Magarìa di Andrea Camilleri - Mondadori
L'ho scoperto grazie alla recensione di Ada del blog Galline volanti.
Strano, non sapevo dell'esistenza di un racconto per bambini scritto da uno dei miei scrittori preferiti nonché mio conterraneo.
Appena l'ho visto...tuffo al cuore..."Sarà mio" ho subito pensato.
Ed eccolo tra le mie mani, già meraviglioso nella sua copertina.
A Bimbuzza è piaciuto pure subito ed è diventata una delle nostre letture fisse della sera. Contenta io!
Non bisogna essere necessariamente siciliane/i per apprezzare questo libro perché le poche parole scritte in dialetto sono comprensibilissime e rendono pittoresca la storia, impreziosendola della saggezza tipica dei nonni (che pronunciano ancora qualche parola in siciliano).
Mi diverte molto pronunciarle mentre leggo il libro a mia figlia, vivendo in una regione in cui ci si vanta (:-)) di possedere la lingua perfetta, la vera lingua italiana (di quale regione starò parlando???).
Come non poteva inoltre Camilleri piazzare anche qui dentro il mistero, i carabinieri e la prigione? Lui che ha scritto e ancora scrive i gialli di Montalbano!? Lui che dietro ogni storia e racconto cela ironia, saggezza,
metafore che vengono da molto lontano...da una vita vissuta tra i libri e in una Sicilia che lui stesso riesce a prendere in giro bonariamente, sperando che possa svegliarsi un giorno dal suo torpore!?
Magarìa, mammalucchigne, picciliddra, i tempi al passato remoto: parole che mi riportano nella mia terra e che mi fanno pensare a mio nonno, in cielo da diversi anni, un uomo che amava raccontare storie e aneddoti (anche in latino...xché lui ha studiato al liceo scientifico!!), che incantava i suoi nipoti con la sua allegria e voglia di vivere.
Il nonno di Lullina non è da meno.
<Mentre passeggiano "campagna campagna", vicino al mare di Siracusa (questo lo aggiungo io mentre leggo a Bimbuzza), tra fichi d'India e la tipica sterpaglia bruciata dal sole, le racconta storie inventate di grilli canterini, usignoli e balene.
Ma poi è Lullina che a un certo punto racconta una storia al nonno, precisamente un sogno: un nano giallo le ha svelato 7 parole magiche che fanno scomparire (mammalucchigne) e altre 7 che fanno riapparire.
Il nonno ovviamente non ci crede ma asseconda la nipote, mostrandosi interessato e curioso.
E così la nipote, invitata dal nonno, pronuncia le 7 parole mammalucchigne e PUF scompare davvero. Il nonno a quel punto si dispera perché non trova più da nessuna parte la sua Lullina.
...alla fine, esauasto, si gettò a facciabocconi a terra, piangendo.
Arrivano i carabinieri!
Nessuno gli crede...e come potrebbero d'altronde con tutto quello che si sente dire oggi!!??? Sicuramente è stato il nonno a farla scomparire e non di certo le 7 parole mammalucchigne!!!>
Come finisce? Vi lascio con una sorpresa...perché in realtà sono 3 le possibilità della fine di questa storia e ovviamente io e Bimbuzza abbiamo già deciso quel è il finale che ci piace di più.
Ironico fino alla fine Camilleri ha saputo raccontare anche ai bambini una storia che purtroppo si ripete quasi ogni giorno.
In realtà credo lui abbia voluto dare anche un messaggio di speranza, oltre all'aver voluto offrire una storia di fantasia e magia.
Forse se ci crediamo tutti un po' di più e ascoltiamo attentamente i nostri bambini, riusciamo anche noi a far accadere le cose veramente oppure con le parole giuste a ritrovare tutti quei bambini che purtroppo ancora oggi scompaiono.
Gatto dispari, gatto paro, guarda come ricomparo!
Eh lo so, non è adesso un bel finale il mio...ma mi sono fatta coinvolgere troppo dallo spirito di Montalbano oppure dalla brutta avventura che ho vissuto qualche giorno fa e non potevo farne a meno;)
Buona lettura tra fichi d'India, mare e colori di Sicilia.
Vivy
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L'ho scoperto grazie alla recensione di Ada del blog Galline volanti.
Strano, non sapevo dell'esistenza di un racconto per bambini scritto da uno dei miei scrittori preferiti nonché mio conterraneo.
Appena l'ho visto...tuffo al cuore..."Sarà mio" ho subito pensato.
Ed eccolo tra le mie mani, già meraviglioso nella sua copertina.
A Bimbuzza è piaciuto pure subito ed è diventata una delle nostre letture fisse della sera. Contenta io!
Non bisogna essere necessariamente siciliane/i per apprezzare questo libro perché le poche parole scritte in dialetto sono comprensibilissime e rendono pittoresca la storia, impreziosendola della saggezza tipica dei nonni (che pronunciano ancora qualche parola in siciliano).
Mi diverte molto pronunciarle mentre leggo il libro a mia figlia, vivendo in una regione in cui ci si vanta (:-)) di possedere la lingua perfetta, la vera lingua italiana (di quale regione starò parlando???).
