Di cosa è fatta la bellezza fisica di una persona?
Penso a diversi componenti: l’armonia dei tratti e delle forme, i colori, la
tonicità dei muscoli ecc. ecc.
Ma la componente più importante, secondo me, è l’interpretazione.
È il “come ti vedi tu” ed è il “come ti prendi cura tu di te stesso”.
C’è tanta
“personalità” nella bellezza.
Ieri mattina, per esempio, ho incontrato una donna che obiettivamente aveva un viso bruttino, lontano dai canoni di armonia. Eppure aveva almeno una caratteristica affascinante che metteva in secondo piano i difetti: dei capelli meravigliosi! Riccioli naturali perfettamente tondeggianti e morbidi, le incorniciavano dolcemente il viso. Questa chioma invidiabile, insieme ad un portamento fiero, mi hanno affascinata.
Sono convinta che siamo
tutti belli, ognuno di noi ha almeno un dettaglio di bellezza che può usare/interpretare
come punto di forza.
Ah, se tutti ne fossimo consapevoli, fin da bambini! Ci accetteremmo senza fatica per come siamo.
Ma come si fa a spiegare ai bambini questi
concetti?
Per esempio si può leggere ai bambini (dai 3 anni in su) un divertentissimo libro edito da La margherita edizioni, scritto da Antonella Capetti e illustrato da Alessandra Capozza.
“Il salone di bellezza” è la storia della gallina Anita, una
gallina fortunata perché il suo negozio di bellezza è sempre affollato da clienti.
Si tratta di tanti animali che, insoddisfatti del proprio aspetto, si rivolgono
ad Anita perché corregga dei difetti. Il cane si lamenta delle orecchie lunghe,
la giraffa del collo smisurato e così via. Tutti
piagnucolano ad alta voce, rinfacciandosi a vicenda fortune e sfortune del
proprio corpo.
Quando l’elefante si lamenta della proboscide, subito lo
zittisce il formichiere replicando che mentre un pachiderma ha di brutto solo
il naso, lui ha sia lingua che artigli fuori misura; interviene dopo l’ippopotamo
disprezzando i propri dentoni; parla la lumaca definendo orribili le proprie
antenne.
Insomma, in questo salone inizia quasi una gara ad autocommiserarsi.
Finché, con aria sognante, interviene la gallina Anita e, guardando il lombrico
che si lamenta di essere nudo, gli fa notare che il suo colore rosa è veramente
alla moda.
Questo apprezzamento positivo genera una catena di osservazioni
positive.
Il lombrico si guarda allo specchio e, rendendosi conto che il
suo colore è davvero bello, si riempie di così tanta gioia che nota la bellezza
del portamento del lama il quale, rivolgendosi alla chiocciolina, ne loda le
elegantissime antenne. La chiocciolina, fiera del complimento, ammette che
grazie alle antenne vede bene le splendide decorazioni della tartaruga la
quale, felicissima, continua questa catena di apprezzamenti
positivi verso altri animali.
Presto i piagnistei patetici dei clienti del
salone di bellezza sono sostituiti da una montagna di apprezzamenti a se stessi
e reciproci con un finale esilarante che però, questa
volta, non vi racconto…
Vi posto, invece, qualche immagine, perché possiate apprezzare anche le simpatiche espressioni, i colori sgargianti e l’efficacia delle illustrazioni.
Con questo libro, il divertimento e qualche saggia
riflessione sulla bellezza sono assicurati!
Il racconto può anche essere il pretesto per fare il “gioco
della stima di sé”.
Chiediamo ai bambini: “Cosa ti piace della mamma? Cosa ti
piace di te?” Poi diamo anche noi le nostre risposte. Chissà cosa scopriremo?!
Il "salone di bellezza"è disponibile nello shopping on line e se siete di Prato e
dintorni, lo trovate anche nella stupenda libreria Il paese dei Baobab
Ketty
Sull'argomento "bellezza" , leggi anche: "Brutto anatroccolo, pensieri sulla bellezza per mia figlia"
Sull'importanza di leggere libri ai bambini: "Quando un libro... tanti motivi per leggere ai miei figli"
1 commenti:
Lascia un commentoChe carino!!! Un insegnamento importante che non è mai troppo presto trasmettere ai nostri figli e...ricordare anche noi!