Il nostro weekend a Berlino: cosa visitare in tre giorni

La prima cosa da fare quando si arriva a Berlino è procurarsi la WelcomeCard: una sorta di abbonamento che permette di prendere tutti i mezzi pubblici senza limiti e per i giorni desiderati, compreso lo spostamento dall'aeroporto.
Arrivati a Tegel infatti ci siamo avviati verso il terminal dei bus (A) e lì abbiamo acquistato la nostra WelcomeCard.



I bambini viaggiano gratis fino a 6 anni, quindi l'abbiamo acquistata solo io e mio marito.

Essendo arrivati a Berlino il giovedì pomeriggio, abbiamo scelto la WelcomeCard per 3 giorni (72 ore da quando si oblitera) a 26,70€ a testa, per la zona A e B che include anche l'aeroporto di Tegel. Dopo aver obliterato il biglietto sul primo bus che abbiamo preso, abbiamo messo il biglietto nel portafogli e l'abbiamo dimenticato per l'intera vacanza: non va mai passato nemmeno dai tornelli della metro, dato che a Berlino le stazioni della metropolitana sono aperte. Questo permette di risparmiare davvero tanto tempo e di rendere gli spostamenti più agevoli.



La WelcomeCard offre anche una mappa della città e della metro e una guida con i percorsi consigliati, oltre a sconti che si ottengono in vari musei e attrazioni. Tutto spiegato benissimo anche in italiano, un'ottima soluzione per gli spostamenti.

La prima cosa da fare invece prima di partire per Berlino con i bambini (noi abbiamo bimbuzza di 5 anni) è raccontare qualcosa sulla storia della città o anche solo qualche particolare.

Mio marito ha fatto vedere a bimbuzza parti del film "Il cielo sopra Berlino" dicendole: "anche noi andremo a vedere l'Angelo sulla Colonna della Vittoria" tanto che bimbuzza ha atteso con trepidazione il momento in cui saremmo arrivati lì (in realtà avrebbe voluto vedere anche l'angelo vero che ha lasciato le ali per seguire l'amore).



Le ha fatto anche vedere alcuni servizi sulla costruzione e distruzione del muro di Berlino, romanzandole un po' la storia. Le abbiamo anche parlato degli ebrei in modo non troppo crudele dato che sapevamo saremmo andati anche al Museo abraico.

Detto questo, ecco come abbiamo trascorso i nostri tre giorni a Berlino con la nostra bambina: siamo riusciti a fare tante cose e a seguire i suggerimenti che avevo programmato leggendo qualche notizia sul web.


La serata di giovedì - primo giorno

Siamo arrivati a Tegel da Pisa alle 15.15 e ci siamo avviati verso il terminal A dove partono i bus (i voli italiani arrivano e partono solitamente dal terminal C - si esce dall'aeroporto e ci si dirige a destra).

Il bus 109 porta alla fermata della metro (in sole tre fermate) e noi, avendo preso un appartamento in affitto con Airbnb nella zona di Mittenwalderstrasse (se siete curiosi di sapere cosa ho trovato in casa, leggete questo post) abbiamo preso la linea metro U7.

La zona in cui abbiamo abitato per 4 giorni è molto comoda e carina, oltre che centrale (fermata metro Gneisenaustrasse) con molti locali e market e soprattutto con una Bakerie buonissima sotto casa, dove abbiamo fatto sempre colazione la mattina con pasta e cappuccino squisiti.

Dopo aver lasciato le valigie in casa e dopo esserci rifocillati, siamo usciti per la nostra prima serata a Berlino, direzione: Alexanderplatz.

Anche se pioveva un po', la piazza era gremita di gente e piena di bancarelle di cibi e oggetti di ogni tipo, pub aperti e musica dal vivo.



La torre della Televisione ha subito catturato la nostra attenzione e bimbuzza per l'intera vacanza non ha fatto che individuarla: si vede da ogni parte di Berlino. Abbiamo visto cambiare il suo colore nel corso della serata e tra i giri che abbiamo fatto in zona, dopo aver preso il classico panino col würstel mangiato rigorosamente IN PIEDI sotto le tettoie dei pub per la piazza, siamo entrati dentro la Torre per prenotare la nostra visita.



