Il caso: l'acqua della festa.
Poiché mi piacciono le indagini, feci qualche telefonata in versione mamma-detective, per capire la dinamica dei fatti.
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Qualche tempo fa partecipai con miss Energy ad una festa per bambini.
Poiché erano avanzati tanti manicaretti, i padroni di casa pensarono
bene di spartire fra gli invitati le pietanze e le bibite non consumate.
A me toccò anche una comunissima bottiglia d’acqua.
A me toccò anche una comunissima bottiglia d’acqua.
Tornata a casa dopo i bagordi, fui presa d’assalto dalla
sete e aprii quella bottiglia di acqua comunissima ma, al primo sorso, altro
che rifocillarmi, mi precipitai in bagno.
L’acqua era disgustosa, aveva un
sapore dolciastro e intenso simile ad uno sciroppo contro la tosse, quasi nauseante.
Cosa poteva essere accaduto?
Il colore dell’acqua era
normale, la consistenza pure, la bottiglia mi era stata consegnata sigillata.
Poiché mi piacciono le indagini, feci qualche telefonata in versione mamma-detective, per capire la dinamica dei fatti.
Agli organizzatori della festa chiesi la provenienza di
quella bottiglia.
Ad alcuni invitati chiesi se anche loro avevano avuto un’esperienza
simile con l’acqua della festa.
Telefonai anche al centro veleni dell'ospedale, perché, non si
sa mai, potevo aver ingerito sostanze pericolose ma l’ufficio
informazioni del centro, dopo qualche domanda sul mio stato di salute, escluse
il pericolo.
Finché decisi di telefonare al NAS.
Mi rispose un giovane carabiniere
gentilissimo al quale illustrai l’accaduto: breve chiacchierata e il caso fu
risolto …
Secondo voi, cosa era successo?
Ketty
1 commenti:
Lascia un commentoAvranno forse tenuto per molto tempo la bottiglia nello stesso luogo dove conservavano alimenti dolci? Ho sentito dire che le bottiglie di plastica vanno tenute lontane dagli odori perché ne possono acquisire il sapore....