Qualche giorno fa io e Mister G siamo stati in biblioteca, lo facciamo una volta al mese. Mentre girovagavo fra gli scaffali questo titolo mi ha subito colpito: Sono quello che mi pare!, di Simone Frasca, Prìncipi & Princìpi
E'una frase che nella vita ho pensato e detto diverse volte, altre avrei voluto urlarlo e poi sono stata zitta. L'ho sfogliato subito e iniziato a leggere.
Piacevole già dalla copertina di un bel celeste pastello e con un bell'ombrello rosso col manico a forma di papero, non ha deluso le mie aspettative nemmeno più tardi, quando ci siamo addentrati nella lettura.
L'ombrello in questione è di Giulio, un bambino simpatico che non esita a presentarlo alla sua amica Sofia, nella prima giornata di pioggia.
Per Giulio l'oggetto che stringe tra le mani è un PAPERO per Sofia non è che un semplice OMBRELLO. Giulio si arrabbia e per dimostrare che è realmente un papero lo lancia giù dal ponte.
L'ombrello-papero si trova improvvisamente a fluttuare fra le onde del fiume chiedendosi dove sarebbe andato a finire. E'questo l'inizio di un fantastico viaggio che l'ombrello-papero farà in compagnia dell'amica rana che incontrerà lungo il fiume..volerà nei cieli (perché può volare proprio come un papero!) sentirà diversi pareri su di lui per alcuni è un papero, per altri è un ombrello.
Si troverà anche a salvare un paracadutista in volo con il paracadute che non gli si è aperto, sì perché l'ombrello-papero vola se tiene la testa in su ma fluttua dolcemente se mette la testa in giù: "Se lo voglio sono anche un ombrello!" dice alla rana.
Ma allora è un ombrello o un papero? In realtà andando avanti nella lettura ci si accorge che è qualcuno in cerca della sua identità, in cerca di sè, come in certi periodi accade a noi adulti e a volte anche ai bambini che crescendo si trovano a dover fare le loro piccole scelte: sono così, faccio così e non in un altro modo anche se tutti si aspettano da me una determinata cosa.
Una lettura semplice e piacevole che tratta un argomento così delicato in modo leggero ma interessante.
La ricerca di se stessi passa attraverso le opinioni degli altri, cosa vedono in noi ma soprattutto da come ci sentiamo e da chi siamo davvero e per scoprirlo non dobbiamo altro che sentirci liberi: liberi di fare, parlare e comportarsi come ci sentiamo di farlo.
Parlare di tutte queste cose con un bambino quattrenne non è facile,ho avuto una buona base di partenza con questa lettura perchè è già da quest'età che iniziamo a costruire la nostra identità e vorrei che Mister G lo facesse con la massima serenità.
Da leggere per riflettere insieme ai bambini..Non vi anticipo le scelte dell'ombrello-papero...Correte a leggere.
Francy
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E'una frase che nella vita ho pensato e detto diverse volte, altre avrei voluto urlarlo e poi sono stata zitta. L'ho sfogliato subito e iniziato a leggere.
Piacevole già dalla copertina di un bel celeste pastello e con un bell'ombrello rosso col manico a forma di papero, non ha deluso le mie aspettative nemmeno più tardi, quando ci siamo addentrati nella lettura.
L'ombrello in questione è di Giulio, un bambino simpatico che non esita a presentarlo alla sua amica Sofia, nella prima giornata di pioggia.
Per Giulio l'oggetto che stringe tra le mani è un PAPERO per Sofia non è che un semplice OMBRELLO. Giulio si arrabbia e per dimostrare che è realmente un papero lo lancia giù dal ponte.
L'ombrello-papero si trova improvvisamente a fluttuare fra le onde del fiume chiedendosi dove sarebbe andato a finire. E'questo l'inizio di un fantastico viaggio che l'ombrello-papero farà in compagnia dell'amica rana che incontrerà lungo il fiume..volerà nei cieli (perché può volare proprio come un papero!) sentirà diversi pareri su di lui per alcuni è un papero, per altri è un ombrello.
Si troverà anche a salvare un paracadutista in volo con il paracadute che non gli si è aperto, sì perché l'ombrello-papero vola se tiene la testa in su ma fluttua dolcemente se mette la testa in giù: "Se lo voglio sono anche un ombrello!" dice alla rana.
Ma allora è un ombrello o un papero? In realtà andando avanti nella lettura ci si accorge che è qualcuno in cerca della sua identità, in cerca di sè, come in certi periodi accade a noi adulti e a volte anche ai bambini che crescendo si trovano a dover fare le loro piccole scelte: sono così, faccio così e non in un altro modo anche se tutti si aspettano da me una determinata cosa.
Una lettura semplice e piacevole che tratta un argomento così delicato in modo leggero ma interessante.
La ricerca di se stessi passa attraverso le opinioni degli altri, cosa vedono in noi ma soprattutto da come ci sentiamo e da chi siamo davvero e per scoprirlo non dobbiamo altro che sentirci liberi: liberi di fare, parlare e comportarsi come ci sentiamo di farlo.
Parlare di tutte queste cose con un bambino quattrenne non è facile,ho avuto una buona base di partenza con questa lettura perchè è già da quest'età che iniziamo a costruire la nostra identità e vorrei che Mister G lo facesse con la massima serenità.
Da leggere per riflettere insieme ai bambini..Non vi anticipo le scelte dell'ombrello-papero...Correte a leggere.
Francy
2 commenti
Lascia un commentoFrancy, questo libro è interessantissimo!
ReplyOttima scelta.
Baci
Ketty
Che bel libro grazie della segnalazione!
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