Questo post è dedicato alle mamme e ai papà in versione
post-vacanza che sono depressi perché tornati o in procinto di
tornare alla routine quotidiana dopo sfavillanti vacanze con i figli e a quelli
che invece non sopportano più le ferie e godono al pensiero di
poter riabbracciare la routine casa-scuola-lavoro.
Chi, come me, pensa che la felicità è un atteggiamento mentale, non è una condizione statica ma incastro di attimi e che alla felicità ci si può allenare, troverà utile questo giochino: fissare sulla carta tanti motivi di felicità nelle vacanze (in corso o concluse) e tanti motivi di felicità nel rientro alla routine.
Inizialmente ne volevo proporre un numero definito ma in
fondo la quantità non è importante, è essenziale l’effetto.
Il gioco finisce quando, scrivendo, vi rendete conto di aver
riacquistato il buonumore.
Pronti?
Queste sono alcune delle mie risposte.
- tornare al lavoro per riposarmi fisicamente da ore e ore al giorno di bimbi in braccio. Preciso: il mio cuore adora l’alto contatto, la mia colonna vertebrale un po’ meno.
- tornare al lavoro per ricordarmi il mio nome ed il mio cognome: sentirmi chiamare “Mamma” 200 volte al giorno per 20 giorni mi ha quasi fatto dimenticare la mia identità!
- tornare al lavoro per esprimere anche il mio potenziale diverso dalla “mammitudine”
- i suoceri che mi offrono il raccolto dell'orto
- tornare a casa con la voglia di leggerezza e dedicare un giorno intero al decluttering (30 kg di cose varie date via, alè!)
- tornare a casa con la voglia di novità è progettare nuovi colori e nuove forme per la casa
- organizzare momenti con gli amici per guardare insieme le foto dell’estate
ascoltare i racconti di viaggio di amici, parenti e colleghi
- scoprire che aver cambiato aria per un po’, mi ha fatto ritrovare la pazienza di sopportare certe piccole cose del quotidiano
- riconciliarmi con la mia cucina, ritrovare la voglia di sperimentare nuove ricette
- investire nel lavoro le solari energie accumulate in vacanza
non avere più sabbia in tutte le fessure dei vestiti e dei mobili
- riconciliarmi con i miei capelli sfibrati dal sale, dopo una sana seduta dal parrucchiere di fiducia
- chiacchierare e ricchiacchierare con i bambini, la sera, delle vacanze trascorse, sondare i loro stati d’animo a freddo.
- ritrovare la colorata montagna di libri dei miei bambini
- ritrovare la colorata montagna dei miei libri
- consegnare i souvenirs ad amici e parenti
- riconnettermi con la mia casa, ritrovare quella foto amata, quegli oggetti importanti per il cuore
- ritrovare la rete wi-fi di casa e non avere più il pensiero: “Qui c’è campo, qui non c’è”
- sentirmi dire: “Come sono cresciuti i bambini durante le vacanze, stanno benissimo!”
- consegnare ai nonni le foto ricordo dell’estate e leggere nei loro occhi felicità e orgoglio
- dirmi che tutto sommato sono tornata in forma dalla vacanze e quella birretta in più non ha fatto danni
- scoprire che le vacanze hanno alimentato una lista di nuove idee per il tempo libero
tornare a fare un po’ di sport la sera con l’amica del cuore
- sentirmi fare i complimenti dai colleghi per l’abbronzatura e l’aspetto rilassato
- tornare al supermercato preferito, andare dritta allo scaffale solito per trovare quei frollini introvabili in vacanza
- guardare il solito paesaggio dalla finestra di casa con uno sguardo nuovo, scoprire le sfumature che l’abitudine rendeva invisibili
- scoprire che, in mia assenza, qualcuno ha portato dei pesciolini nuovi nella vasca dei pesci in giardino ed è fiorita la ninfea
- la comodità del mio divano
- non avere più il timore che i figli si perdano sulla spiaggia
- pensare che per un po’ non vivrò la fatica della coda in autostrada
- scoprire che mia figlia è contenta di tornare all’asilo
- ricominciare a gustare le serate sul divano a seguire il campionato
ecc. ecc.
Cose che mi rendono felice al ritorno dalla vacanza in ordine sparso
- tornare al lavoro per ricordarmi il mio nome ed il mio cognome: sentirmi chiamare “Mamma” 200 volte al giorno per 20 giorni mi ha quasi fatto dimenticare la mia identità!
- tornare al lavoro per esprimere anche il mio potenziale diverso dalla “mammitudine”
- i suoceri che mi offrono il raccolto dell'orto
- tornare a casa con la voglia di leggerezza e dedicare un giorno intero al decluttering (30 kg di cose varie date via, alè!)
- tornare a casa con la voglia di novità è progettare nuovi colori e nuove forme per la casa
- organizzare momenti con gli amici per guardare insieme le foto dell’estate
ascoltare i racconti di viaggio di amici, parenti e colleghi
- scoprire che aver cambiato aria per un po’, mi ha fatto ritrovare la pazienza di sopportare certe piccole cose del quotidiano
- riconciliarmi con la mia cucina, ritrovare la voglia di sperimentare nuove ricette
- investire nel lavoro le solari energie accumulate in vacanza
non avere più sabbia in tutte le fessure dei vestiti e dei mobili
- riconciliarmi con i miei capelli sfibrati dal sale, dopo una sana seduta dal parrucchiere di fiducia
- chiacchierare e ricchiacchierare con i bambini, la sera, delle vacanze trascorse, sondare i loro stati d’animo a freddo.
