Lo scorso fine settimana siamo stati in Inghilterra, fra
autentiche bellezze e aspetti esilaranti dell’”inglesità”.
Eravamo lì perché la mia carissima amica M. che abita nel
Kent, mi ha donato la gioia di partecipare al battesimo del suo dolcissimo
bambino come madrina, termine tradotto in inglese con la significativa parola “godmother”.
E’ stato un fine settimana originale.
Perché? Perché di solito, quando si fanno viaggi verso il
Regno Unito, la meta principale è Londra mentre per noi il cuore del viaggio è
stato un altro. E’ stato il Kent.
I colori di Rochester |
Mille grazie alla mia amica M. che ha prenotato per noi due notti nella deliziosa cittadina di Rochester, ad appena un’ora di treno da Londra ma lontanissima dalla sua vocazione di città globalizzata.
Eh si, perché quella linea locale da Londra a Rochester, mi è sembrata il treno magico di Harry Potter che conduce dalla dimensione reale alla dimensione della magia.
Le botteghe e le case d'altri tempi |
Rochester è un paese famoso per un maestoso castello
normanno, una mistica cattedrale gotica, una comunità inglese legata alle proprie radici
ed il ricordo di Charles Dickens che scelse di vivere alcuni anni proprio a
Rochester.
Il centro è un pullulare di negozi e locali uno più
attraenti dell’altro, ognuno con una propria “personalità”.
negozi affascinanti |
Potete immaginare il viso della quasi-quattrenne dinanzi
alle vetrine di dolciumi o i miei occhi “a cuoricino” ogni volta che passavamo
davanti alle sale da the.
Alcune in shabby chic style, altre arredate con i mobili vintage dei bisnonni o rivestite di legno dipinto, tutte sfoggiavano servizi da the di porcellana così belli che se anche il the fosse stato acqua sporca, l’avrei gradito.
Alcune in shabby chic style, altre arredate con i mobili vintage dei bisnonni o rivestite di legno dipinto, tutte sfoggiavano servizi da the di porcellana così belli che se anche il the fosse stato acqua sporca, l’avrei gradito.
Naturalmente non ho potuto resistere e ho tentato la sorte
andando a gustare the e dolcino con marito e bambini piccoli in uno questi
piccolo paradisi della merenda.
Naturalmente i bambini hanno sbriciolato i loro pasticcini
sul pavimento e rischiato di frantumare le porcellane ma gli inglesi,
gentilissimi, ci hanno riservato solo sorrisi e ripulito stoicamente il caos
prodotto dagli infanti.
Una merenda chic |
Noi abbiamo ringraziato ma non siamo stati altrettanto
impassibili quando abbiamo notato le immagini stampate sui collant della cameriera:
teschi grigi su fondo nero. Da queste parti la chiamano la “morte secca”. Da brrrrivido e certamente in tono con l'ambiente chic. Ahahaha!
La visita del castello per la mia bimba è stato un dare forma
tangibile ai luoghi delle amate principesse e delle battaglie dei cavalieri.
il castello e la vista sul fiume |
Per me e mio marito, è stata invece l’occasione per farci altre due risate. Nel giardino antistante il castello, c’erano due novelli sposi che scattavano
le foto ricordo con gli invitati.
Abbiamo le prove che gli inglesi sono kitsch non solo nella vita quotidiana ma anche nelle grandi occasioni: invitata con vestito fucsia fosforescente a motivo nero, capelli viola, stivaletti neri con la zeppa su caviglia tutt'altro che affusolata; altra invitata obesa che sfoggiava pantaloni attillati che nonostante fossero neri lasciavano intravedere cuscinetti di cellulite molli come sabbie mobili; altra invitata che portava sulla testa un gallo ruspante (come definire altrimenti quel copricapo tutto piume?); poi, quando sembrava di aver intravisto un’invitata elegante, con sobrio tubino blu, la signora si è girata e abbiamo notato fra i suoi capelli una comune pinza di plastica bianca, proprio una di quelle che usano i parrucchieri per tenere fermi i capelli mentre mettono i bigodini.
Non voglio criticare, anzi. Per qualche istante ho invidiato un po' questa totale libertà di espressione che hanno gli inglesi nel vestire. La verità è che noi italiani badiamo agli abbinamenti anche quando indossiamo la tuta e le scarpe da ginnastica. Che stress!
