La simpaticissima Koko pi di Ordinata Mente ci ha sfidate, taggandoci in un post sulla poesia.
Rispondiamo con le nostre poesie e citiamo a nostra volta altre amiche/amici blogger che potranno sbizzarrirsi con una poesia amata, creata, ricordata...
Non importa infatti esserne gli autori.
La regola:
E' necessario postare una poesia entro 24 ore (può essere copiata, inventata, famosa, sconosciuta...) e poi sfidare altri 5 blogger che dovranno fare la stessa cosa;-)
Ketty risponde con una poesia di V. Magrelli che a volte le ricorda se stessa, soprattutto quando era una donna incinta con la testa fra le nuvole e la creatura che ballava in pancia.
"Amo i gesti imprecisi,
uno che inciampa, l'altro
che fa urtare il bicchiere,
quello che non ricorda,
chi è distratto, la sentinella
che non sa arrestare il battito
breve delle palpebre,
mi stanno a cuore
perché vedo in loro il tremore,
il tintinnio familiare
del meccanismo rotto.
L'oggetto intatto tace, non ha voce
ma solo movimento. Qui invece
ha ceduto il congegno,
il gioco delle parti,
un pezzo si separa,
si annuncia.
Dentro qualcosa balla."
Viviana risponde con una poetessa greca del VII sec A.C, Saffo, una donna che ha vissuto anche nella bella Siracusa e che, più di ogni altro prima di lei, ha espresso con la sua lirica i suoi sentimenti d'amore. Grazie perché, taggandomi, ho avuto la possibilità di rivivere i miei studi classici e tirare fuori i miei libri.
Mi sembra che sia simile agli Dei
quell'uomo che dinanzi a te
siede e da vicino dolcemente parlare
ti ascolta e sorridere amorosamente.
E ciò davvero il cuore nel petto mi fa sobbalzare:
come infatti per poco ti guardo, così di voce
neppure un soffio mi viene,
ma la lingua resta spezzata, sottile,
subito sotto la pelle un fuoco mi scorre,
con gli occhi nulla più vedo,
rombano le orecchie,
un sudore mi bagna, un tremito
tutta mi prende, più pallida dell'erba
io sono e dalla morte poco lontana
sembro [a me stessa].
Francesca risponde con una poesia di Alda Amerini che le ha dedicato una sua cara amica, regalandole un libro.
A un amico
Non credere che remare
su una barca
col peso degli anni sulle braccia,
su una barca che rischia
di affondare,
sia la gloria o la vita.
- è soltanto la paura lontana
che quel fiume possa anche
travolgerci nel cuore.
Il sentimento non è mai
parola
e nemmeno pietà,
ma solamente un grazie
della vita
che domanda se l'amico
sia vero
o solo un sogno.
Per questo gioco "poetico" tagghiamo:
- http://smemomamma.blogspot.it/
- http://mammacheridere.wordpress.com/
- http://mammamogliedonna.it/
- http://zeldawasawriter.com/
- http://ricetdiariodigio.blogspot.it/
Lascia un commento e il link del tuo blog: ricambieremo volentieri la visita!
Rispondiamo con le nostre poesie e citiamo a nostra volta altre amiche/amici blogger che potranno sbizzarrirsi con una poesia amata, creata, ricordata...
Non importa infatti esserne gli autori.
La regola:
E' necessario postare una poesia entro 24 ore (può essere copiata, inventata, famosa, sconosciuta...) e poi sfidare altri 5 blogger che dovranno fare la stessa cosa;-)
Ketty risponde con una poesia di V. Magrelli che a volte le ricorda se stessa, soprattutto quando era una donna incinta con la testa fra le nuvole e la creatura che ballava in pancia.
"Amo i gesti imprecisi,
uno che inciampa, l'altro
che fa urtare il bicchiere,
quello che non ricorda,
chi è distratto, la sentinella
che non sa arrestare il battito
breve delle palpebre,
mi stanno a cuore
perché vedo in loro il tremore,
il tintinnio familiare
del meccanismo rotto.
L'oggetto intatto tace, non ha voce
ma solo movimento. Qui invece
ha ceduto il congegno,
il gioco delle parti,
un pezzo si separa,
si annuncia.
Dentro qualcosa balla."
Viviana risponde con una poetessa greca del VII sec A.C, Saffo, una donna che ha vissuto anche nella bella Siracusa e che, più di ogni altro prima di lei, ha espresso con la sua lirica i suoi sentimenti d'amore. Grazie perché, taggandomi, ho avuto la possibilità di rivivere i miei studi classici e tirare fuori i miei libri.
Mi sembra che sia simile agli Dei
quell'uomo che dinanzi a te
siede e da vicino dolcemente parlare
ti ascolta e sorridere amorosamente.
E ciò davvero il cuore nel petto mi fa sobbalzare:
come infatti per poco ti guardo, così di voce
neppure un soffio mi viene,
ma la lingua resta spezzata, sottile,
subito sotto la pelle un fuoco mi scorre,
con gli occhi nulla più vedo,
rombano le orecchie,
un sudore mi bagna, un tremito
tutta mi prende, più pallida dell'erba
io sono e dalla morte poco lontana
sembro [a me stessa].
Francesca risponde con una poesia di Alda Amerini che le ha dedicato una sua cara amica, regalandole un libro.
A un amico
Non credere che remare
su una barca
col peso degli anni sulle braccia,
su una barca che rischia
di affondare,
sia la gloria o la vita.
- è soltanto la paura lontana
che quel fiume possa anche
travolgerci nel cuore.
Il sentimento non è mai
parola
e nemmeno pietà,
ma solamente un grazie
della vita
che domanda se l'amico
sia vero
o solo un sogno.
Per questo gioco "poetico" tagghiamo:
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1 commenti:
Lascia un commentoUh, certo che voi ragazze non scherzate! Avete fatto le cose proprio in grande! ^_^
Brave!!