Sono una
persona socievole, mi piacciono gli eventi comunitari, credo nell’amicizia,
organizzo volentieri cene affollate.
- lezione di scrittura autobiografica dal titolo: “Vorrei un tempo lento lento”
- hata yoga con le mie amiche;
- sabato a Milano per il mammacheblog creativo 2015 con la mia adorata amica Viviana.
Con questo post partecipo alla catena del gruppo M di mamma, mamma #diversamentefiga.
E voi quando vi siete sentite #diversamentefighe?
Lascia un commento e il link del tuo blog: ricambieremo volentieri la visita!
Allo stesso modo ho bisogno, per
carattere, di ampi spazi di solitudine.
Non ho mai
subito la solitudine, piuttosto l’ho cercata. Passeggiate e viaggi solitari, ore in casa
in silenzio senza radio e senza tv.
Adoro stare con i miei bambini, sono
giocherellona e paziente, gongolo quando la casa si riempie di amichetti.
Allo stesso
modo, ho bisogno di lasciare qualche volta i miei figli in buone mani e
ritagliarmi degli spazi solo per me.
“Una stanza tutta per sé” è il mio saggio
preferito di Virginia Wolf. Ecco, io ce l’ho una stanza tutta per me. È nella
mia testa, è in questi spazi di tempo in cui conto solo io.
A novembre
ho vissuto situazioni in linea con entrambi i lati del mio carattere
Mamma chioccia
Mio marito è
stato fuori città per lavoro otto giorni. Sono stata otto giorni in ferie dal
lavoro, in casa con i miei bambini. Apnea.
Poco importa che ci siamo ammalati
tutti proprio quei giorni (ma quanto è contagioso il virus
gastro-intestinale?). E’ stato stupendo vivere ogni minuto fianco a fianco,
modello mamma-gallina che cova serena le sue uova.
Ho gustato ogni dettaglio
casalingo, pur fra un vomitino e un altro, con indosso la tuta da casa e i capelli
bianchi in proliferazione: il parrucchiere, questo sconosciuto, con due bimbi
in casa ammalati!
Donna nella “stanza
tutta per sé”
Mio marito è
tornato e i bambini l’hanno assorbito.
Ciao ciao,
marito e figli, amori miei, ora ho proprio bisogno di entrare nella stanza tutta per me,
senza di voi. Poi vi racconto tutto.
Ciao ciao,
casa. Quel centimetro di polvere non fa male a nessuno, terrà caldi i
mobili per qualche ora in più.
A novembre spazio
per me per:
- una
passeggiata al parco sotto la pioggia, fotografando i colori dell’autunno;- lezione di scrittura autobiografica dal titolo: “Vorrei un tempo lento lento”
- hata yoga con le mie amiche;
- sabato a Milano per il mammacheblog creativo 2015 con la mia adorata amica Viviana.
Cosa ho
scoperto dopo questi momenti?
Che la
felicità mi si leggeva sul volto e mi rendeva affascinante. Mio marito (che
ridere!) ammiccava diversamente tutte le volte che tornavo a casa. Insomma, la
felicità è meglio di una seduta di make –
up.
Che il tempo
per me non sottrae tempo ai miei figli. In che senso? Nel senso che quando
faccio qualcosa per me stessa mi carico di quel vigore che mi fa essere una
madre ancora più paziente, amorosa e creativa.
Venite pure da me, bambini,
aggrappatevi alla mia schiena come scimmie imbizzarrite, risucchiatemi pure
tutti i sali minerali e le vitamine che ho in corpo. Quando esco dalla “stanza
tutta per me”, sono pronta a tutto.
Che mia madre e mia suocera, le mie mamme - modello, lungi dal giudicarmi, mi applaudono!
Mi sarei aspettata un dolce-velato "Ma non ti senti in colpa a lasciare marito e figli"? E invece erano tutte contente nell'ascoltare i miei racconti! Se io sono figa, loro sono strafighe!
Dopo i tanti #noncelapossofare, questo mese mi sono sentita proprio figa.Tutto merito della "stanza tutta per me”.
Che mia madre e mia suocera, le mie mamme - modello, lungi dal giudicarmi, mi applaudono!
Mi sarei aspettata un dolce-velato "Ma non ti senti in colpa a lasciare marito e figli"? E invece erano tutte contente nell'ascoltare i miei racconti! Se io sono figa, loro sono strafighe!
Dopo i tanti #noncelapossofare, questo mese mi sono sentita proprio figa.Tutto merito della "stanza tutta per me”.
Con questo post partecipo alla catena del gruppo M di mamma, mamma #diversamentefiga.
E voi quando vi siete sentite #diversamentefighe?
Ketty
1 commenti:
Lascia un commentoKetty che dire, sono proprio come te. Baci
la effe