Spesso mentre sono in casa a sistemare, mettere in ordine, pulire, praticamente sempre..(il disordine altrimenti regnerebbe sovrano) mi sono ritrovata a pensare a quanto è bello giocare coi bambini.
Io che per lavoro insieme a loro ci vivo, il gioco lo vivo come una quotidianità, un'azione normale al pari di guidare la macchina o pranzare.
Quasi sempre mi ritrovo a creare un treno di bambini che vagano per una stanza alla ricerca della stazione fantastica oppure ci trasformiamo in scatoline da cui fuoriescono ogni tipo di animali.. Con mio figlio non è stato difficile mettersi a giocare, dipingere,sporcarsi non appena abbiamo un po'di tempo.
Solitamente gli adulti, invece, fanno finta di non essere più interessati al gioco, come se fosse una cosa solo da bambini..non è vero. La difficoltà di noi "grandi" non è tanto il giocare quanto il riuscire a mettersi in gioco, ad abbassarsi fisicamente fino a terra, a sentirci liberi di far finta di essere qualcun altro senza vergognarcene. Chi l'ha detto che non bisogna più giocare??
In una delle feste dei tanti campi estivi che faccio ormai dieci anni, decidemmo di coinvolgere i genitori nei giochi..quelli vecchi, che facevamo da piccoli: la campana, la corsa nei sacchi, la bandierina, la corsa con l'uovo. Per una volta abbiamo capovolto i ruoli: i bambini facevano il tifo e i genitori giocavano.
La difficoltà fu trovare dei volontari fra i babbi e la mamme, tutti si guardavano intorno come a dire: "Via, ormai siamo grandi..non si addicono più queste cose".
Superata questa difficoltà venne fuori una festa bellissima, le risate di grandi e piccini si mescolavano e le cadute e le gaffe erano un modo per sentirsi "tutti sulla stessa barca".
Rimuginavo su queste cose mentre con coperte-mantello e spade di gommapiuma, Il Marito e Mister G vagavano per casa alla ricerca di draghi e mostri per liberare la principessa. Negli occhi di mio figlio brillava una felicità unica, si sentiva importante in quella che per lui è un'attività primaria che ogni tanto è bello condividere con i genitori. Giocare fa bene, a tutti.
Anche Il Marito sorrideva soddisfatto ricordandosi i momenti della sua infanzia quando anche per lui quella coperta-mantello lo faceva sentire invincibile.
Lo dico spesso ai genitori con cui parlo per lavoro: giocate, cercate di vedere con gli occhi dei vostri figli la realtà, serve anche a voi..vi rende le giornate meno pesanti e il cuore più leggero senza contare l'importanza che i bambini daranno alle vostre azioni giocose.
Una riflessione nero su bianco che ho voluto condividere sul blog perchè spesso i pensieri, fatti uscire dalla mente prendono una loro forma e un loro posto..e voi? Cosa ne pensate? Mettervi in gioco vi mette in imbarazzo o vi riesce facile?
Buona giornata.
Francy
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Io che per lavoro insieme a loro ci vivo, il gioco lo vivo come una quotidianità, un'azione normale al pari di guidare la macchina o pranzare.
Quasi sempre mi ritrovo a creare un treno di bambini che vagano per una stanza alla ricerca della stazione fantastica oppure ci trasformiamo in scatoline da cui fuoriescono ogni tipo di animali.. Con mio figlio non è stato difficile mettersi a giocare, dipingere,sporcarsi non appena abbiamo un po'di tempo.
Solitamente gli adulti, invece, fanno finta di non essere più interessati al gioco, come se fosse una cosa solo da bambini..non è vero. La difficoltà di noi "grandi" non è tanto il giocare quanto il riuscire a mettersi in gioco, ad abbassarsi fisicamente fino a terra, a sentirci liberi di far finta di essere qualcun altro senza vergognarcene. Chi l'ha detto che non bisogna più giocare??
In una delle feste dei tanti campi estivi che faccio ormai dieci anni, decidemmo di coinvolgere i genitori nei giochi..quelli vecchi, che facevamo da piccoli: la campana, la corsa nei sacchi, la bandierina, la corsa con l'uovo. Per una volta abbiamo capovolto i ruoli: i bambini facevano il tifo e i genitori giocavano.
La difficoltà fu trovare dei volontari fra i babbi e la mamme, tutti si guardavano intorno come a dire: "Via, ormai siamo grandi..non si addicono più queste cose".
Superata questa difficoltà venne fuori una festa bellissima, le risate di grandi e piccini si mescolavano e le cadute e le gaffe erano un modo per sentirsi "tutti sulla stessa barca".
Rimuginavo su queste cose mentre con coperte-mantello e spade di gommapiuma, Il Marito e Mister G vagavano per casa alla ricerca di draghi e mostri per liberare la principessa. Negli occhi di mio figlio brillava una felicità unica, si sentiva importante in quella che per lui è un'attività primaria che ogni tanto è bello condividere con i genitori. Giocare fa bene, a tutti.
Anche Il Marito sorrideva soddisfatto ricordandosi i momenti della sua infanzia quando anche per lui quella coperta-mantello lo faceva sentire invincibile.
Lo dico spesso ai genitori con cui parlo per lavoro: giocate, cercate di vedere con gli occhi dei vostri figli la realtà, serve anche a voi..vi rende le giornate meno pesanti e il cuore più leggero senza contare l'importanza che i bambini daranno alle vostre azioni giocose.
Una riflessione nero su bianco che ho voluto condividere sul blog perchè spesso i pensieri, fatti uscire dalla mente prendono una loro forma e un loro posto..e voi? Cosa ne pensate? Mettervi in gioco vi mette in imbarazzo o vi riesce facile?
Buona giornata.
Francy
7 commenti
Lascia un commento:-) Ahaha io sono tornata indietro di 30 anni e ormai gioco sempre con le barbie.
ReplyA Marco invece toccano, la sera, le partite a calcio e soprattutto gli tocca perdere!!! ;)
Ultimamente abbiamo anche scoperto il gioco delle carte con gli animali e ci facciamo un sacco di risate!
Giocare con i bambini permette a noi genitori di staccare il cervello dai pensieri quotidiani e soprattutto fa ridere tanto.
Hai proprio ragione! Bella riflessione:)
Vivy
Per fortuna che giochiamo!!Come faremmo a rinunciarci?
ReplyGrazie Vivy!
Francy
Per fortuna che giochiamo!!Come faremmo a rinunciarci?
ReplyGrazie Vivy!
Francy
In imbarazzo no, neppure ai giardinetti quando vado anche io in altalena o mi rotolo per terra.
ReplyIl problema, piuttosto, e' il tempo e la voglia.
Giocare con mio figlio e' bello ma ammetto che dopo una mezz'ora inizio a stufarmi e poi ci sono sempre mille incombenze a cui stare dietro....ogni tanto tralascio ma il più delle volte mi sento in colpa a lasciare indietro le faccende quotidiane. Lo so, dovrei sentirmi più in colpa a non giocare tanto, però è così.
Io gioco tantissimo, anche in pubblico...e poco importa se sento gli occhi degli "adulti" puntati addosso.
ReplyMi diverto un mondo! E il Fatalista non è da meno, eh!
Brave mamme!!Ognuna nel modo in cui si sente ma giocare ci fa proprio bene!!
ReplyBuon divertimento a tutte!
Francy
Brave mamme!!Ognuna nel modo in cui si sente ma giocare ci fa proprio bene!!
ReplyBuon divertimento a tutte!
Francy