Ricordo ancora la voce di Pavarotti (avevo il disco) che intonava questa canzone, mentre giocavo nella mia stanzetta. Una canzone malinconica e direi anche struggente. Mi piaceva e piace ancora molto. Non potevo sapere, allora, che oggi per me questa canzone ha un significato particolare.
A volte mi ritrovo a cantarla a mia figlia, guardiamo anche il video su youtube. Piace molto anche a lei e mi chiede spesso di cantargliela.
Adesso mentre scrivo sono qui, in Sicilia, nella mia terra di origine dove sono nata e cresciuta e dove ho passato 25 anni. Non posso quindi che pensare a questa canzone, nel voler dedicare un pensiero a mia madre.
Pochi giorni di vacanza insieme alla mia famiglia, voleranno come sempre e come tutte le volte ci ritroveremo in lacrime nel momento dei saluti.
Viviamo lontani ormai da quasi ben 11 anni.
11 anni. Pazzesco.
La vita mi ha portata a più di 1000 km di distanza da lei, dalla mia mamma. A volte mi chiedo come potrebbe essere averla vicina, poter tornare da lavoro e suonarle il citofono per fare una passeggiata, andare a fare shopping o semplicemente farle un saluto scroccandole nel frattempo qualcosa in frigo.
Tutte cose normali...ma che io non posso vivere.
Adesso ci riduciamo a voler recuperare il tempo perduto e passato lontane nei giorni di vacanza, quelle 3/4 volte l'anno in cui possiamo vederci, prendendo aerei di continuo e stando dietro alle offerte (che non ci sono mai).
Mia madre è eccezionale.
Anche se soffre, cerca di non farlo vedere. Si...a volte crolla anche lei, ma sin dal primo momento, sia da quando ho iniziato a valutare opzioni che mi avrebbero portata lontana da casa, mi ha sempre sostenuto mettendo avanti l'importanza della mia realizzazione professionale e poi d'amore.
Non ha MAI detto: te ne sei voluta andare - mi hai lasciata - torna a casa...- anche quando, in un momento critico per il lavoro, avrebbe potuto dirmelo.
Ha sempre pensato che fosse più importante il lavoro consono a me e alle mie capacità e l'aver nel frattempo trovato un ragazzo e una famiglia che mi vogliono davvero bene.
Un giorno però (forse lei non se lo ricorda nemmeno), mentre cantavo la canzone alla mia bimbuzza, mi ha detto "questa dovresti cantarla a me".
La dedico quindi a te, mamma, perché anche se adesso siamo lontane, non ti lascerò MAI da sola, perché sono nata con te, fai e farai per sempre parte di me.
"Mamma son tanto felice perché ritorno da te
la mia canzone ti dice che è il più bel giorno per me
mamma son tanto felice viver lontano perché?
Mamma solo per te la mia canzone vola mamma sarai con me tu non sarai più sola
quanto ti voglio bene queste parole d'amore che ti sospira il mio cuore forse non s'usano più
mamma ma la canzone mia più bella sei tu, sei tu la vita e per la vita non ti lascio mai più..."
P.S. non continuo, se no piango...e piange anche lei.
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A volte mi ritrovo a cantarla a mia figlia, guardiamo anche il video su youtube. Piace molto anche a lei e mi chiede spesso di cantargliela.
Adesso mentre scrivo sono qui, in Sicilia, nella mia terra di origine dove sono nata e cresciuta e dove ho passato 25 anni. Non posso quindi che pensare a questa canzone, nel voler dedicare un pensiero a mia madre.
Pochi giorni di vacanza insieme alla mia famiglia, voleranno come sempre e come tutte le volte ci ritroveremo in lacrime nel momento dei saluti.
Viviamo lontani ormai da quasi ben 11 anni.
11 anni. Pazzesco.
La vita mi ha portata a più di 1000 km di distanza da lei, dalla mia mamma. A volte mi chiedo come potrebbe essere averla vicina, poter tornare da lavoro e suonarle il citofono per fare una passeggiata, andare a fare shopping o semplicemente farle un saluto scroccandole nel frattempo qualcosa in frigo.
Tutte cose normali...ma che io non posso vivere.
Adesso ci riduciamo a voler recuperare il tempo perduto e passato lontane nei giorni di vacanza, quelle 3/4 volte l'anno in cui possiamo vederci, prendendo aerei di continuo e stando dietro alle offerte (che non ci sono mai).
Mia madre è eccezionale.
Anche se soffre, cerca di non farlo vedere. Si...a volte crolla anche lei, ma sin dal primo momento, sia da quando ho iniziato a valutare opzioni che mi avrebbero portata lontana da casa, mi ha sempre sostenuto mettendo avanti l'importanza della mia realizzazione professionale e poi d'amore.
Non ha MAI detto: te ne sei voluta andare - mi hai lasciata - torna a casa...- anche quando, in un momento critico per il lavoro, avrebbe potuto dirmelo.
Ha sempre pensato che fosse più importante il lavoro consono a me e alle mie capacità e l'aver nel frattempo trovato un ragazzo e una famiglia che mi vogliono davvero bene.
Un giorno però (forse lei non se lo ricorda nemmeno), mentre cantavo la canzone alla mia bimbuzza, mi ha detto "questa dovresti cantarla a me".
La dedico quindi a te, mamma, perché anche se adesso siamo lontane, non ti lascerò MAI da sola, perché sono nata con te, fai e farai per sempre parte di me.
"Mamma son tanto felice perché ritorno da te
la mia canzone ti dice che è il più bel giorno per me
mamma son tanto felice viver lontano perché?
Mamma solo per te la mia canzone vola mamma sarai con me tu non sarai più sola
quanto ti voglio bene queste parole d'amore che ti sospira il mio cuore forse non s'usano più
mamma ma la canzone mia più bella sei tu, sei tu la vita e per la vita non ti lascio mai più..."
P.S. non continuo, se no piango...e piange anche lei.
Auguri, mamma, per la tua festa. La nostra festa.
Vivy
Questo post partecipa all'iniziativa Mother's Day Event: dillo alla tua mamma! Tell your Mom! organizzata da "Tra cucina e realtà"
Vivy
Questo post partecipa all'iniziativa Mother's Day Event: dillo alla tua mamma! Tell your Mom! organizzata da "Tra cucina e realtà"
2 commenti
Lascia un commentoCara Viviana, ad ogni post mi trovo più vicina a te.... Oggi ho sentito questa canzone alla radio, che anch'io canto spesso ai miei figli.... e, come sempre, ho pianto, cercando di non farmi vedere. Anche mia mamma è lontana a 1800 km e, purtroppo, anche malata. Il mio sogno è portarla qui con me per poter davvero stringerla fino all'ultimo... Non sono ancora riuscita a scrivere solo di lei, ma lo farò! Un abbraccio. Ana
ReplyE' una canzone abbastanza anacronistica... Infatti oggi non abbiamo piu' il senso dei pilastri della nostra vita perche' e' stato assorbito dal concetto di dipendenza; infondo questa consapevolezza ti faceva riflettere sulla possibilita' di essere un pilastro per altri.
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