Come non poteva inoltre Camilleri piazzare anche qui dentro il mistero, i carabinieri e la prigione? Lui che ha scritto e ancora scrive i gialli di Montalbano!? Lui che dietro ogni storia e racconto cela ironia, saggezza,
metafore che vengono da molto lontano...da una vita vissuta tra i libri e in una Sicilia che lui stesso riesce a prendere in giro bonariamente, sperando che possa svegliarsi un giorno dal suo torpore!?
Magarìa, mammalucchigne, picciliddra, i tempi al passato remoto: parole che mi riportano nella mia terra e che mi fanno pensare a mio nonno, in cielo da diversi anni, un uomo che amava raccontare storie e aneddoti (anche in latino...xché lui ha studiato al liceo scientifico!!), che incantava i suoi nipoti con la sua allegria e voglia di vivere.
Il nonno di Lullina non è da meno.
<Mentre passeggiano "campagna campagna", vicino al mare di Siracusa (questo lo aggiungo io mentre leggo a Bimbuzza), tra fichi d'India e la tipica sterpaglia bruciata dal sole, le racconta storie inventate di grilli canterini, usignoli e balene.
Ma poi è Lullina che a un certo punto racconta una storia al nonno, precisamente un sogno: un nano giallo le ha svelato 7 parole magiche che fanno scomparire (mammalucchigne) e altre 7 che fanno riapparire.
Il nonno ovviamente non ci crede ma asseconda la nipote, mostrandosi interessato e curioso.
E così la nipote, invitata dal nonno, pronuncia le 7 parole mammalucchigne e PUF scompare davvero. Il nonno a quel punto si dispera perché non trova più da nessuna parte la sua Lullina.
...alla fine, esauasto, si gettò a facciabocconi a terra, piangendo.
Arrivano i carabinieri!
Nessuno gli crede...e come potrebbero d'altronde con tutto quello che si sente dire oggi!!??? Sicuramente è stato il nonno a farla scomparire e non di certo le 7 parole mammalucchigne!!!>
Come finisce? Vi lascio con una sorpresa...perché in realtà sono 3 le possibilità della fine di questa storia e ovviamente io e Bimbuzza abbiamo già deciso quel è il finale che ci piace di più.
Ironico fino alla fine Camilleri ha saputo raccontare anche ai bambini una storia che purtroppo si ripete quasi ogni giorno.
In realtà credo lui abbia voluto dare anche un messaggio di speranza, oltre all'aver voluto offrire una storia di fantasia e magia.
Forse se ci crediamo tutti un po' di più e ascoltiamo attentamente i nostri bambini, riusciamo anche noi a far accadere le cose veramente oppure con le parole giuste a ritrovare tutti quei bambini che purtroppo ancora oggi scompaiono.
Gatto dispari, gatto paro, guarda come ricomparo!
Eh lo so, non è adesso un bel finale il mio...ma mi sono fatta coinvolgere troppo dallo spirito di Montalbano oppure dalla brutta avventura che ho vissuto qualche giorno fa e non potevo farne a meno;)
Buona lettura tra fichi d'India, mare e colori di Sicilia.
Vivy
11 commenti
Lascia un commentoUhm mi hai messo un bel po di curiosità e visto che di Camilleri li ho letti praticamente tutti il prossimo acquisto per il gremlin sarà questo!
ReplyNon conoscevo neppure io quetso libro per bambini di Camilleri, mi hai decisamente incuriosito: lo cercherò!
ReplyCiao, arrivo da Homemademamma perché ero curiosa. Di solito storco il naso di fronte ad autori per adulti illuminati sulla via del libro per ragazzi ;)
ReplyMa credo che dopo la tua segnalazione dovrò ricredermi e poi ti faccio sapere :)
Felice di averti conosciuta virtualmente :)
Io non amo Camilleri, perchè prorpio fatico a capire la sua scrittura, però mi hai incuriosito!
ReplyAnche io sono di origini siciliane e amo Camilleri, adesso sono proprio curiosa di vedere questo libro... grazie per la recensione! :)
ReplyDisorientata
www.dilloconparoletue.wordpress.com
E' una novità assoluta anche per me!
ReplyGrazie!! Adoro Camilleri, il suo stile letterario e anch'io lo conosco solo per la saga del Commissario Montalbano, quindi prendo nota immediatamente e sarà una delle prossime letture da acquistare!!
ReplyBuon week-end!
KLy
Sono contenta che vi abbia incuriosito. E' lo stesso effetto che ha fatto a me quando ho letto la recensione di Ada. Ovviamente ognuno ha i suoi gusti e io ne sono stata conquistata per tanti motivi, innanzitutto perché sono siciliana. E' davvero un bel libro, non solo per bambini. Vivy
ReplyCamilleri è una garanzia!
ReplyCiao Vivy! ma dai, non sapevo che Camilleri avesse scritto un libro per bimbi e da ciò che leggo sembra proprio forte, ora lo dico a Fabio a cui piace moltissimo questo autore e da buon siculo saprà anche avere una buona pronuncia! :D
Replyun bacione e a presto!
Vivy!!! E' stata una bellissima scoperta anche per me...e anche per la mia bimba che già lo adora!!! Bacio
ReplyVy