Zeb e la scorta dei baci, Michael Gay, edizioni Babalibri
Ho scelto questo libro perchè è uno di quelli che stiamo leggendo io e mio figlio in occasione del suo imminente inserimento nella scuola dell'infanzia.
La prerogativa principale dei questa lettura che abbiamo ripetuto più e più volte è la delicatezza e il rispetto con cui affronta l'allontanamento da casa di Zeb, la piccola zebra protagonista: sta per cominciare il campo estivo al mare, dove lui andrà insieme ai suoi compagni ma senza i genitori.
L'idea in sé piace a Zeb ma quello che gli piace meno è la constatazione che dovrà farlo da solo. Inizia a rendersi conto di ciò che lo aspetta quando vede mamma zebra che cuce sui suoi vestiti il nome, in modo che non possa confonderli con quelli degli altri bambini. Ciò che gli fa capire che davvero lui dormirà fuori casa senza i suoi cari è il nome scritto sul pigiama. I sentimenti che nascono nel piccolo protagonista da questo punto in poi sono contrastanti: l'emozione di vivere una nuova avventura, la paura di farlo da solo e di dormire coi compagni fuori casa, al mare, mentre mamma e papà zebra rimarranno a casa.
Traspare dall'uso sapiente degli aggettivi e dalla grande espressività dei disegni, tutto ciò che Zeb prova in quei momenti. Ottima stesura del testo, breve ma molto comunicativo.
L'idea che hanno i genitori solleva il morale al piccolo protagonista che continua ad avere sentimenti altalenanti ma inizia a sentirsi rassicurato: mamma e papà baciano da tutte e due le parti tanti fogli bianchi che lui porterà con sè in vacanza, si capisce bene qual è il bacio di mamma, c'è il rossetto e girando il foglio c'è quello trasparente di papà. Zeb ne fa una scorta e se li porta dietro. Ogni volta che sentirà il magone e la tristezza dell'allontanamento da casa potrà prenderne uno e avvicinarlo alla guancia: sentirà il calore, l'amore dei genitori.
Il viaggio in treno, su cui trascorre la notte, è lungo e non facile; tante volte Zeb sente il bisogno dei "baci" dei genitori ma non solo lui. A piangere sono in tanti nelle carrozze e allora Zeb decide di regalare i suoi baci anche ai compagni, aiutandoli a far passare la tristezza. Quando finalmente tutto è tranquillo, il treno è a destinazione, ormai non si pensa più a piangere, è giunto il momento di giocare e divertirsi insieme.
Interessante sviluppo dei sentimenti e sensazioni che i bambini provano allontanandosi da casa e dalla loro routine, affrontato rispettando i loro sentimenti senza sminuirne il valore. L'oggetto transizionale che esce da casa con loro è sicuramente un buon punto di partenza per i primi giorni di inserimento in una nuova attività.
Ottima lettura da affrontare in questo periodo iniziale dell'anno scolastico. Consigliato.
Francy
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Ho scelto questo libro perchè è uno di quelli che stiamo leggendo io e mio figlio in occasione del suo imminente inserimento nella scuola dell'infanzia.
La prerogativa principale dei questa lettura che abbiamo ripetuto più e più volte è la delicatezza e il rispetto con cui affronta l'allontanamento da casa di Zeb, la piccola zebra protagonista: sta per cominciare il campo estivo al mare, dove lui andrà insieme ai suoi compagni ma senza i genitori.
L'idea in sé piace a Zeb ma quello che gli piace meno è la constatazione che dovrà farlo da solo. Inizia a rendersi conto di ciò che lo aspetta quando vede mamma zebra che cuce sui suoi vestiti il nome, in modo che non possa confonderli con quelli degli altri bambini. Ciò che gli fa capire che davvero lui dormirà fuori casa senza i suoi cari è il nome scritto sul pigiama. I sentimenti che nascono nel piccolo protagonista da questo punto in poi sono contrastanti: l'emozione di vivere una nuova avventura, la paura di farlo da solo e di dormire coi compagni fuori casa, al mare, mentre mamma e papà zebra rimarranno a casa.
Traspare dall'uso sapiente degli aggettivi e dalla grande espressività dei disegni, tutto ciò che Zeb prova in quei momenti. Ottima stesura del testo, breve ma molto comunicativo.
L'idea che hanno i genitori solleva il morale al piccolo protagonista che continua ad avere sentimenti altalenanti ma inizia a sentirsi rassicurato: mamma e papà baciano da tutte e due le parti tanti fogli bianchi che lui porterà con sè in vacanza, si capisce bene qual è il bacio di mamma, c'è il rossetto e girando il foglio c'è quello trasparente di papà. Zeb ne fa una scorta e se li porta dietro. Ogni volta che sentirà il magone e la tristezza dell'allontanamento da casa potrà prenderne uno e avvicinarlo alla guancia: sentirà il calore, l'amore dei genitori.
Il viaggio in treno, su cui trascorre la notte, è lungo e non facile; tante volte Zeb sente il bisogno dei "baci" dei genitori ma non solo lui. A piangere sono in tanti nelle carrozze e allora Zeb decide di regalare i suoi baci anche ai compagni, aiutandoli a far passare la tristezza. Quando finalmente tutto è tranquillo, il treno è a destinazione, ormai non si pensa più a piangere, è giunto il momento di giocare e divertirsi insieme.
Interessante sviluppo dei sentimenti e sensazioni che i bambini provano allontanandosi da casa e dalla loro routine, affrontato rispettando i loro sentimenti senza sminuirne il valore. L'oggetto transizionale che esce da casa con loro è sicuramente un buon punto di partenza per i primi giorni di inserimento in una nuova attività.
Ottima lettura da affrontare in questo periodo iniziale dell'anno scolastico. Consigliato.
Francy
2 commenti
Lascia un commentoBabalibri propone sempre un sacco di volumi interessanti!
ReplyMi se che mi sarebbe stato molto utile, a trovarlo prima, visto che l'inserimento alla scuola materna per il momento non è stata preso per nulla bene!!
ReplySono molto belle anche le illustrazioni!