Probabilmente ve lo aspettavate un post su questo tema, dato che non ho fatto che parlarne negli ultimi tempi.
Un evento che mi ha coinvolto sin da subito, sin da quando ho visto la comunicazione online, mentre mi crogiolavo ancora al sole in vacanza.
Non sono stata alle scorse edizioni ma sono felice di essere andata a questa con la mia bimba di quasi 4 anni, pronta a sostenere tutti i giochi e le varie prove con assoluta partecipazione e anche coraggio (ha ottenuto anche l'attestato "Pompiere per un giorno").
Ma andiamo con ordine: per chi non lo sapesse la Città dello Zecchino è un evento giunto alla sua 9° edizione, organizzato a Bologna dall'Antoniano e si snoda per le vie della città. Sappiate quindi che a settembre ogni anno a Bologna c'è questo bellissimo appuntamento per i bambini e, se non siete vicini, potete approfittarne per trascorrere un weekend di fine estate nella bellissima città dai tetti rossi e dall'atmosfera romantica.
Non sto a raccontarvi il programma perché potete consultarlo in modo dettagliato sul sito dell'evento.
Quello che mi preme raccontare invece è la bellezza delle persone che hanno lavorato e partecipato con passione, non solo per far divertire i bambini ma anche per educarli a tematiche importanti come per es. l'alimentazione.
La caccia al tesoro, che si è svolta sabato per il centro della città (noi non c'eravamo, ma me la sono fatta raccontare da amici che c'erano), aveva come obiettivo "avvicinare i bambini alle buone abitudini alimentari". Uno dei giochi previsti per raggiungere una delle 20 tappe, era "riporre nei posti giusti i cibi" che, prima di iniziare la caccia, sono stati spiegati come rossi (meglio di NO), arancioni (ogni tanto anche si) e verdi (assolutamente Si).
Per intenderci le caramelle sono un alimento rosso mentre il pesce è sempre verde!
Ad ogni bambino e' stata data una maglia dello Zecchino e un berretto.
I genitori hanno partecipato attivamente, indovinando le lettere da cercare dentro i negozi o parole da ascoltare alla radio durante il collegamento con la città dello zecchino.
Erano davvero tanti i bambini e i genitori che hanno formato una comunità di allegria e divertimento, un esempio bellissimo per i figli.
Una riflessione/domanda: ma io non ricordo di aver mai visto i miei genitori partecipare a una caccia al tesoro con me!!! A voi è capitato!? Saranno cambiati i tempi e le situazioni...Prima probabilmente queste opportunità nemmeno c'erano.
Oggi sono felice di vivere tali esperienze con mia figlia e mio marito perché credo sia un modo straordinario di fare ancora più unione, conoscere altri genitori o trascorrere, con quelli che si conoscono già, piacevoli momenti di gioco e risate.
Si perché di risate ce ne siamo fatte molte!!!
Ovvio che ci siamo anche stancati tanto (dalla mattina alla sera in giro per laboratori, stand, musica e balli) ma è stata una stanchezza costruttiva e che è passata subito, vedendo il sorriso dei propri figli.
L'evento di domenica si è svolto tutto all'interno del Parco della Montagnola (vicinissima alla stazione quindi comoda per chi viene apposta da fuori per un giorno) e, complice la giornata soleggiata (#ilbeltemposiamonoi), si poteva spaziare da un gioco a un altro, accolti generosamente da tutte le persone che lavoravano nei vari stand e postazioni.
I bambini erano seguiti in tutto con pazienza e dedizione; se anche alcuni laboratori erano dedicati a bambini di una fascia d'eta diversa da quella del proprio bambino, comunque si veniva accolti a partecipare lo stesso, lasciando liberi i bambini di esprimersi come volevano.
Tra le varie cose che mi hanno colpito, per es. mi è piaciuto l'approccio di una maestra di ginnastica artistica verso mia figlia. I bambini sono stati invitati, dopo l'esibizione delle ginnaste, a fare le capriole sul tappeto. Si sono quindi messi tutti in fila e quando è arrivato il turno di mia figlia, lei alla maestra ha detto: io ho paura di fare la capriola. La maestra un po' ha provato poi con molta tranquillità, senza fare sentire Bimbuzza un'incapace, le ha detto: "Allora sai che facciamo? Ci rotoliamo di fianco!!!" E per farglielo vedere si è rotolata anche lei per un bel pezzo!!!
Questo per dire che, nel corso di una giornata molto lunga e piena di bambini adrenalinici, urlanti e a volte anche indisciplinati, chi lavorava nei vari spazi non ha mai perso l'entusiasmo e ha dedicato a ogni bambino la giusta attenzione che meritava.
Ho inoltre scoperto e conosciuto servizi e progetti importanti dedicati non solo ai bambini ma anche ai genitori, come per es. i corsi di inglese e Mamma Cult.
Amore, passione, dedizione e pazienza sono state alla base di questa piccola città costruita per i bambini all'interno del parco.
Ho avuto inoltre il piacere di raccontarla tramite il profilo twitter di Iperbole Comune di Bologna, dove la protagonista è stata la nostra bambina.
L'ho raccontata attraverso i suoi occhi e ne è venuta fuori una bellissima storify.
Vivy
Lascia un commento e il link del tuo blog: ricambieremo volentieri la visita!
Un evento che mi ha coinvolto sin da subito, sin da quando ho visto la comunicazione online, mentre mi crogiolavo ancora al sole in vacanza.
Non sono stata alle scorse edizioni ma sono felice di essere andata a questa con la mia bimba di quasi 4 anni, pronta a sostenere tutti i giochi e le varie prove con assoluta partecipazione e anche coraggio (ha ottenuto anche l'attestato "Pompiere per un giorno").
