Una zuppa cento per cento strega, Simon Quitterie, Magall Le Huche, Edizioni Clichy
Qualche mese fa ho comprato questo libro per mio figlio, l'ho scelto perchè dalla copertina mi ha ispirato subito simpatia: arancione acceso con una simpatica streghetta dalla folta capigliatura corvina.
La storia è veramente originale. La strega Sgranocchia è affamata e vuole qualcosa di caldo, una buona zuppa è l'ideale per affrontare una lunga giornata autunnale. Cerca fra i suoi ingredienti preferiti: rospi appiccicosi, ghiande marcite, vipere viscide ma... ha finito tutto!
Non ha più niente di buono per cucinare!
Decide così di rubare qualcosa nell'orto dei vicini che sono: la nonna di Cappuccetto Rosso, i genitori di Pollicino e l'Orco. Non trova quello che desidera ma solo carote nell'orto della nonnina, patate i quello dell'Orco e porri dalla famiglia di Pollicino. Si accontenta con fare dispiaciuto e ruba questi ortaggi.
Dentro il pentolone la verdura bolle e rilascia un profumino delizioso che ben presto la farà ricredere sul gusto della zuppa. Quando è pronta ad assaggiarla, ad uno ad uno i personaggi "derubati" della loro verdura vengono a reclamarla.
La nonna manda Cappuccetto Rosso che, non potendo riavere le carote crude, si fa dare un piatto di zuppa carote-porri-patate e dopo averla assaggiata si sente così forte da correre dietro al lupo per spaventarlo invece che farsi spaventare. Poi arriva l'Orco con le tasche piene di bambini e infine Pollicino.
Eh sì, i personaggi delle fiabe classiche hanno un ruolo completamente diverso in questo libro ma tutti hanno in comune il fatto che dopo aver assaggiato la zuppa si sentono forti, energici tanto da combinare qualcosa di inaspettato.
I ruoli si ribaltano, la sorpresa è dietro l'angolo e tutto...per aver assaggiato una buona zuppa. Interessante il ruolo della verdura, elemento quasi magico che ha il potere di cambiare le carte in tavola, rovesciare gli stereotipi e, perchè no, far venir voglia anche ai lettori grandi e piccini di prepararsi un buon minestrone.
Ironico e intelligente questo libro ci ha accompagnato in tante serate invernali, prima di dormire e ogni volta ci piace sempre più. Non vi anticipo altro, correte a leggerlo perchè..c'è anche il Principe Azzurro che di solito con le streghe non ha niente a che fare ma Sgranocchia è una strega diversa dalle altre..prepara ottime zuppe.
Buona lettura e godetevi il divertente (anche quello) lieto fine.
Santa Peppina, come dice Sgranocchia.
Francy
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Qualche mese fa ho comprato questo libro per mio figlio, l'ho scelto perchè dalla copertina mi ha ispirato subito simpatia: arancione acceso con una simpatica streghetta dalla folta capigliatura corvina.
La storia è veramente originale. La strega Sgranocchia è affamata e vuole qualcosa di caldo, una buona zuppa è l'ideale per affrontare una lunga giornata autunnale. Cerca fra i suoi ingredienti preferiti: rospi appiccicosi, ghiande marcite, vipere viscide ma... ha finito tutto!
Non ha più niente di buono per cucinare!
Decide così di rubare qualcosa nell'orto dei vicini che sono: la nonna di Cappuccetto Rosso, i genitori di Pollicino e l'Orco. Non trova quello che desidera ma solo carote nell'orto della nonnina, patate i quello dell'Orco e porri dalla famiglia di Pollicino. Si accontenta con fare dispiaciuto e ruba questi ortaggi.
Dentro il pentolone la verdura bolle e rilascia un profumino delizioso che ben presto la farà ricredere sul gusto della zuppa. Quando è pronta ad assaggiarla, ad uno ad uno i personaggi "derubati" della loro verdura vengono a reclamarla.
La nonna manda Cappuccetto Rosso che, non potendo riavere le carote crude, si fa dare un piatto di zuppa carote-porri-patate e dopo averla assaggiata si sente così forte da correre dietro al lupo per spaventarlo invece che farsi spaventare. Poi arriva l'Orco con le tasche piene di bambini e infine Pollicino.
Eh sì, i personaggi delle fiabe classiche hanno un ruolo completamente diverso in questo libro ma tutti hanno in comune il fatto che dopo aver assaggiato la zuppa si sentono forti, energici tanto da combinare qualcosa di inaspettato.
I ruoli si ribaltano, la sorpresa è dietro l'angolo e tutto...per aver assaggiato una buona zuppa. Interessante il ruolo della verdura, elemento quasi magico che ha il potere di cambiare le carte in tavola, rovesciare gli stereotipi e, perchè no, far venir voglia anche ai lettori grandi e piccini di prepararsi un buon minestrone.
Ironico e intelligente questo libro ci ha accompagnato in tante serate invernali, prima di dormire e ogni volta ci piace sempre più. Non vi anticipo altro, correte a leggerlo perchè..c'è anche il Principe Azzurro che di solito con le streghe non ha niente a che fare ma Sgranocchia è una strega diversa dalle altre..prepara ottime zuppe.
Buona lettura e godetevi il divertente (anche quello) lieto fine.
Santa Peppina, come dice Sgranocchia.
Francy