Figlio mio
che la sera alle nove ti addormenti come un angioletto
il sonno sembra profondo e ti porto a letto
ma appena sfiori il tuo guanciale
spalanchi gli occhi e ti arrabbi come un cinghiale.
Pargolo mio
che nei giorni feriali
al mattino sei addormentato
vado a lavorare e nelle braccia del nonno ti lascio beato
ma di domenica al mattino alle sette
spalanchi occhi e boccuccia a cercare le mie tette.
Cucciolo mio
che di notte in camera tua riposi almeno tre ore continuate
lasciandoci il lettone per effusioni desiderate
ma ieri notte con l’urlo di un tenore
hai reclamato fra le nostre coperte il posto d’onore
infrangendo, col tuo lamento,
l’illusione dei tuoi genitori di mezzora di godimento.
Bello mio,
sono una mamma illusa e ingannata
tuttavia a te dedico un’ode in rima baciata
certamente non è illusione che di te sono innamorata.
Mamma Ketty
Mamma Ketty
3 commenti
Lascia un commentoHey Ketty! Ce l'ho!!! Ora è più grande e magari non piange più la notte, ma con le sue Gambino se ne viene nel lettone e si accoccola accanto a noi... salvo poi cominciare a puntare i piedi nel costato di uno o sulla testa dell'altra :-).
ReplyBacioni
Anche poetessa sei Ketty!
ReplyChe bella la tua poesia e quanto vera!
Un abbraccione Maria
Sono appena uscita da una notte coi piedi puntati sulla schiena..
ReplyTutti( o quasi ) i figli sono illusionisti.
Complimenti per la vena poetica..
Francy