- ritrovare la colorata montagna di libri dei miei bambini
- ritrovare la colorata montagna dei miei libri
- consegnare i souvenirs ad amici e parenti
- riconnettermi con la mia casa, ritrovare quella foto amata, quegli oggetti importanti per il cuore
- ritrovare la rete wi-fi di casa e non avere più il pensiero: “Qui c’è campo, qui non c’è”
- sentirmi dire: “Come sono cresciuti i bambini durante le vacanze, stanno benissimo!”
- consegnare ai nonni le foto ricordo dell’estate e leggere nei loro occhi felicità e orgoglio
- dirmi che tutto sommato sono tornata in forma dalla vacanze e quella birretta in più non ha fatto danni
- scoprire che le vacanze hanno alimentato una lista di nuove idee per il tempo libero
tornare a fare un po’ di sport la sera con l’amica del cuore
- sentirmi fare i complimenti dai colleghi per l’abbronzatura e l’aspetto rilassato
- tornare al supermercato preferito, andare dritta allo scaffale solito per trovare quei frollini introvabili in vacanza
- guardare il solito paesaggio dalla finestra di casa con uno sguardo nuovo, scoprire le sfumature che l’abitudine rendeva invisibili
- scoprire che, in mia assenza, qualcuno ha portato dei pesciolini nuovi nella vasca dei pesci in giardino ed è fiorita la ninfea
- la comodità del mio divano
- non avere più il timore che i figli si perdano sulla spiaggia
- pensare che per un po’ non vivrò la fatica della coda in autostrada
- scoprire che mia figlia è contenta di tornare all’asilo
- ricominciare a gustare le serate sul divano a seguire il campionato
ecc. ecc.
- conoscere di persona una cara amica blogger che mi fa una speciale compagnia con i suoi meravigliosi post e che si trova proprio nel luogo delle mie vacanze e trascorrere con la sua famiglia una delle serate più belle della vacanza
- raccogliere piccole conchiglie con mia figlia, setacciando la sabbia come i cercatori d’oro
- allattare il piccolo sulla spiaggia, in silenzio, senza cantare canzoni, lasciando spazio solo alla voce del mare
- passeggiare sulla scogliera a contemplare ombre e luci delle grotte di mare
- osservare mio marito che dorme beato sulla sdraio godendosi il suo meritato riposo
- andare al supermercato ogni tanto, per diletto più che per necessità
- la sospensione del tempo, non sapere che giorno è oggi, capire che ora è dal colore del mare
- navigare con lo smarthphone solo per cercare recensioni di libri da leggere
- quel segno d’espressione sul volto che non è da stress ma solo opera del solleone
mia figlia che per passare il tempo ti chiede di raccontarle dieci volte come trascorrevi le vacanze alla sua età
- cercare ristorantini tipici su tripadvisor ma poi scegliere in base all’istinto
- scattare foto così belle che non possono aspettare, devo inviarle subito alle tue amiche su whatsapp
- gustare il pranzo ricordando le parole della nutrizionista: durante le vacanze, dimentica la dieta!
- fare amicizia con una vicina di casa campana che ogni tre ore mi offre un fumante caffè
- il panzerotto, i taralli, il pesce fresco e la pizza pugliesi
- la bimba dell’ombrellone vicino che con voce dolcissima invita mia figlia a giocare con lei
- incontrare giovani per cui la sera d’estate è un tuffo nel mare di notte o una notte in tenda sulla spiaggia e ricordarmi delle notti estive di quando ero ancora ragazza
- vestirmi un po’ come mi pare, col gusto dell’abbinamento casuale dei turisti
- cantare con i bambini a squarciagola “L’estate addosso” di Jovanotti
- momenti soavi con mio marito, nelle notti stellate, quando i figli finalmente si addormentano
- non perdermi neanche un respiro dei miei bambini, godermeli ogni istante, acciuffare baci e dispensare carezze senza l’ansia della tabella di marcia che scandisce i ritmi invernali
- i vestiti dell’estate, così leggeri che ne posso incastrare quanti ne voglio in valigia
ecc. ecc.
Qual è la vostra lista?
Vi è tornata un po' di allegria?
Ketty
Con questo post partecipo all'iniziativa “di BLOG in BLOG” della bravissima blogger Alessia scrap & craft.
Si tratta di una staffetta online alla quale aderiscono tanti blog che "si passano il testimone" parlando di un argomento comune, scelto di mese in mese.
Questo mese l'argomento è il "ritorno alla routine".
Se volete partecipare, trovate le facili istruzioni cliccando sul post di raccolta e sulla pagina facebook della staffetta.
5 commenti
Lascia un commentoKetty che sintonia! Abbiamo diversi punti in comune (anche se ne ho scritti solo 11, quelli del lavoro li condivido tutti).
ReplyGrazie delle belle parole, anche per me incontrarti è stato un regalo dell'estate meraviglioso.
Un abbraccio e tanti baci ai tuoi cucciolotti
Fenice, spero di incontrarti ancora. Alla prossima!
ReplyKetty
Molte cose della tua lista sono anche le mie, che riassumerei nel concetto di "tempo lungo", che ci si concede in vacanza. Buon inizio!
ReplyGrazie mille, la povna! Buon nuovo inizio anche a te.
ReplyKe
sì, molti punti in comune.. uno su tutti, la libertà di camminare senza scarpe!
Reply