Quando penso a come è cresciuto e come cresce mio figlio mi sento fortunata. Sì, perché ho la fortuna di farlo crescere in una famiglia dove ci sentiamo a nostro agio, dove ci sono discussioni che poi finiscono, dove ci sono momenti di gioia condivisi e momenti di noia condivisi e non:insomma una normale routine quotidiana.
Ma sono fortunata anche perchè Mister G cresce insieme ai nonni, che abitano a pochi kilometri di distanza da noi, in campagna.
Sono questi due fattori che lo rendono ancora più fortunato:
1. I nonni, un punto di partenza, una base con la quale anche io e mio Marito ci siamo formati. Una presenza importante di cui non fare a meno.
2. La campagna, il paesino con pochi abitanti dove tutti ci si conosce e ci si saluta, la terra, l'orto, il bosco.
Anche questi sono elementi a cui sono legata, che fanno parte delle mie origini e che sono felice possano far parte di quelle di mio figlio.
Facevo queste riflessioni l'altro giorno mentre l'ho visto uscire da casa dei miei suoceri con un cestino di vimini in mano e gli stivali indossati:andava nell'orto.
La possibilità di stare a contatto con la terra, le piante da frutto, le verdure, gli odori della campagna sono per me una risorsa eccezionale per un bambino (ma anche per un adulto).
Quelle manine che si infilano nel terreno, che colgono, che toccano, stimolano un sacco di esperienze. Mi sembra come se lui stia percorrendo l'inizio di una strada che anche io ho percorso e che tanto mi ha aiutato ad affrontare la vita. Niente parco giochi, gonfiabili e centro commerciale in quei momenti, solo la natura.
"Nonno, questo cos'è?" "Perchè ci sono i vermi nella terra?" "Cos'è l'aratro?" ecc ecc domande infinite durante le lunghe giornate insieme ai nonni.
Impara tante cose, le tocca, le vive e le racconta.
Conosce il barista, l'ortolano e il vicino di casa dei miei genitori, ma anche gli anziani che siedono stanchi davanti all'unico bar del paese: "Come è cresciuto il tuo bambino, sembra ieri che eri piccola te e venivi con tuo nonno a comprare la merenda", mi dicono. Conosce i nomi dei fiori e delle piante, sfreccia col triciclo davanti a casa dei miei aspettando che la nonna lo chiami: "E' pronto in tavola,vieni!"
Sapori della mia infanzia, di tempi lontani che lui rivive con semplicità e giornalmente, gli auguro di farne tesoro: è vero, è un bambino fortunato come a suo tempo lo siamo stati io e mio marito.
Francy
Lascia un commento e il link del tuo blog: ricambieremo volentieri la visita!
Ma sono fortunata anche perchè Mister G cresce insieme ai nonni, che abitano a pochi kilometri di distanza da noi, in campagna.
Sono questi due fattori che lo rendono ancora più fortunato:
1. I nonni, un punto di partenza, una base con la quale anche io e mio Marito ci siamo formati. Una presenza importante di cui non fare a meno.
2. La campagna, il paesino con pochi abitanti dove tutti ci si conosce e ci si saluta, la terra, l'orto, il bosco.
Anche questi sono elementi a cui sono legata, che fanno parte delle mie origini e che sono felice possano far parte di quelle di mio figlio.
Facevo queste riflessioni l'altro giorno mentre l'ho visto uscire da casa dei miei suoceri con un cestino di vimini in mano e gli stivali indossati:andava nell'orto.
La possibilità di stare a contatto con la terra, le piante da frutto, le verdure, gli odori della campagna sono per me una risorsa eccezionale per un bambino (ma anche per un adulto).
Quelle manine che si infilano nel terreno, che colgono, che toccano, stimolano un sacco di esperienze. Mi sembra come se lui stia percorrendo l'inizio di una strada che anche io ho percorso e che tanto mi ha aiutato ad affrontare la vita. Niente parco giochi, gonfiabili e centro commerciale in quei momenti, solo la natura.
"Nonno, questo cos'è?" "Perchè ci sono i vermi nella terra?" "Cos'è l'aratro?" ecc ecc domande infinite durante le lunghe giornate insieme ai nonni.
Impara tante cose, le tocca, le vive e le racconta.
Conosce il barista, l'ortolano e il vicino di casa dei miei genitori, ma anche gli anziani che siedono stanchi davanti all'unico bar del paese: "Come è cresciuto il tuo bambino, sembra ieri che eri piccola te e venivi con tuo nonno a comprare la merenda", mi dicono. Conosce i nomi dei fiori e delle piante, sfreccia col triciclo davanti a casa dei miei aspettando che la nonna lo chiami: "E' pronto in tavola,vieni!"
Sapori della mia infanzia, di tempi lontani che lui rivive con semplicità e giornalmente, gli auguro di farne tesoro: è vero, è un bambino fortunato come a suo tempo lo siamo stati io e mio marito.
Francy
8 commenti
Lascia un commentoDavvero una fortuna che pochi possono permettersi! Questo tipo di esperienze fa bene alla mente, al cuore e al fisico!! ;-)
ReplyNoo abitiamo in città e non è che mi piaccia troppo, ma non abbiamo scelta. X fortuna xo' in estate, x3 mesetti, riesco a mandarli in montagna, sulle Dolomiti, dai nonni, e rinascono!! X Filippo sarà il primo anno, x Daniele già il terzo:lì respirano aria buona, non passano macchine perciò possono scorrazzare liberi, c'è l'orto e mangiano sane verdure coltivate a mano...insomma, un'altra vita!!!
ReplyChe bello il tuo bimbo nell'orto! :)
ReplyAnche noi siamo fortunati perchè abitiamo fuori città, in campagna. Non abbiamo personalmente un orto ma abbiamo aderito ad " un orto in affitto" così ovviamo alla mancanza!
ReplyCiao
Lisa
Anche i miei suoceri hanno un piccolo orto! Purtroppo non vivono nella nostra stessa città ma quando andiamo a trovarli il momento dell'orto diventa un'attività non solo ludica ma anche istruttiva per il mio duenne!
ReplyConoscere la terra è il primo vero passo per amarla e rispettarla e la consapevolezza di essa deve esserci sin da piccoli! Bambini fortunati ma anche genitori attenti e consapevoli!
Good Job!
Che meraviglia poter crescere un figlio cosi nel 2015..ormai già da piccolissimi si incollano alla tv o ai videogiochi...ma una mamma attenta fa la differenza!!Auguri per il tuo piccino e per la tua famigliola ^_^
ReplyNoi abitiamo fuori città ed è già una salvezza, da noi ci sono ancora i campi intorno e un bel po' di verde, purtroppo, stanno costruendo!!
ReplySperiamo si fermino...
ciao
In effetti siamo fortunati anche noi come genitori ad avere la possibilità di far vivere al nostro bambino esperienze come questa. Il rapporto con la terra è sempre un buon inizio..
ReplyGrazie a tutti
Francy