Attenzione: per la visita serale ormai era tutto prenotato. Si consiglia di prenotare online con anticipo, scegliendo fascia oraria e ora precisa della visita. 

Si stava benissimo ad Alexanderplatz e non saremmo più andati via: da soli o con i bambini il divertimento qui è assicurato a ogni ora del giorno e della notte.



Venerdì - 2 giorno

Dopo la nostra colazione, ci siamo diretti a Potsdamer Platz, la città nuova di Berlino. Siamo rimasti incantati dagli altissimi palazzi di vetro e in particolare da quello che ospita Legoland.



Abbiamo trascorso la nostra mattinata nel fantastico mondo dei Lego e non si è divertita solo la nostra bimbuzza!!!

A differenza di quanto si possa pensare, Legoland a Berlino (non so se sia così anche nelle altre città) è un posto tranquillissimo e nemmeno tanto pieno di gente. Abbiamo trascorso circa due ore e mezzo incantati dalle costruzioni che erano delle vere opere di architettura: c'era esposta l'intera città di Berlino con cui i bambini da fuori potevano interagire, schiacciando bottoni per muovere certi elementi nell'esposizione (per es. la gru, la mongolfiera...).



Mentre ero lì pensavo: ma se io vivessi a Berlino mi toccherebbe fare tipo un abbonamento mensile per Legoland!!!

Un posto bellissimo e tranquillo (anche silenzioso) in cui far trascorrere ore piacevoli ai bambini. Ma vi dirò di più: ho costruito tanto anche io che adoro i lego!!! 



Ci sono diverse aree in cui è possibile costruire liberamente e con i lego di varie dimensioni. C'è una pista in cui, dopo aver costruito le macchine, si può giocare o la zona "terremoto" che ogni bambino può attivare con intensità più o meno alta per far crollare le costruzioni.

C'è persino un percorso che si può visitare sopra un drago (tipo castello dei fantasmi...quindi un po' pauroso perché pieno di pipistrelli fatti di lego e altri personaggi strani), un'area cinema e quella per fare pranzo o merenda. Ovviamente prima di uscire c'è il negozio e mia figlia ha concluso dicendo: io qui divento pazza!

Bene! Dopo aver dedicato la mattinata a nostra figlia e dopo un bel pranzo sempre  in zona a base di carne, ci siamo dedicati alla città e ai suoi monumenti.

Da Potsdamer Platz, infatti, camminando lungo Eberstrasse, siamo arrivati alla Porta di Brandeburgo. Strada facendo si attraversa la zona dedicata al memoriale per gli ebrei Assassinati d'Europa (Memoriale dell'Olocausto), un campo di più di 2000 stele...Molto suggestivo.



La Porta di Brandeburgo me l'aspettavo più bella e maestosa e, come tutti i monumenti di Berlino (la mia sensazione eh!) porta i segni di un passato che non è poi tanto passato e della speranza di una crescita fervente che infatti trapela in ogni angolo della città. 



Vicino alla Porta di Brandeburgo c'è il Reichstag, il grande palazzo del parlamento tedesco; antistante alla Porta di Brandeburgo c'è invece la Colonna della Vittoria col suo Angelo d'oro.

Appena bimbuzza l'ha vista da lontano, ha detto (memore del film): sono emozionata! E non ha visto l'ora di arrivare lì davanti. Si raggiunge a piedi in circa mezz'ora (dalla porta) camminando lungo la Strass des 17 Juni.

Abbiamo anche attraversato parte dei giardini che circondano quella zona e e arrivano fino al parco zoologico (noi questa volta niente zoo!!!): ci sono percorsi molto belli anche con laghetti.



Siamo stati tanto tempo a contemplare l'angelo d'oro, ai piedi della colonna seduti nel muretto. Non solo! Siamo saliti fin su per 280 scalini che ha fatto tranquillamente anche bimbuzza, tanto era felice di andare vicino all'angelo.

Inutile dire che da lì abbiamo contemplato una vista bellissima di Berlino. La giornata inoltre era stupenda. I bambini salgono gratis, adulti 3€.





