Il circo che fa imparare i concetti

Il Grande libro degli opposti”, edito da Margherita edizioninon è il solito albo per bambini piccini che introduce i concetti “opposti” attraverso la carrellata alto-basso, su-giù, dentro-fuori ecc.
Non è una semplice lettura, è un’esperienza divertente.

Per me e per il mio duenne, quest’albo è il biglietto per andare al circo, stando comodamente a casa abbracciati sul divano. 
È un circo coloratissimo, allegro e “buono” perché non ha animali selvaggi addomesticati.


In copertina il presentatore, con squillo di tromba e sorriso ammiccante sembra proprio chiamare i lettori :“Venite, accorrete allo spettacolo!”.
Infatti, aprendo il libro, si apre il circo in tutto il suo splendore.

Ogni volta che si sfoglia una pagina, si esibiscono degli artisti e ogni esibizione è l’occasione per comprendere i concetti opposti
Questo è possibile grazie ad un sistema di finestrelle pop-up che il piccolo lettore potrà aprire, restando stupito dalla sorpresa che c’è dietro.

Per esempio ci sono tre coloratissimi clown, tutti uguali. Basta girare la finestrella che qualcosa cambia: uno di loro all'improvviso subisce uno scherzo (sembra ricevere in faccia una torta) e diventa diverso  dagli altri.
Ecco illustrati gli opposti "uguale-diverso".

Tocca dopo agli equilibristi che compongono una colonna mettendosi uno sull'altro. All'inizio sono pochi ma poi, girando la finestrella, diventano tanti, uno sull'altro e con le mani intrecciate. 
Le immagini piatte acquistano un effetto tridimensionale stupefacente. Ecco spiegati gli opposti "pochi-tanti".

Arriva dopo il turno dell’affascinante trapezista che dondola sul trapezio in avanti e poi, girando la finestrella, si allontana. 
Ecco imparati gli opposti “vicino-lontano”.


E così via, pagina dopo pagina, si assiste divertiti allo spettacolo finché il presentatore, all'atto finale, sfodera prima un sorriso sereno e poi, girando finestrella, fa il botto finale chiedendo a gran voce al pubblico “Un grosso applauso! Dai, ancora!”. 
Naturalmente mio figlio e io applaudiamo!

L’editore consiglia quest’albo ai bambini dai tre anni in su perché, in conformità alle norme europee sulla sicurezza, potrebbe essere rischioso per bimbi di età inferiore ai 36 mesi, forse riferendosi al caso in cui il pop-up si strappi in piccoli pezzi. Nella mia esperienza, l’albo è solido, di un bel cartone resistente e liscio, gradevole al tatto e robusto, per cui si può proporre anche a bimbi più piccoli come il mio (ora 31 mesi), da leggere naturalmente con un adulto.

Tra l’altro, le immagini dai colori definiti e dalle forme geometriche, consentono non solo di suggerire ai bambini i concetti degli “opposti” ma anche di stimolare l’osservazione sulle forme principali tondo, quadrato, ovale, conico ecc.

Non mi resta che augurarvi buon divertimento.

P.S.
Se vi trovate a Prato e dintorni, l'albo è disponibile anche presso la libreria Il paese dei baobab

Per gli amici e lettori di Bitonto e dintorni, l'albo è disponibile presso la Libreria Hamelin

Ketty

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1 commenti:

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11 marzo 2016 alle ore 11:17 ×

Bellissimo suggerimento, grazie!

Congrats bro Olga Viscione you got PERTAMAX...! hehehehe...
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