Storia e lavoretto sull'importanza della propria unicità e l'accettazione delle diversità
La lumaca Clementina è la protagonista della storia e del lavoretto che vi presento, realizzata dalla mia Bimbuzza all'asilo.
Non è quindi una creazione che ho realizzato con lei ma la presentazione dell'ultimo suo bimestre vissuto a scuola che si è concluso, come i precedenti, con colloquio e sintesi attraverso un lavoretto.
Siccome mi è piaciuto molto, lo reputo significativo e facile da realizzare, ho deciso di condividerlo.
Innanzitutto la storia da' un bellissimo insegnamento: si è belli anche se di colore o aspetto diversi perché siamo tutti uguali. Cercare di essere a tutti i costi quello che non si è non sempre porta a un lieto fine. Bisogna sempre volersi bene.
A tal proposito in classe hanno giocato indicando le diversità di ogni compagnetto, chi biondo chi scuro, chi alto chi basso, chi con i capelli ricci chi lisci ecc: diversi ma uguali, è bello proprio perché così.
Ultimamente infatti Bimbuzza mi parlava dei suoi capelli biondi e di chi non li ha, mi citava spesso la lumachina fatta con la pasta di sale, dal guscio bianco. La mia domanda naturale è stata: ma come? Poi non l'avete colorata? E lei: no mamma, è bianca.
Io che non conoscevo ancora la storia ho pensato: sicuramente devono ancora completarla.
E invece no: Clementina è proprio bianca.
< Un giorno incontra il suo amico Elmer (elefantino tutto colorato che sta accompagnando i vari percorsi della classe 3 anni di mia figlia) e gli chiede come fare per avere una casa più bella e colorata. E' stanca di essere bianca e piuttosto che continuare a vivere li' decide si abbandonare la sua conchiglia, sperando in una casa migliore.
Gli altri animali rimangono sbalorditi da questa scelta e non la condividono ma Clementina è ostinata e lascia la sua casa bianca. Inizia a piovere e per non bagnarsi si rifugia in un campo pieno di lattuga, si addormenta ma viene svegliata da un forte scossone: e' la signora Elvira che raccoglie e lava la lattuga per buttare via le foglie rovinate.
Eh no, non è proprio questa la casa che sognava Clementina!!!>
Credo non ci sia bisogno di spiegare oltre il significato di questa storiella, ma vi presento il lavoretto a complemento della stessa:
- in un cartoncino rettangolare, per rappresentare il prato colorato, si fanno bagnare le piccola dita del bimbo su vari colori a dito perché possa poi lasciare le impronte sparse per il cartoncino, creando così un effetto ondeggiante e non uniforme;
- con la pasta di sale bisogna realizzare una lumaca e lasciarla bianca (per preparare la pasta di sale io metto in parti uguali farina sale e acqua, in base a quanta me ne serve);
- sul cartoncino bianco si disegna l'elefantino Elmer e si fa colorare a piacimento con i colori ce si hanno a disposizione (acquarelli o pennarelli o c'era...) e dopo ritagliarlo (per chi volesse conoscerlo meglio, ecco qui qualche immagine di Elmer);
- attaccare con la colla i due personaggi sul prato.
La storia potete stamparla e attaccarla come una pergamena, con un laccetto legato al cartoncino/prato. Vi allego la foto con testo.
Secondo me è una creazione deliziosa che imprime ancora di più la storia nelle menti dei bambini.
Mia figlia spesso ci gioca e fa parlare i due personaggi, pronunciando le battute della storia.
Carino no?
Vivy
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La lumaca Clementina è la protagonista della storia e del lavoretto che vi presento, realizzata dalla mia Bimbuzza all'asilo.
Non è quindi una creazione che ho realizzato con lei ma la presentazione dell'ultimo suo bimestre vissuto a scuola che si è concluso, come i precedenti, con colloquio e sintesi attraverso un lavoretto.
Siccome mi è piaciuto molto, lo reputo significativo e facile da realizzare, ho deciso di condividerlo.