Dopo aver camminato per un po' per vedere anche quella zona, abbiamo raggiunto in metro il quartiere turco (Kreuzberg) scendendo a Hallesches Tor (la fermata per il Museo ebraico). Abbiamo raggiunto il Checkpoint Charlie, luogo che mio marito non vedeva l'ora di visitare per la storia che c'è dietro.



Nel frattempo si è fatta sera e anche molto freddo: dopo esserci scaldati in uno uno starbucks siamo tornati a casa.


Sabato - evviva Alexanderplatz 

Abbiamo dedicato anche il sabato mattina a bimbuzza portandola al SeaLife e Aquadom, un acquario molto particolare che si trova nella zona di Alexanderplatz.

Si percorre una zona suggestiva con vasche piene di pesci all'interno di contesti molto belli. Si accede poi all'Aquadom che è un enorme acquario che si visita dall'interno con l'ascensore.



I pesci sembravano volare per aria, dato che l'enorme boccione è collocato all'interno di un palazzo modernissimo.
Non è un acquario grandissimo, ci si sta in tutto un'oretta e mezza.



Subito dopo siamo andati a vedere il Duomo di Berlino lì vicino e poi abbiamo pranzato in un locale tipico tedesco dove bimbuzza ha mangiato la mitica cotoletta tedesca....veramente buona.

Dopo pranzo siamo andati alla Torre televisione dato che avevano prenotato la nostra visita per le 15.45.
Si sale su un ascensore velocissimo che porta fino a 200 metri di altezza tanto che si tappano le orecchie come in aereo.

Complice la giornata limpida è stupenda, abbiamo ammirato il panorama di Berlino a 360° (giù in foto potete vedere Alexanderplatz dall'alto).



Abbiamo poi trascorso la restante parte del pomeriggio ad Alexanderplatz per viverla anche con il fermento del giorno: gremita di persone di ogni età con sempre qualcosa da mangiare in mano (è impossibile non mangiare dato che la piazza è piena di bancarelle che vendono cibi di ogni tipo per non parlare dell'omino che cammina cuocendo würstel in ogni angolo del centro). 

Si respirava un'aria frizzante e allegra, diversa da quella a cui siamo abituati e soprattutto mai percepita in altri luoghi durante i nostri viaggi. 

Le persone, dal più piccolo al più grande, erano felici di stare lì e girare anche senza un obiettivo preciso. Bastava avere qualcosa da mangiare o la birra in mano! Anche noi l'abbiamo presa alle 16.00 mentre bimbuzza faceva il suo tappeto elastico...(ovviamente ci sono tanti giochi anche per i bambini).



Non saremmo più andati via da lì...ma abbiamo poi deciso di fare un giro per raggiungere una delle piazze più belle ed eleganti di Berlino, Gendarmenmark. Da lì parte la Friedrichatrasse, una strada piena di negozi elegantissimi (una sorta di Oxford street di Londra) e ci siamo riposati un po' nei divanetti di un centro commerciale che a differenza di quanto si possa pensare, era deserto. Era più che altro una galleria di negozi e bar di alto livello, dove siamo stati per un po' per scaldarci un attimo e usufruire nel frattempo della Wi-Fi libera.



Siamo poi rientrati a casa, dopo aver preso qualcosa da mangiare in uno di tanti locali vicino casa.


Domenica mattina: museo ebraico

Non potevamo lasciare Berlino senza dedicare un pensiero a quella parte di storia che vorremmo far finta che non fosse mai accaduta.
Dovendo lasciare casa alle 13.00 per raggiungere in tempo l'aeroporto di Tegel, abbiamo avuto tutto il tempo per trascorrere la nostra mattinata al Jüdisches Museum, tra l'altro molto vicino a casa nostra (solo 3 fermate di bus).
E' un Museo che merita davvero di essere visitato: minimale e austero, elegante e pensato anche per i bambini, dato che in diversi punti ci sono angoli dedicati a loro per sedersi e disegnare.



Inutile dirvi che è un Museo "triste" che ripercorre con oggetti e immagini duemila anni di storia ebraica in Germania. 



