Durante il mio recente viaggio in Puglia, non potevo non regalare ai miei figli "La zattera", di Olivier de Solminihac e Stéphane Poulin, Edizioni Orecchio Acerbo.
Il mare, in questo albo, è protagonista nella sua essenza: dune di sabbia
arruffate dal vento, spiagge selvagge dove andare a raccogliere alghe e
conchiglie, onde a perdita d’occhio, orizzonte infinito.
Non è certo il mare delle vacanze alle quali abituiamo i
nostri bambini, quello degli stabilimenti balneari punteggiati di ombrelloni e
venditori di canotti, palle, secchielli e tutti quei giochi pesanti che ci
trasciniamo dietro come se il mare non fosse già esso stesso una meraviglia completa
di se stessa.
È possibile ancora vivere il mare, la spiaggia e la natura
in generale nella loro essenza di libertà? Senza tutti quegli accessori che ne
appesantiscono l’esperienza?
La storia del libro inizia proprio con questa
piccola provocazione.
È estate. Tre amici vanno al mare ma all'arrivo si rendono
conto che il cofano dell’auto è vuoto. L’amico orso ha dimenticato tutto l’occorrente:
niente costume, teli mare, secchielli, salvagente. La volpe e la capretta gli
chiedono di fare un incantesimo ma la magia non funziona e quando l’orso
pronuncia le parole magiche nulla si materializza.
Panico e domanda: “Tanto vale tornare a casa, se non abbiamo le nostre cose?”.
Poi il richiamo del mare è più forte della delusione e i tre amici cominciano a correre verso la spiaggia. È proprio l’orso che là ha un’idea: potrebbero costruire una zattera. Gli amici cercano i possibili componenti sulla spiaggia che si rivela generosa: pezzi di legno, alghe e conchiglie.
Costruiscono la loro piccola zattera e la lasciano andare in mare.
Chissà dove andrà?! Si chiedono.
L’orso risponde con una frase che è la vera formula magica dell’albo: “Bisogna immaginare!”.
L’immaginazione è la chiave di svolta. I tre amici non hanno avuto bisogno di oggetti per godere del mare, è stato sufficiente immaginare e creare un gioco con i beni della natura di cui disponevano.
I tre amici non hanno bisogno che qualcuno dica loro dove il mare porterà la zattera, potranno seguirla con la loro immaginazione.
L’immaginazione è infinita, come quell'orizzonte in cui la zattera si confonde con le onde del mare.
L’immaginazione è il viaggio più bello che si possa augurare alle menti dei nostri bambini, piccole zattere protese verso l’universo.
Panico e domanda: “Tanto vale tornare a casa, se non abbiamo le nostre cose?”.
Poi il richiamo del mare è più forte della delusione e i tre amici cominciano a correre verso la spiaggia. È proprio l’orso che là ha un’idea: potrebbero costruire una zattera. Gli amici cercano i possibili componenti sulla spiaggia che si rivela generosa: pezzi di legno, alghe e conchiglie.
Costruiscono la loro piccola zattera e la lasciano andare in mare.
Chissà dove andrà?! Si chiedono.
L’orso risponde con una frase che è la vera formula magica dell’albo: “Bisogna immaginare!”.
L’immaginazione è la chiave di svolta. I tre amici non hanno avuto bisogno di oggetti per godere del mare, è stato sufficiente immaginare e creare un gioco con i beni della natura di cui disponevano.
I tre amici non hanno bisogno che qualcuno dica loro dove il mare porterà la zattera, potranno seguirla con la loro immaginazione.
L’immaginazione è infinita, come quell'orizzonte in cui la zattera si confonde con le onde del mare.
L’immaginazione è il viaggio più bello che si possa augurare alle menti dei nostri bambini, piccole zattere protese verso l’universo.
Le illustrazioni di quest’albo sono incantevoli, sembrano
dipinti a olio che catturano le mille sfumature del mare e delle espressioni
dei protagonisti.
C’è in esse profondità e movimento, la sensazione è quella di poter raggiungere i tre amici sulla spiaggia.
Di grande effetto è anche la scelta dell’illustratore di ritrarre il mare e le scene da diverse angolazioni, il mare è celebrato nelle sue ampie e più impercettibili movenze.
La mia preferita è la raffigurazione del mare dall'alto, dalla posizione di un gabbiano che plana nel vento, un’immagine che fa respirare a pieni polmoni la libertà.
C’è in esse profondità e movimento, la sensazione è quella di poter raggiungere i tre amici sulla spiaggia.
Di grande effetto è anche la scelta dell’illustratore di ritrarre il mare e le scene da diverse angolazioni, il mare è celebrato nelle sue ampie e più impercettibili movenze.
La mia preferita è la raffigurazione del mare dall'alto, dalla posizione di un gabbiano che plana nel vento, un’immagine che fa respirare a pieni polmoni la libertà.
Null'altro da aggiungere che dirvi: gustate quest’albo con i
vostri figli!
P.S. Un grazie speciale a Gianna, libraia della libreria Hamelin di Bitonto (dove ho comprato l'albo) che seleziona con così tanto amore i libri da proporre ai piccoli lettori.
P.S. Un grazie speciale a Gianna, libraia della libreria Hamelin di Bitonto (dove ho comprato l'albo) che seleziona con così tanto amore i libri da proporre ai piccoli lettori.
Ketty