Spesso mi chiedo se mio figlio è felice...specialmente quando passa periodi difficili: dorme meno, si lamenta e protesta per tutto, è più nervoso.
In quei momenti mi scatta la fase delle domande: sarò stata io a portarmi a casa troppo stress dal lavoro? Sarò stata io ad innervosirlo perchè sono stanca? eccetera eccetera.
Ogni mamma vorrebbe vedere suo figlio felice, sempre e non vorrebbe mai vederlo piangere o fare capricci ma nella realtà questo non può succedere.
Quando sono così in crisi mi fermo a riflettere alle parole del mio professore all'università:
"I bambini manifestano quello che sentono sia in positvo che in negativo, non hanno filtri e non hanno la capacità di veicolare i loro sentimenti per presentarceli già elaborati e non devono farlo. Lasciateli liberii di esprimersi, è nella piena espressione di se stessi che si raggiunge la felicità".
Sono parole che mi hanno molto toccato e che poi mi dimentico...Spesso, lavorando coi bambini, le ho dette ad altre mamme, rassicurandole e poi non le dico a me stessa.
In fondo anche i bambini ,come noi adulti, hanno bisogno di vivere momenti negativi per apprezzare e vivere al meglio quelli positivi.
Non dipende da me se a volte non è felice, non potrò impedirgli di non avere reazioni negative è giusto che le viva per crescere. Non lo rendo felice impedendogli o vivendo per lui i momenti no, posso accompagnarlo e sostenerlo nel cammino ma non posso camminare per lui.
Quando penso a tutto questo mi rendo conto che la felicità la si vive insieme in tutte quelle piccole cose su cui non mi soffermo mai a riflettere, proprio perché sembrano così piccole: il rumore della pioggia che ascoltiamo nascosti sotto le coperte, le nostre mani che impastano la torta di mele, la torre fatta con le costruzioni che riusciamo a costruire altissima, la canzoncina che cantiamo in macchina per andare dalla nonna, il suono del suo respiro mentre dorme.
Eccola: la felicità, in tutte queste cose che viviamo insieme ogni giorno io e mio figlio che però a volte mi faccio scivolare addosso non dando loro abbastanza rilievo.
Essere felici vuol dire vivere insieme la vita apprezzando ogni singolo momento e lavorando insieme per superare le difficoltà, non è una ricerca senza esito quella della felicità..basta cambiare il modo di vedere le cose e pensare che dopo la pioggia(utile, dissetante e portatrice di vita) torna sempre il sereno...anche per una mamma come me sempre preoccupata che qualcosa non vada per il verso giusto.
Non fila sempre tutto liscio ma la felicità è sempre lì dietro l'angolo che ci aspetta basta ricordarselo. Io ci provo.
Francy
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Questo post partecipa al "Blogtank: come rendere felici i nostri figli" di Donna Moderna Bambino
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In quei momenti mi scatta la fase delle domande: sarò stata io a portarmi a casa troppo stress dal lavoro? Sarò stata io ad innervosirlo perchè sono stanca? eccetera eccetera.
Ogni mamma vorrebbe vedere suo figlio felice, sempre e non vorrebbe mai vederlo piangere o fare capricci ma nella realtà questo non può succedere.
Quando sono così in crisi mi fermo a riflettere alle parole del mio professore all'università:
"I bambini manifestano quello che sentono sia in positvo che in negativo, non hanno filtri e non hanno la capacità di veicolare i loro sentimenti per presentarceli già elaborati e non devono farlo. Lasciateli liberii di esprimersi, è nella piena espressione di se stessi che si raggiunge la felicità".
Sono parole che mi hanno molto toccato e che poi mi dimentico...Spesso, lavorando coi bambini, le ho dette ad altre mamme, rassicurandole e poi non le dico a me stessa.
In fondo anche i bambini ,come noi adulti, hanno bisogno di vivere momenti negativi per apprezzare e vivere al meglio quelli positivi.
Non dipende da me se a volte non è felice, non potrò impedirgli di non avere reazioni negative è giusto che le viva per crescere. Non lo rendo felice impedendogli o vivendo per lui i momenti no, posso accompagnarlo e sostenerlo nel cammino ma non posso camminare per lui.
Quando penso a tutto questo mi rendo conto che la felicità la si vive insieme in tutte quelle piccole cose su cui non mi soffermo mai a riflettere, proprio perché sembrano così piccole: il rumore della pioggia che ascoltiamo nascosti sotto le coperte, le nostre mani che impastano la torta di mele, la torre fatta con le costruzioni che riusciamo a costruire altissima, la canzoncina che cantiamo in macchina per andare dalla nonna, il suono del suo respiro mentre dorme.
Eccola: la felicità, in tutte queste cose che viviamo insieme ogni giorno io e mio figlio che però a volte mi faccio scivolare addosso non dando loro abbastanza rilievo.
Essere felici vuol dire vivere insieme la vita apprezzando ogni singolo momento e lavorando insieme per superare le difficoltà, non è una ricerca senza esito quella della felicità..basta cambiare il modo di vedere le cose e pensare che dopo la pioggia(utile, dissetante e portatrice di vita) torna sempre il sereno...anche per una mamma come me sempre preoccupata che qualcosa non vada per il verso giusto.
Non fila sempre tutto liscio ma la felicità è sempre lì dietro l'angolo che ci aspetta basta ricordarselo. Io ci provo.
Francy
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