Abbiamo le prove che gli inglesi sono kitsch non solo nella vita quotidiana ma anche nelle grandi occasioni: invitata con vestito fucsia fosforescente a motivo nero, capelli viola, stivaletti neri con la zeppa su caviglia tutt'altro che affusolata; altra invitata obesa che sfoggiava pantaloni attillati che nonostante fossero neri lasciavano intravedere cuscinetti di cellulite molli come sabbie mobili; altra invitata che portava sulla testa un gallo ruspante (come definire altrimenti quel copricapo tutto piume?); poi, quando sembrava di aver intravisto un’invitata elegante, con sobrio tubino blu, la signora si è girata e abbiamo notato fra i suoi capelli una comune pinza di plastica bianca, proprio una di quelle che usano i parrucchieri per tenere fermi i capelli mentre mettono i bigodini.
Non voglio criticare, anzi. Per qualche istante ho invidiato un po' questa totale libertà di espressione che hanno gli inglesi nel vestire. La verità è che noi italiani badiamo agli abbinamenti anche quando indossiamo la tuta e le scarpe da ginnastica. Che stress!
Cattedrale di Rochester |
Secondo voi come si chiamavano gli artisti? I cantanti del re, of course, The King’s singers.
Secondo voi, come ha reagito il mio bambino? Tenero… ha voluto unirsi al coro con un acuto eeeehhh! (a 14 mesi non parla ancora ma ho sempre detto che è sensibile alla musica).
Mentre eravamo fra le navate, si è avvicinata un'anziana signora che aveva tutta l’aria di una perpetua ( a proposito, chissà come si dice “perpetua”
in inglese…). Ci aspettavamo che ci invitasse al silenzio e invece,
affabilmente, ci ha invitato a partecipare al concerto che si sarebbe tenuto la
sera.
A mangiare siamo stati, fra gli altri, in un locale d’epoca
con le finestre affacciate sulla cattedrale e su una bottega di dolci.
L'aspetto discutibile delle portate è stato ampiamente ricompensato dall'atmosfera d’altri
tempi e dalla cortesia del personale.
Cibo brutto ma vista suggestiva |
Passeggiando fra i vicoli del centro storico, ogni tanto mi
sembrava che sarebbe sbucato il fantasma di Dickens. Chissà forse ero anche un
po’ suggestionata dai quadri sulle pareti dell’albergo ...
Però non ho avuto alcun timore degli spiriti del borgo.
Sono stati tutti così gentili in paese che sono certa che persino i fantasmi che popolano di notte Rochester, lungi dal fare male, piuttosto avrebbero avuto piacere a offrirci un the.
Ketty
Sono stati tutti così gentili in paese che sono certa che persino i fantasmi che popolano di notte Rochester, lungi dal fare male, piuttosto avrebbero avuto piacere a offrirci un the.
Ketty
15 commenti
Lascia un commentoCiao, vi ho scelte per la mia Top of the post della settimana :-)
Replyhttp://www.damammaamamma.net/2014/10/top-of-the-post-6-ottobre-2014.html
Che bello!
ReplyImmagino l'atmosfera!
Viaggiare fa bene, ai piccoli e a mamma e papà!
Ti abbraccio
Un bellissimo fine settimana.
ReplyCiao
cadi a fagiolo, dovrei andare in Inghilterra a breve. Grazie di cuore per la condivisione <3
ReplyWow! Allora posti così esistono davvero! Però il cibo fa un po' impressione... :-)))
ReplyYou're welcome! ;-)
ReplyMa ti assicuro che era buono! Un toast con l'uovo sopra.
ReplyCi siamo stancati però è stata una bellissima esperienza!
ReplyLe foto sono bellissime e grazie alle tue parole sembra di respirare un po questa aria inglese di altri tempi!!!
ReplyPerò una foto del copricapo della signora...niente?
ahahah! In effetti una foto del copricapo-gallo ruspante ci voleva! Purtroppo nel momento in cui volevo scattarla, i miei bambini mi hanno distratta e non sono riuscita a immortalare la scena.
ReplySi, da ripetere, magari d'inverno per ammirare il paesaggio innevato.
ReplyIo amo l'Inghilterra :)
ReplyChe bello!!! Vorremmo tanto portare anche noi i bimbi in Inghilterra non necessariamente a Londra! Chissà ... intanto prendo nota dei tuoi suggerimenti. Ciao Giorgia
ReplyChe bello. Io poi adoro L'Inghilterra, ci sono stata 16 volte. Arrivo dal Linky Party di Alex.
ReplyStefy
Arrivo anch'io dal LinkyParty, un post molto interessante e anche se non ho bambini mi piacerebbe seguire i tuoi suggerimenti…grazie delle belle foto!
ReplyBuona giornata
Carmen