Bimbuzza ha guardato ogni dettaglio con la sua mappa in mano, ma non le abbiamo raccontato niente anche se alla fine lei ci ha chiesto se fossero tutti morti.



Con queste immagini abbiamo chiuso la nostra vacanza a Berlino e siamo tornati a casa appagati e contenti di tutto quello che siamo riusciti a fare. Vorrei terminare con alcune considerazioni finali, per me importanti.


Perché andare a Berlino?


Rispetto agli altri weekend all'estero di cui vi ho parlato (Londra e Barcellona), questo è quello che ci ha coinvolti di più. Lo abbiamo notato anche in bimbuzza che, a distanza di tempo, ci parla ancora di Berlino e ricorda alcuni momenti vissuti lì insieme.

Magari non è bellissima a livello architettonico, con i monumenti storici forse un po' troppo scuri e i palazzi finestrati che somigliano di più a caserme, ma è una città in "perenne costruzione" dove si nota la ricchezza delle persone.
Non parlo di ricchezza in termini di denaro (la gente di Berlino è "polleggiatissima", senza puzza sotto il naso e completamente disinteressata all'ostentazione), ma di una ricchezza interiore nata dalla consapevolezza di un passato triste e sofferto.

Tra i consigli pratici, mi sembra giusto dirvi che la tecnologia ci è stata di gran aiuto, dato che con le indicazioni  di google maps si riesce in pochissimo tempo a sapere come raggiungere i luoghi con i mezzi appropriati. La Wi-fi libera si trova spesso in giro per la città o nei locali.

Per quanto riguarda il clima, a ottobre a Berlino fa già tanto freddo (tra i 5 e i 10 gradi) quindi è necessario il piumino pesante.

Inutile inoltre dirvi che la nostra vacanza è stata accompagnata da alcune colonne sonore (per fare nel frattempo vedere a bimbuzza parti della storia della città). 

Le abbiamo ascoltate tante volte anche a casa, per ricordare la nostra vacanza e Berlino come la città "where the children of tomorrow dream away in the wind of change" - Scorpions - Wind Of Change.

L'Angelo invece potete ammirarlo nel video degli U2 - Stay

Vivy
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4 commenti

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19 ottobre 2015 alle ore 09:34 ×

Bel viaggio educativo e impegnativo ma il giusto e divertente :)
Grazie per la visita virtuale!
Roby

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19 ottobre 2015 alle ore 14:41 ×

Bellissimo post. Berlino è stata la nostra prima meta europea con il piccolino, aveva otto mesi. Quindi ne conserverò sempre un ricordo speciale. Il tuo racconto mi ha fatto tornare un po' indietro nel tempo! Bravissima!

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Unknown
admin
19 ottobre 2015 alle ore 20:06 ×

" I can remember
Standing, by the WALL
And the guns shot above our heads
And we kissed,
as though nothing could fall
And the shame was on the other side
Oh we can beat them, for ever and ever
Then we could be Heroes,
just for one day"
(Heroes - David Bowie 1977)

La frase che hai citato di "Wind of Change" ha idealmente riletto e completato ciò che "Heroes" diceva 15 anni prima: un amore negato di due ragazzi ribelli sotto il muro nel 1977 che diventa sogno e speranza con i "venti del cambiamento" del1990.

Chi ama i Pink Floyd o il periodo berlinese di certi artisti, ha i brividi nell'ascoltare i discorsi di Kennedy o Reagan ("Mr. Gorbaciov, put down this wall!) o emplicemente si emoziona nel rivedere la Potsdamer Platz ieri e oggi, non può non sentirsi un po' berlinese.

E trasmettere certi sentimenti ai figli si può.

"Ich bin ein Berliner" (J.F.K.)

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19 ottobre 2015 alle ore 21:24 ×

Anche a me è piaciuta Berlino, ci siamo stati un inverno di tanti anni fa con la Nina di nove mesi e tre gradi sotto zero. Un posto molto bello è l'orto botanico che ha delle serre stupende. Mi piacerebbe ritornarci e nel caso seguirò i tuoi consigli preziosi.

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