Ma andiamo con ordine: per chi non lo sapesse la Città dello Zecchino è un evento giunto alla sua 9° edizione, organizzato a Bologna dall'Antoniano e si snoda per le vie della città. Sappiate quindi che a settembre ogni anno a Bologna c'è questo bellissimo appuntamento per i bambini e, se non siete vicini, potete approfittarne per trascorrere un weekend di fine estate nella bellissima città dai tetti rossi e dall'atmosfera romantica.
Non sto a raccontarvi il programma perché potete consultarlo in modo dettagliato sul sito dell'evento.
Quello che mi preme raccontare invece è la bellezza delle persone che hanno lavorato e partecipato con passione, non solo per far divertire i bambini ma anche per educarli a tematiche importanti come per es. l'alimentazione.
La caccia al tesoro, che si è svolta sabato per il centro della città (noi non c'eravamo, ma me la sono fatta raccontare da amici che c'erano), aveva come obiettivo "avvicinare i bambini alle buone abitudini alimentari". Uno dei giochi previsti per raggiungere una delle 20 tappe, era "riporre nei posti giusti i cibi" che, prima di iniziare la caccia, sono stati spiegati come rossi (meglio di NO), arancioni (ogni tanto anche si) e verdi (assolutamente Si).
Per intenderci le caramelle sono un alimento rosso mentre il pesce è sempre verde!
Ad ogni bambino e' stata data una maglia dello Zecchino e un berretto.
I genitori hanno partecipato attivamente, indovinando le lettere da cercare dentro i negozi o parole da ascoltare alla radio durante il collegamento con la città dello zecchino.
Erano davvero tanti i bambini e i genitori che hanno formato una comunità di allegria e divertimento, un esempio bellissimo per i figli.
Una riflessione/domanda: ma io non ricordo di aver mai visto i miei genitori partecipare a una caccia al tesoro con me!!! A voi è capitato!? Saranno cambiati i tempi e le situazioni...Prima probabilmente queste opportunità nemmeno c'erano.
Oggi sono felice di vivere tali esperienze con mia figlia e mio marito perché credo sia un modo straordinario di fare ancora più unione, conoscere altri genitori o trascorrere, con quelli che si conoscono già, piacevoli momenti di gioco e risate.
Si perché di risate ce ne siamo fatte molte!!!
Ovvio che ci siamo anche stancati tanto (dalla mattina alla sera in giro per laboratori, stand, musica e balli) ma è stata una stanchezza costruttiva e che è passata subito, vedendo il sorriso dei propri figli.
L'evento di domenica si è svolto tutto all'interno del Parco della Montagnola (vicinissima alla stazione quindi comoda per chi viene apposta da fuori per un giorno) e, complice la giornata soleggiata (#ilbeltemposiamonoi), si poteva spaziare da un gioco a un altro, accolti generosamente da tutte le persone che lavoravano nei vari stand e postazioni.
I bambini erano seguiti in tutto con pazienza e dedizione; se anche alcuni laboratori erano dedicati a bambini di una fascia d'eta diversa da quella del proprio bambino, comunque si veniva accolti a partecipare lo stesso, lasciando liberi i bambini di esprimersi come volevano.
Tra le varie cose che mi hanno colpito, per es. mi è piaciuto l'approccio di una maestra di ginnastica artistica verso mia figlia. I bambini sono stati invitati, dopo l'esibizione delle ginnaste, a fare le capriole sul tappeto. Si sono quindi messi tutti in fila e quando è arrivato il turno di mia figlia, lei alla maestra ha detto: io ho paura di fare la capriola. La maestra un po' ha provato poi con molta tranquillità, senza fare sentire Bimbuzza un'incapace, le ha detto: "Allora sai che facciamo? Ci rotoliamo di fianco!!!" E per farglielo vedere si è rotolata anche lei per un bel pezzo!!!
Questo per dire che, nel corso di una giornata molto lunga e piena di bambini adrenalinici, urlanti e a volte anche indisciplinati, chi lavorava nei vari spazi non ha mai perso l'entusiasmo e ha dedicato a ogni bambino la giusta attenzione che meritava.
Ho inoltre scoperto e conosciuto servizi e progetti importanti dedicati non solo ai bambini ma anche ai genitori, come per es. i corsi di inglese e Mamma Cult.
Amore, passione, dedizione e pazienza sono state alla base di questa piccola città costruita per i bambini all'interno del parco.
Ho avuto inoltre il piacere di raccontarla tramite il profilo twitter di Iperbole Comune di Bologna, dove la protagonista è stata la nostra bambina.
L'ho raccontata attraverso i suoi occhi e ne è venuta fuori una bellissima storify.
Che dire? Ci vediamo l'anno prossimo, #Cittadellozecchino. Nel frattempo noi impareremo le canzoni dello Zecchino d'oro e chissà magari un giorno verremo a fare anche un provino.
Vivy
2 commenti
Lascia un commentoMa che belle iniziative!
ReplyIn quanto ai provini, devi sapere che la bambolotta si rifiuta di mangiare se non le metto le canzoni dello Zecchino tutto il tempo. Appena il suo linguaggio diventerà comprensibile (per ora parla Ostrogoto), ve la mando ad insegnarvele tutte!
Ma che bell'evento Vivy!
ReplyE che bello viverlo con tua figlia (anche mia mamma non ha mai fatto una caccia al tesoro con me, ma erano altri tempi in effetti!).
Grazie per il racconto.
Un abbraccio Maria