Semplicemente dal cuore di Gianna Buldo e Mattia Buldo - Edizioni Magari Ed
“Semplicemente dal cuore” è il titolo del libro che porto in
borsa con me da qualche giorno e mi tiene compagnia ogni volta che posso rubare attimi per leggere alla routine quotidiana.
E’ una raccolta di poesie carica di suggestioni.
Commovente è la storia dei suoi autori.
Mattia e Gianna sono due cugini molto affiatati che sono costretti ad allontanarsi geograficamente l’uno dall'altro per circostanze familiari.
Mattia e Gianna sono due cugini molto affiatati che sono costretti ad allontanarsi geograficamente l’uno dall'altro per circostanze familiari.
Dopo quasi trent'anni di lontananza, complice Facebook, si ritrovano
e riscoprono il piacere di condividere le emozioni e le passioni comuni come quella per la poesia.
e riscoprono il piacere di condividere le emozioni e le passioni comuni come quella per la poesia.
Dal loro incontro e dall’incontro con l’editore, nasce un
libro di poesie intense ed immediate che trasmettono colori forti, emozioni
profonde, pungente dolore ma soprattutto la carica dell’amore e dei sogni.
Molto bello che l’editore abbia voluto presentare i poeti col
loro stesso linguaggio, in versi.
Che sensazioni trasmette Gianna? Per esempio quelle del “Bordo
sfumato di una nuvola” che “dolce si confonde al profumo dell’anima”.
Chi è Mattia? “Ha braccia forti e lunghe il mare e sa
colmare di cielo liquido e sereno il cavo della mano di un bambino”.
Dopo queste premesse armoniose, non mi resta che affidarvi
due poesie, le mie preferite.
La prima è di Gianna. E’ una poesia che ha toccato sensibilmente le mie
corde di madre.
A Francesco
Inciampo in me stessa e nelle mie ansie
con la paura pungente
dell’immane e tortuosa impresa
qual è divenire una madre.
Gioire e penare
si alternano al tumulto che avviene nel mio ventre
ora culla di vita che sta per librarsi
nel cielo del mio cuore
per mutarlo in campo di grano
fiorito ed assolato.
Non posso discostare il pensiero da te
che scalci cercandoti un posto più largo
e mi blocchi con le mani il respiro.
Non posso non amarti, Francesco,
ora che sei, che diverrai
la mia sorgente vitale.
Gianna Buldo
La seconda poesia, di Mattia, è affine al mio temperamento
passionale e un po’ idealista.
Traccia
Ardimi, o fuoco,
inceneriscimi nel tuo braciere
spargendo al vento polvere di me
in modo ch’io possa avventurarmi al cielo
scoprirmi accanto al sole,
spogliandomi del tremore
di un’esistenza folle e glaciale.
Non farmi scivolare nella terra
dove sicuramente
sarei calpestato.
Lasciami al cielo,
forse una traccia rimarrà di me nell’aria
anche se si confonderà
con la scia di un aeroplano…
Mattia Buldo
Questo libro è generoso di versi coinvolgenti ed è generoso
nelle intenzioni. Gianna e Mattia, infatti, devolvono il ricavato della vendita
del libri al Meyer, l’ospedale pediatrico di Firenze.
Buona lettura e belle emozioni a tutti.
Ketty
1 commenti:
Lascia un commentoPresentazione impeccabile per un libro che, mi par di capire, merita di essere comprato e letto.