Innanzitutto la storia da' un bellissimo insegnamento: si è belli anche se di colore o aspetto diversi perché siamo tutti uguali. Cercare di essere a tutti i costi quello che non si è non sempre porta a un lieto fine. Bisogna sempre volersi bene.
A tal proposito in classe hanno giocato indicando le diversità di ogni compagnetto, chi biondo chi scuro, chi alto chi basso, chi con i capelli ricci chi lisci ecc: diversi ma uguali, è bello proprio perché così.
Ultimamente infatti Bimbuzza mi parlava dei suoi capelli biondi e di chi non li ha, mi citava spesso la lumachina fatta con la pasta di sale, dal guscio bianco. La mia domanda naturale è stata: ma come? Poi non l'avete colorata? E lei: no mamma, è bianca.
Io che non conoscevo ancora la storia ho pensato: sicuramente devono ancora completarla.
E invece no: Clementina è proprio bianca.
< Un giorno incontra il suo amico Elmer (elefantino tutto colorato che sta accompagnando i vari percorsi della classe 3 anni di mia figlia) e gli chiede come fare per avere una casa più bella e colorata. E' stanca di essere bianca e piuttosto che continuare a vivere li' decide si abbandonare la sua conchiglia, sperando in una casa migliore.
Gli altri animali rimangono sbalorditi da questa scelta e non la condividono ma Clementina è ostinata e lascia la sua casa bianca. Inizia a piovere e per non bagnarsi si rifugia in un campo pieno di lattuga, si addormenta ma viene svegliata da un forte scossone: e' la signora Elvira che raccoglie e lava la lattuga per buttare via le foglie rovinate.
Eh no, non è proprio questa la casa che sognava Clementina!!!>
Credo non ci sia bisogno di spiegare oltre il significato di questa storiella, ma vi presento il lavoretto a complemento della stessa:
- in un cartoncino rettangolare, per rappresentare il prato colorato, si fanno bagnare le piccola dita del bimbo su vari colori a dito perché possa poi lasciare le impronte sparse per il cartoncino, creando così un effetto ondeggiante e non uniforme;
- con la pasta di sale bisogna realizzare una lumaca e lasciarla bianca (per preparare la pasta di sale io metto in parti uguali farina sale e acqua, in base a quanta me ne serve);
- sul cartoncino bianco si disegna l'elefantino Elmer e si fa colorare a piacimento con i colori ce si hanno a disposizione (acquarelli o pennarelli o c'era...) e dopo ritagliarlo (per chi volesse conoscerlo meglio, ecco qui qualche immagine di Elmer);
- attaccare con la colla i due personaggi sul prato.
La storia potete stamparla e attaccarla come una pergamena, con un laccetto legato al cartoncino/prato. Vi allego la foto con testo.
Secondo me è una creazione deliziosa che imprime ancora di più la storia nelle menti dei bambini.
Mia figlia spesso ci gioca e fa parlare i due personaggi, pronunciando le battute della storia.
Carino no?
Vivy
6 commenti
Lascia un commentoDavvero molto bella, sia la storia che lo scenario ricreato dalla tua bimba! La proporrò alla mia cucciola, grazie! ;-)
ReplyMolto bella la storia sulla diversità. ..la sento molto "mia"...leggerò il tuo post a dani, lo aiuterà senz'altro! !
ReplySi, nella sua semplicità è molto significativa. Domenica in casa abbiamo creato un'altra lumaca Clementina e poi la mia bimba l'ha colorata a piacimento. E' uno spunto per giocare e imparare;-)
ReplyUn bacione
Vivy
Ciao ho visto che hai commentato sul mio articolo su Elmer, bello vedo che lo conoscete anche voi! Ho conosciuto con gran piacere Clementina!A presto. Debora
ReplyBella la storia e chiare le spiegazioni
ReplyBrava
Ciao
Norma
Che carina questa storia!
ReplySecondo me le cose imparate così, dolcemente e serenamente con dei racconti, sono quelle che nei piccoli restano più impresse.
E questo non è un concetto da poco: amarsi per quello che si è perchè ognuno di noi vale. Bellissimo!
(vengo dal Linky di Alex, molto bello il vostro blog :) e grazie per essere passate da me)