mio vissuto. Felice che mio figlio sia potuto entrare in questo mondo già adesso che ha quasi cinque anni. Il lavoro dell'artigiano, i prodotti del territorio, la tradizione siamo un po' anche noi.
Brave queste donne, queste mamme, che si sono inventate un lavoro che dà lustro a questo settore troppo spesso dimenticato o surclassato dalla "grande produzione".
Perchè una donna che si mette sul campo che si reinventa che lavora con cuore e cervello non la batte nessuno, fatemelo dire.
Inutile aggiungere la soddisfazione mia e del mio bambino nell'aver partecipato: che questa iniziativa nuova sia l'inizio di un lungo percorso. Per passare qualche ora in modo diverso ma istruttivo.
Francy