Sulla collina, Linda Sarah e Benji Davies, edizioni Edt-Giralangolo
L'ho comprato perchè mi aveva colpito sfogliandolo e leggendo qualche pagina qua e là, l'ho comprato perchè nella mia libreria di fiducia me l'hanno consigliato: acquisto azzeccatissimo!
Cinque minuti prima di iniziare a scrivere questa recensione ho scoperto che ha vinto il premio Andersen 2016 come miglior libro 0/6 anni e ho pensato: "Giustamente!"
La storia di Leo e Uto è un po' la storia di tutti noi che da piccoli (ma anche poi da grandi, forse) avevamo un amico con cui amavamo giocare, il nostro preferito.
Quello con cui poter trasformare la tua scatola di cartone in un razzo o un'astronave senza doverlo spiegare più di tanto, perchè lui, l'amico, quello che forma l'altra metà della coppia perfetta, lo sa già e lo capisce subito.
Leo e Uto sono amici veri. Salgono ogni giorno sulla collina per giocare con le loro scatole di cartone e giocano felici in mezzo alla natura. Un giorno si unisce anche Samu che li aveva osservati giocare da diverso tempo: in quel momento cambia tutto. L'equilibrio della coppia si destabilizza, non sono più una coppia. Uto si sente strano e decide rabbiosamente di chiudersi in casa senza salire più sulla collina con gli altri due.
E' cambiato tutto, lo si percepisce dalle parole semplici della scrittrice e dalla matita leggera dell'illustratore. Il tema dell'amicizia affrontato da un punto di vista diverso:quello dell'equilibrio rotto, destabilizzato.
Quante volte accade anche ai nostri figli, quante volte l'ho spiegato al mio che insieme a lui e al suo amico preferito possono giocare anche altri bambini. Ma poi io, adulta, sono sicura di saper gestire nuovi assetti nei rapporti interpersonali?
Forse serve anche a me rifletterci.
I protagonisti del libro alla fine trovano il piacere di trascorrere il tempo insieme, giocando: "la loro Samu-Leo-Utitudine". Succede grazie al MegaRobo, una scatola gigante costruita da Samu e Leo con la quale sono andati a prendere Uto, che lì, in casa, sentiva tanto la mancanza dei suoi amici e della collina.
Una storia semplicissima e bellissima che tocca argomenti delicati interessanti: l'amicizia, il gioco del far finta, la natura, la gelosia, la rabbia e il cambiamento.
Tutto accompagnato da disegni colorati, ariosi, quasi come se anche noi fossimo su quella magica collina dove si intrecciano i giochi e le vite di TRE grandi amici. Un'opera davvero completa testo e disegni che si uniscono in un affascinante racconto.
Consigliato.
Francy
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L'ho comprato perchè mi aveva colpito sfogliandolo e leggendo qualche pagina qua e là, l'ho comprato perchè nella mia libreria di fiducia me l'hanno consigliato: acquisto azzeccatissimo!
Cinque minuti prima di iniziare a scrivere questa recensione ho scoperto che ha vinto il premio Andersen 2016 come miglior libro 0/6 anni e ho pensato: "Giustamente!"
La storia di Leo e Uto è un po' la storia di tutti noi che da piccoli (ma anche poi da grandi, forse) avevamo un amico con cui amavamo giocare, il nostro preferito.
Quello con cui poter trasformare la tua scatola di cartone in un razzo o un'astronave senza doverlo spiegare più di tanto, perchè lui, l'amico, quello che forma l'altra metà della coppia perfetta, lo sa già e lo capisce subito.
Leo e Uto sono amici veri. Salgono ogni giorno sulla collina per giocare con le loro scatole di cartone e giocano felici in mezzo alla natura. Un giorno si unisce anche Samu che li aveva osservati giocare da diverso tempo: in quel momento cambia tutto. L'equilibrio della coppia si destabilizza, non sono più una coppia. Uto si sente strano e decide rabbiosamente di chiudersi in casa senza salire più sulla collina con gli altri due.
E' cambiato tutto, lo si percepisce dalle parole semplici della scrittrice e dalla matita leggera dell'illustratore. Il tema dell'amicizia affrontato da un punto di vista diverso:quello dell'equilibrio rotto, destabilizzato.
Quante volte accade anche ai nostri figli, quante volte l'ho spiegato al mio che insieme a lui e al suo amico preferito possono giocare anche altri bambini. Ma poi io, adulta, sono sicura di saper gestire nuovi assetti nei rapporti interpersonali?
Forse serve anche a me rifletterci.
I protagonisti del libro alla fine trovano il piacere di trascorrere il tempo insieme, giocando: "la loro Samu-Leo-Utitudine". Succede grazie al MegaRobo, una scatola gigante costruita da Samu e Leo con la quale sono andati a prendere Uto, che lì, in casa, sentiva tanto la mancanza dei suoi amici e della collina.
Una storia semplicissima e bellissima che tocca argomenti delicati interessanti: l'amicizia, il gioco del far finta, la natura, la gelosia, la rabbia e il cambiamento.
Tutto accompagnato da disegni colorati, ariosi, quasi come se anche noi fossimo su quella magica collina dove si intrecciano i giochi e le vite di TRE grandi amici. Un'opera davvero completa testo e disegni che si uniscono in un affascinante racconto.
Consigliato.
Francy
2 commenti
Lascia un commentoGrazie Francy, per questa segnalazione e recensione, questo libro mi intriga, ne prendo nota.
ReplyMi piace il vostro blog, siete tre simpatiche mammine *__*
Grazie a te Anna Maria!! Un abbraccio
ReplyFrancy