Anche per la mia Miss Energy è arrivato il tempo dei brutti
sogni!
Qualche notte fa sono stata sorpresa dalla sua vocina che mi
chiamava: “Mamma, dormi con me?”
Quando l’ho abbracciata, mi ha raccontato di aver fatto un brutto sogno. Ho dovuto trattenere una risata perché il suo sogno mi pareva buffo piuttosto che spaventoso e poi le ho chiesto: "In quale cassetto mettiamo questo sogno?"
I sogni di Agata
Autore: Lorenza Farina
Illustratore: Sonia Maria Luce Possentini
Formato: cartonatoQuando l’ho abbracciata, mi ha raccontato di aver fatto un brutto sogno. Ho dovuto trattenere una risata perché il suo sogno mi pareva buffo piuttosto che spaventoso e poi le ho chiesto: "In quale cassetto mettiamo questo sogno?"
Dovete sapere, infatti, che da qualche tempo, in casa,
abbiamo una piccola cassettiera dei sogni che abbiamo realizzato ispirandoci
liberamente al libro “I sogni di Agata”,
scritto meravigliosamente da Lorenza Farina e illustrato superbamente da Sonia Maria Luce Possentini.
E’ la storia di una bambina con tanti sogni che le frullano
per la testa, sogni tutti diversi l’uno dall'altro: chiari, scuri, freschi,
strampalati, divertenti, ad occhi chiusi, ad occhi aperti.
I sogni sono così
tanti che Agata decide di riporli in un armadio con cassetti di marzapane e
assegnare a ciascuno un posto.
Questo metodo però non funziona per molto perché
i sogni sono stipati e fanno una gran confusione.
La testa di Agata è appesantita,
la bimba comincia a soffrire d’insonnia.
L’unica soluzione è quella di liberarsi dei sogni liberando i sogni stessi. Agata un giorno spalanca armadi e finestre e lascia andare via i suoi sogni.
Cosa accadrà? I sogni scatenano
intense reazioni anche nella natura. Vento, sole e luna se li contendono senza
riuscire a domarli. Domina ovunque il caos, fino a quando i sogni si
trasformano in risate del sole.
Resta un dubbio alla fine: “Ma sarà tutto vero?
Forse è solo un altro sogno di Agata”.
I sogni di Agata è dunque un racconto poliedrico, che inizia
con linguaggio poetico, prosegue con scene di tensione e si conclude con una
domanda che contiene in sé già una risposta rassicurante.
Mia figlia l’ascolta sempre
trattenendo il fiato finché, al finale, sorride e anticipa la sua risposta “Ma è un altro sogno di Agata!”.
Le illustrazioni, delicate e ricche di sfumature, rasserenano l'animo.
Le illustrazioni, delicate e ricche di sfumature, rasserenano l'animo.
E’ un libro che mi piace perché rappresenta bene, con parole
e immagini, le emozioni associate ai sogni di grandi e piccoli sognatori.
E lo sappiamo: dare il nome alle emozioni o tradurle
in metafore, significa gestire le emozioni, mettere in ordine i pensieri, non avere più paura, sviluppare l’intelligenza
emotiva.
Per dare concretezza alla storia, come dicevo a inizio post, io e mia figlia ci siamo dotate di "cassettiera dei sogni".
Se ne trovano così nei negozi del fai-da-te e si possono personalizzare.
Questa nella foto è la cassettiera dipinta da Miss Energy.
In quale cassetto metteremo i sogni ad occhi aperti e chiusi
che ci riserverà la prossima notte?
Mia figlia è nella fase “sogni scuri”, io decisamente nella
fase “sogni strampalati”.
E voi?
Ketty
1 commenti:
Lascia un commentoMa che bella l'idea del cassetto dei sogni Ketty!
Io sono nella fase che ... non me li ricordo proprio!
Un abbraccione Maria